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Siamo Molfetta: “una manovra fiscale durissima da sostenere per la nostra città"
09 settembre 2014

MOLFETTA - Durante il Consiglio Comunale dello scorso 4 settembre l’Amministrazione Natalicchio ha approvato la manovra fiscale 2014, riguardante i regolamenti e le tariffe di Irpef, Imu, Tasi E Tari (ex Tares, l’imposta sui rifiuti).

«Una manovra durissima da sostenere per i Molfettesi, che prevede aumenti indiscriminati per tutti in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo – dice Antonello Pisani, consigliere comunale di “Siamo Molfetta” (l’ex lista civica di centrodestra di Ninnì Camporeale).

Le nuove aliquote progressive Irpef, pur essendo condivisibili nel merito, comportano soglie di esenzione e benefici minimi rispetto agli aumenti che toccheranno la maggioranza dei cittadini.

Fortemente penalizzato da questa Amministrazione è soprattutto chi ha investito in un immobile concesso in locazione che, pur esentato dalla Tasi (perché già soggetto passivo di Imu), non avrà alcun vantaggio reale poiché l’Imu imposta è quella massima consentita dalla legge.

Ma è il popolo delle partita Iva a subire gli aumenti più sostanziosi della manovra; per imprese, commercianti, artigiani e professionisti infatti, ci sarà da pagare la Tari, con aumenti medi di circa il 20% rispetto al 2013 e l’Imu con aliquota massima – quest’ultima per chi è proprietario dell’immobile o per chi ha attivo un contratto di locazione finanziaria.

Nella tabella sotto sono evidenziati gli aumenti e gli incrementi percentuali previsti per la Tassa sui Rifiuti rispetto al 2013:

 

Con la pressione fiscale che ha imposto, la maggioranza di centro-sinistra ha voltato le spalle a quella parte di città che quotidianamente lotta per creare lavoro e sviluppo sul territorio. Sono ormai lontani i proclami a favore dello sviluppo turistico visto che i maggiori rincari sono stati riservati proprio a coloro che nel turismo operano; o quelli in favore del sostegno alle imprese poiché la manovra non prevede alcun tipo di agevolazione per favorirne lo sviluppo, anzi mette a dura prova il mantenimento dei posti di lavoro attuali.

Questa situazione non è più accettabile; con una città al collasso è quanto mai indispensabile un impegno serio e concreto da parte di questa Amministrazione per trovare risorse economiche che consentano già dal prossimo anno una riduzione delle aliquote.

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