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Sono di destra, ma chiedo scusa per il degrado causato a Molfetta Lettere
15 gennaio 2013

Gentile redazione di Quindici, sono un ragazzo di Molfetta che come tanti altri è dovuto migrare al Nord in cerca di fortuna. Come tutti gli ormai ex cittadini molfettesi, rientro nella mia amata città raramente e in occasione per esempio delle feste natalizie. Non nascondo la mia passione politica che mi ha accompagnato fin da quando ero appena diciottenne, quindi non posso non chiedere scusa ai miei concittadini, per avere contribuito a portare Molfetta in un baratro istituzionale, politico ed amministrativo causato da forze politiche che personalmente ho sostenuto quando a reggere le sorti della destra molfettese esisteva ancora AN. Pensando a tutte le battaglie della destra, in particolare quella sulla sicurezza e legalità, provo sconforto nel vedere Molfetta in uno stato di assoluto abbandono e di assoluta anarchia. Quel famoso piano strade tanto annunciato che si rivela un flop: quattro strade in croce spacciate per un’opera faraonica. Mancanza assoluta di vigilanza, non solo da parte dei vigili urbani ma anche delle forze dell’ordine. Sono stato più di una settimana, ho girato molto spesso in città, a piedi ed in macchina e mi è capitato di vedere un solo posto di blocco dei carabinieri ed una sola pattuglia dei vigili urbani intenti a scortare un’ambulanza. Come si può pretendere senso civico dai molfettesi se non c’è nessuno ad imporre una certa educazione civica. Istituzioni assenti che fanno diventare Molfetta una città simile alle metropoli indiane e non è questione di nord e sud: basta spostarsi nella vicina Bisceglie, per capire come si amministra, per capire come le forze dell’ordine servano a qualcosa. Ho visitato il lungomare che è una vergogna per ogni molfettese che porta chiunque a visitare la propria città. E le uniche battaglie che leggo anche sul vostro giornale, riguardano solo le prossime elezioni amministrative, in cui si rinfacciano colpe di malagestione l’uno con l’altro, dimenticando che in questi 20 anni hanno governato sempre gli stessi personaggi, alternandosi solo le casacche politiche. Sono rimasto davvero disgustato dall’inciviltà e dall’anarchia che regna a Molfetta. Mi chiedo come mai tutti girano indisturbati senza cinture? Come mai è possibile disporre dei marciapiedi pubblici per vendere ciò che si vuole, senza che nessuno intervenga? Come mai è possibile ridurre in una piazza siriana Piazza Paradiso ogni fine anno? Auguro davvero alla mia città un bene dell’anima sperando di ritrovarla meglio di come l’ho lasciata. Ma purtroppo le premesse elettorali non sono delle migliori: vince il centro-destra, mascherato da sinistra, mentre a muoversi sono sempre gli stessi, con gli stessi interessi che hanno ridotto in miseria Molfetta. Auguri a tutta la redazione e buon lavoro. Gaetano De Pinto

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Gentile Lettore, ho apprezzato molto la sua lettera per la sincerità e la verità in essa contenute, soprattutto perché provengono da un cittadino di destra, che, come lei stesso dice, è stata la causa del degrado di Molfetta provocato dall’amministrazione Azzollini che lei ha contribuito a far eleggere. Questa lettera le fa onore. Purtroppo non abbiamo, a Molfetta e in Italia, una destra moderna e presentabile, se si pensa solo a ciò che hanno combinato Berlusconi e la Lega con ruberie varie, come confermano le cronache. Rispetto la sua posizione politica e le auguro che lei possa contribuire a cambiare la sua destra in modo che ci possa essere alternanza democratica alla guida della città a tutto vantaggio della nostra amata Molfetta.

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