Davide Mozzillo, studente di Ingegneria Informatica, 23 anni «Io sono favorevole alle piste ciclabili. Se realizzate nel modo corretto e nei luoghi adeguati, penso che potrebbero rendere la bicicletta un ottimo mezzo di trasporto cittadino, riducendo così l’inquinamento. Il fatto che diminuiranno le auto in favore delle bici è più una speranza che un dato di fatto. Trovo difficile che gli studenti utilizzino la bici poiché la maggior parte del periodo scolastico coincide con la stagione invernale, in cui è faticoso spostarsi con questo mezzo date le basse temperature e le probabilità di pioggia. A Molfetta, come nella maggior parte delle città, ci sono sempre problemi in cui poter investire concretamente il denaro pubblico. Tuttavia, se utilizzate nel modo giusto, le piste ciclabili possono diventare un ottimo motivo di spesa. Sicuramente con la presenza di piste ciclabili il mio utilizzo della bici sarebbe più frequente, ma certamente non andrebbe a sostituire del tutto quello dell’auto». Valeria Farinola, studentessa universitaria di Economia, 19 anni: «Molfetta era rimasta una delle poche città ancora sprovvista di questi spazi necessari a rendere più sicura la circolazione in bici. Io stessa non ho utilizzato quasi mai la bici perché impiegavo troppo tempo a percorrere strade alternative alle principali, magari con meno traffico e quindi più sicure. Spero che l’iniziativa venga colta dai cittadini, e che quindi ridurremo la produzione di smog, ma d’altra parte immagino che molte persone continueranno a utilizzare le automobili anche perché non ci sono molti posti adibiti a “parcheggi” per biciclette. Certamente però l’esistenza delle piste rappresenterà un incentivo. Gli studenti potrebbero accelerare i tempi e saltare le code di traffico se usassero le bici, probabilmente però è necessaria qualche attività di sensibilizzazione nelle scuole per far comprendere anche i vantaggi concreti che si potrebbero trarre dall’utilizzo di questo mezzo. D’altronde anche le scuole dovrebbero mettere a disposizione delle postazioni sicure per il deposito delle bici. Le esigenze spesso sono superiori rispetto alle risorse, ma bisogna organizzare queste ultime al meglio e investire in ciò che si crede possa essere più giusto. Secondo me questo è un buon investimento che lancia anche un messaggio positivo, spero che venga apprezzato e ne venga colto appieno il significato. È mia intenzione utilizzare più spesso la bici, magari meno nei mesi invernali ma certamente lo farò nelle altre stagioni». Vincenzo Ciccolella, studente di Lettere Classiche, 18 anni «Le piste ciclabili rendono la città moderna e più favorevole al risanamento dell’ambiente. Nel complesso penso che possano non solo giovare alla città ma anche ridurre notevolmente lo smog. Sono molte le persone che preferiscono la macchina, ignorando le bici o quantomeno i mezzi pubblici che si dovrebbero prediligere, quindi credo che il problema non sarebbe del tutto risolto. Se non della bicicletta, gli studenti dovrebbero almeno usufruire dei trasporti pubblici in quanto maggiormente ecosostenibili. Mi piacerebbe che si investisse più sul verde, che non può garantire altro se non il benessere dell’ambiente cittadino, oltre che un aspetto più rilassante, ma il denaro è stato investito bene e i risultati si stanno vedendo. Non so andare in bicicletta, in realtà non uso quasi mai la macchina, né i mezzi pubblici o altro, perché mi piace camminare». Donatello Cappelluti, studente di Ingegneria Elettrica, 24 anni «Tutte le grandi città hanno delle piste ciclabili che incentivano l’uso delle bici: esse permettono di non inquinare e di fare sport gratis. Sicuramente con questa iniziativa ci sarà meno smog, diminuirà il fenomeno dell’obesità e si potranno evitare incidenti pericolosi. Secondo me le auto resteranno sempre quelle a livello numerico, ma più di uno di noi potrà usare la bici anziché andare a piedi, dato che non costa niente e abbassa anche i tempi di trasporto, oltre a far bene alla propria salute e a quella dell’ecosistema. Arrivare a scuola sudati è fastidioso, si rimarrebbe così per tutta la giornata e per chi abita fuori città significherebbe alzarsi troppo presto, dato che in bici ci vuole sicuramente più tempo che con un mezzo pubblico. Le piste ciclabili sono tra le opere pubbliche migliori che una città possa fare, svolgono una funzione di sicurezza che a parer mio deve essere messa sempre al primo posto. Io sono un appassionato di