Sistema bancario in crisi... che sta succedendo? Se ne parla domani a Comitando Molfetta
MOLFETTA - I problemi posti dalla crisi del 2008 al sistema bancario, le recenti vicende del sistema finanziario italiano, l’avvio tormentato dell’Unione Bancaria Europea, sono alcuni dei fattori che ci spingono a voler fare il punto su un’attività che coinvolge molta parte dell’opinione pubblica e dei risparmiatori.
Poco più di un mese fa, abbiamo assistito al crack di fatto di alcuni istituti di credito locali come Banca Etruria, Banca delle Marche, Carife e CariChieti. Proprio quest'ultimo episodio ha fatto emergere tutte le contraddizioni e i limiti del sistema bancario italiano definito sempre da chi ci governa, solido e senza problemi. È ormai evidente che questo sistema è fortemente connesso alla politica, con rapporti che talvolta rasentano il conflitto d’interesse, ad esclusivo e grave danno dei cittadini.
Questi ultimi, purtroppo, non sempre sono a conoscenza delle dinamiche che si sviluppano dopo il deposito dei propri risparmi, non sempre vengono adeguatamente informati sui rischi che il prodotto d’investimento consigliato loro nasconde, attraverso l'abbaglio di alte percentuali di guadagno.
A questo si aggiunga che, anziché tutelare i consumatori, il governo italiano punta sui decreti salva-banche o, peggio ancora, studia e introduce misure di dubbia efficacia, mal celandole talvolta dietro termini anglofoni dal significato oscuro, che riguardano meccanismi finanziari di difficile comprensione (bail in, bail out, quantitative easing ecc.).
Dov’è in tutto ciò l'Unione Europea che fa dell'austerità il proprio vessillo? Esiste nei fatti un’Unione Bancaria Europea? Cos'è, e quali stati ne fanno parte?
L' Unione Bancaria Europea è composta da tutti i paesi della zona euro e dagli Stati Membri dell'U.E. che hanno scelto di parteciparvi. Essa dovrebbe rappresentare un sistema di vigilanza e di risoluzione delle crisi che si sviluppano nel settore bancario, il quale opera in base a norme decise a livello europeo.
È preposta contestualmente a garantire che il settore bancario nella zona euro e nell' U.E. in senso lato, sia sicuro e affidabile e che le banche insolvibili siano soggette a risoluzione senza ricorrere al denaro dei contribuenti, il tutto con il minimo impatto sull'economia reale. L'argomento è tanto interessante quanto complesso.
Se ne parlerà venerdì 5 febbraio alle 19.30 nella sede di “Comitando” in via E. de Nicola 12, con Maurizio Lozzi, docente di Economia Monetaria e Finanziaria presso l'Università degli studi di Bari.