Sottoscritto l'accordo tra il Governo e la Regione Puglia sul Piano di Rientro Sanitario 2010-2012
L'accordo prevede che sarà possibile assegnare alla Puglia la riattribuzione dei maggiori finanziamenti degli anni passati, in sede delle norme regionali; si aspetta ora solo il parere della Corte Costituzionale
ROMA – E' stato sottoscritto in serata, presso il Ministero per i Rapporti con le Regioni, l’accordo tra il Governo e la Regione Puglia sul Piano di Rientro Sanitario 2010-2012.
Presenti il Ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, e il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola.
Soddisfazione per il Ministro che ha sottolineato come «Il Governo, attraverso le necessarie verifiche svolte con i tecnici dei Ministeri dell’Economia, della Salute e dei Rapporti con le Regioni, ha ottenuto da parte della Regione Puglia l’impegno ad un processo di riqualificazione e di riorganizzazione del servizio sanitario e al riordino della rete ospedaliera sul territorio.
L’impegno della Regione a rimuovere le cause di illegittimità della recente legislazione regionale in materia, parallelamente alle richieste del Governo, è stato decisivo per la conclusione dell’accordo».
“Abbiamo sottoscritto il Piano, dopo nove mesi di grande fatica, grande impegno e anche una certa asprezza nei confronti del governo - ha commentato invece il presidente della regione Puglia Nichi Vendola - Il nostro atteggiamento però non è mai cambiato. Aspettiamo con serenità e fiducia la sentenza della Corte Costituzionale in merito alle scelte compiute dalla regione Puglia. Noi intanto abbiamo bloccato i processi di internalizzazione ma abbiamo messo al riparo chi è già stato contrattualizzato. Tuttavia oggi bisogna cogliere l’occasione per trasformare il momento dei tagli in un’occasione per rigenerare l’organizzazione del sistema sanitario”.
L’accordo prevede che sarà possibile assegnare alla Puglia la riattribuzione dei maggiori finanziamenti degli anni passati ora in sede di verifica delle norme regionali.
Ciò è reso possibile grazie alla legge Finanziaria 2010 che ha prorogato alle regioni il termine del 31 dicembre 2009 per i Piani di rientro.
L'impegno della Regione nella realizzazione del Piano è anche però legato all’esecuzione della sentenza della Corte Costituzionale (n. 333 del 24 novembre 2010) che annullando la legge regionale n. 27/2009 ha reso possibile l’adozione dei provvedimenti sopra descritti nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica statale e regionale.
la Regione si è inoltre impegnata a modificare le leggi regionali n.11 e n.12 del 2010, per adeguarsi alla legittimità dei provvedimenti del Consiglio dei Ministri del 18 novembre 2010.
Se gli esiti dei giudizi ancora pendenti alla Corte Costituzionale, riguardo alle ulteriori leggi impugnate, dovessero risultare sfavorevoli alla Regione, quest’ultima dovrà adeguarsi alle relative sentenze costituzionali, attuando tutti gli atti e i provvedimenti necessari nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica statale e regionale.