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SpazioleArti, nell’ex frantoio si riprende a macinare cultura
15 novembre 2016

Con l’arrivo dell’autunno si è ripreso a macinare cultura a SpazioleArti, l’ex frantoio di via Pia. Ritrovarsi, rigenerarsi, arricchire gli animi, vivere nuove emozioni, stimolare la curiosità e l’interesse per le arti coniugate in modi diversi, rimane l’obiettivo del Teatrermitage che cura la programmazione di questo spazio associativo off. Una nuova intensa stagione di collaborazioni con compagnie, artisti e musicisti di rango, apprezzati sulla scena nazionale e taluni anche internazionale, vincitori di numerosi premi e riconoscimenti, in un ambiente confortevole che propone eventi piacevoli e di indiscussa qualità, all’insegna della inclusione, della condivisione e della convivialità. La nuova stagione prevede due rassegne: di prosa, Per i sentieri della nuova scena, curata da Vito d’Ingeo e di musica, In viaggio con le note, curata da Francesco Grillo: 14 appuntamenti complessivi in programma da ottobre ad aprile a cui si aggiungeranno altri eventi nei mesi di maggio e giugno della speciale sezione +SpazioleArti, il progetto che propone esperienze culturali in spazi non convenzionali. Due rassegne che come comune denominatore hanno il viaggio inteso come percorso interiore sulle vie della bellezza verso mete invisibili, verso l’altro, l’altrove, l’oltre. E a dare il via in bellezza alla nuova programmazione, in una affollatissima serata di ottobre, è stato il duo partenopeo ComOverão con un appassionante ed applaudito concerto di bossa nova magistralmente interpretato dalla grande voce di Simona Boo (voce dei 99Posse) ed il particolare sound del basso elettrico di Diego Imparato. Sempre per la stagione musicale, SpazioleArti ha ospitato il 12 novembre una vera chicca: il concerto dei Guappecartò, un travolgente quintetto proveniente da Parigi, vera espressione meticcia di questa variegata rassegna. Armati di fisarmonica, chitarra, contrabbasso, violino e percussioni, la stravagante band ha proposto trascinanti sonorità che contaminavano vari generi: gipsy, mediterraneo, ma anche valzer, tango ed arie che sfioravano la musica classica. La rassegna proseguirà il 17 dicembre con il jazz groove del raffinato chitarrista Alberto Parmegiani, in formazione trio, proveniente da Roma, con il suo nuovo progetto “Under A Shimmery Grace”, pubblicato nel 2015 dall’etichetta barese A.MA Records. Tre musicisti che daranno vita ad un concerto di grande coinvolgimento. Il 21 gennaio il viaggio continuerà in compagnia del quartetto di Paolo De Falco con un concerto di composizioni originali che si muovono tra atmosfere rock e jazz, blues e afro, tango e samba, rielaborate in chiave personale, intimista e solare. Un concerto spettacolo tra suoni e immagini dal mondo. A seguire, il palco di Spaziole- Arti ospiterà il 4 febbraio il sestetto di Antonio Trinchera, musicista di formazione classica, sedotto dal linguaggio del blues e del jazz ma con una profonda passione per la musica elettronica. Il nuovo progetto “Next Move” (album A.MA Records) è fatto di atmosfere rarefatte, intime, ma sempre sostenute da un groove sotterraneo, con l’elettronica in grado di disegnare raffinati paesaggi sonori, sintetizzando linguaggi diversi in una nuova identità musicale. In attesa della primavera, sabato 11 marzo arriverà il trio del chitarrista Fabrizio Savino e le sue emozioni più nascoste racchiuse nel nuovo lavoro “Gemini (album A.MA Records). La sua ricercatezza, i suoni caldi e puliti e la sapienza compositiva aprono l’ascoltatore a nuovi orizzonti sonori con una musica ammaliante: il canto di una sirena che invita ad un viaggio fuori e dentro se stessi. Aspettando gli appuntamenti di maggio e giugno per la sezione in trasferta +SpazioleArti, la rassegna si concluderà con l’elegante concerto del trio di Vito Ottolino e il suo ultimo lavoro “Distanze” (album Disgressione Music). Ancora un viaggio da compiere, tra intriganti sonorità in bilico tra classica, jazz e world-music che si fondono, si integrano e si completano alla perfezione e sulle proprie divergenze si plasmano in un unicum di straordinario effetto. Sul versante del teatro, il 5 novembre l’apertura della rassegna Per i sentieri della nuova scena è stata affidata a Michele Santeramo, drammaturgo pugliese pluripremiato, che ha presentato in anteprima nazionale Oltretutto, più vicino a don Tonino Bello. Un personale attraversamento della figura di don Tonino, il prelato che andando oltretutto è arrivato in maniera rivoluzionaria e semplice laggiù, nella parte più intima di ciascuno di noi, in un posto che oggi nemmeno si cerca più e che alcuni chiamano coscienza. Ancora un appuntamento teatrale a novembre, sabato 26, tra situazioni esilaranti, travestimenti, incursioni e rimandi, Mauro Parrinello (OffRome-Compagnia dei Demoni) proporrà con Shylock la storia dell’usuraio ebreo dal punto di vista di Tubal personaggio spinoff del dramma shakespeariano. A Natale, il 26 dicembre, arriverà Il Commissario Calamaro (Charlie Calamaro Avan Project /Compagnia La luna nel letto) convinto che ogni delitto abbia un risvolto rosa e che siano le passioni ad armare le mani dei criminali: una miscela di poliziesco, noir e commedia sexy pronta ad esplodere con le risate del pubblico. Demolire gli stereotipi e i triti luoghi comuni sul sud con l’arma dell’ironia per cercarvi sprazzi di coscienza critica, di rettitudine e operosità: questo è quanto farà il 7 gennaio Gianpiero Borgia (Teatro dei Borgia) con lo spettacolo SudOrazione, offrendo al pubblico un testo che ha la forma di una risata e, nel contempo, di una ferita aperta. Sabato 25 febbraio sarà la volta di Serena Di Gregorio (Florian Teatro) che con un balzo temporale planerà sul Cinque Agosto in piena festa patronale, tra luminarie e fuochi pirotecnici, per snocciolare con vena comica e surreale episodi di una vita intera, dall’infanzia alla vecchiaia, “ripresi” tutti nel giorno del dì di festa ed evocati da singolari madeleines di proustiana memoria. E‘ ambientato invece in un giardino, Il giardino delle magie, la storia d’amore di Andrè e Dorine, il delicato spettacolo che il 25 marzo metterà in scena Luigi d’Elia (Inti), uno dei più raffinati narratori italiani. E‘ nel giardino di Andrè (al secolo Andrè Gorz, uno dei padri del movimento per la decrescita felice) che il silenzio pieno di vento porterà i ricordi di una felice storia d’amore, quella di André e Dorine Kahn. E mentre nel forno cuocerà il pane, si parlerà di amicizia, di amore e di cosa ci rende realmente ricchi e felici … A chiudere la stagione di prosa a SpazioleArti sarà l‘8 aprile lo spettacolo L’estranea di casa, altra anteprima nazionale proposta da Raffaella Giancipoli (Kuziba Teatro): una incursione nel mondo complesso e contraddittorio delle badanti con la storia di Lumini’ia, insegnante rumena fattasi per necessità badante in Italia e di Alexi, “vedovo bianco“ rimasto in patria, e, soprattutto, di Culin orfano di madre viva, cresciuto al telefono tra storie della buonanotte e promesse di ritorno. Ed infine spazio alle attività del cineclub con rassegne improntate ad una affascinante riflessione sul linguaggio audiovisivo e sulle differenti forme di narrazione della settima arte. Al via in novembre gli appuntamenti delle domeniche pomeriggio col cinema d’autore con quattro film inseriti nella rassegna Il mestiere del cinema tra realta’ e finzione a cura di Sergio Sasso e Marco Di Stefano. Un metaforico viaggio tra realtà e finzione attraverso i più variegati generi di espressione che spaziano dalla commedia al dramma. Una bella occasione per affrontare tematiche sociali, politiche, culturali con lo spirito di approfondire la visione di una pellicola criticando o adottando i “punti di vista” di grandi registi/autori. Il primo di altri cicli di film a seguire. Questa la programmazione di SpazioleArti. Parziale, perché, ci assicurano gli organizzatori, l’ex frantoio offrirà altre ed interessanti ‘‘macine’’, tutte da gustare. E’ aperta la campagna abbonamenti con diverse formule e promozioni.

Autore: Adelaide Altamura
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