biciclette, soprattutto in estate vado spesso fuori città in bici, per esempio mi capita di raggiungere mete non proprio vicine come Barletta e Castel del Monte». Cristina Maria Ferlicchia, diplomata nel settore di Grafica Pubblicitaria e comunicazione, 21 anni «Io sono d’accordo con la costruzione di piste ciclabili a Molfetta. Penso che sia un’iniziativa che possa portare buoni risultati e, se ci si mette davvero di impegno, credo si possa ridurre di conseguenza lo smog atmosferico. È tutta questione di volontà da parte nostra. L’utilizzo delle automobili è ormai diffuso, non molti sarebbero disposti a ridurlo. La società al giorno d’oggi segue molto la massa e ciò che è visibile sui social. Se la società vedesse utilizzare diversa gente la bici come mezzo di spostamento, credo approverebbe questa innovazione. Per gli studenti sarebbe comodo raggiungere gli istituti in bicicletta, anche se alcune sedi scolastiche con settori particolari, come quello di grafica pubblicitaria, richiedono l’utilizzo di supporti esterni, rispetto agli zaini. Non sarebbe male, per gli studenti di questi indirizzi, dotare le bici di una struttura aggiuntiva, la quale permetterebbe di non aver problemi di trasporto di altri strumenti da portare con sé. Il denaro viene sprecato spesso per investimenti fittizi e non per iniziative socialmente utili. Se venisse gestito in maniera equilibrata tutto sarebbe più facile. Ribadisco il fatto che, per me, è questione di abitudini, ma provare a cambiare il proprio stile di vita per un mondo ecosostenibile non fa male».
Francesca Perchiazzi, diplomata al Liceo delle Scienze Umane, 21 anni «Io sono assolutamente favorevole alle piste ciclabili a Molfetta. Penso che possano portare più benefici alla città. O meglio, alla città e a chi ci abita. Ci sarebbero anche cittadini più rilassati per le strade. Non ci troviamo in una città trafficata ma qualche parola di troppo sfugge ogni giorno ad almeno un automobilista su cinque. Se si utilizzassero le biciclette ci sarebbe sicuramente meno smog. Se diventasse uno stile di vita per tutti o, comunque, per la maggior parte dei cittadini, tutto tornerebbe a respirare meglio, l’aria sarebbe più pulita. Bisogna essere ottimisti e sperare sempre per il meglio. Vedo molta gente in giro in bici e non so se si tratta di una mia impressione, ma sembrano in aumento rispetto anche solo a qualche anno fa. Però di qui a verificare una netta diminuzione di auto, penso che di acqua sotto i ponti ne passerà ancora tanta. La gente è troppo abituata alla “scomoda comodità” di spostarsi senza fare più di dieci passi a piedi. Per gli studenti la situazione potrebbe un attimino inclinarsi. Magari anche per pigrizia. Svegliarsi al mattino con la sola voglia di non alzarsi dal letto per almeno un’altra ora, comprometterebbe la volontà di attivarsi. Tutto in fretta, ritardi. Chi avrebbe mai voglia di mettersi a pedalare? Certo, aiuterebbe a svegliarsi una volta per tutte. Per i pendolari poi, ancora peggio. Prendere il treno e poi mettersi su una bici o percorrere, addirittura, interi pezzi di asfalto sui pedali. Penso che anche solo pensarci sia un’impresa “eroica” per molti. Quindi, si potrebbe provare, ma credo sia davvero difficile che si realizzi questa iniziativa. Sicuramente di costruzioni più urgenti da fare in città ce ne sarebbero. Però, data l’emergenza ambientale che è in atto, le piste ciclabili potrebbero tranquillamente rientrare tra le urgenze. In fin dei conti stiamo parlando di un’iniziativa importante. Se ci sapessi andar su, certamente che ci andrei volentieri in bici! Ho sempre avuto la concezione della bicicletta come un mezzo divertente e leggero. Voglio imparare a starci su al più presto, così posso contribuire, nel mio piccolo, alla salute del pianeta». Cristiano de Gennaro, studente di Economia, 23 anni «Le piste ciclabili servono nelle zone della litoranea a mio parere, ritengo che siano utili sia per i ciclisti sia per i corridori. Sicuramente diminuirà il parcheggio per le macchine, ma ci sarà meno disagio per i ciclisti. Gli studenti dovrebbero prendere un mezzo adeguato alle loro esigenze, che sia un mezzo pubblico o che si tratti della bici stessa. Personalmente sto notando che questa amministrazione comunale sta facendo qualcosa in più rispetto alla precedente. Per fare attività fisica è utilissima la bici: cercherò di usarla quando coinciderà con le mie esigenze e con i miei impegni». Gaia Raffaele, studentessa di Chimica, 18 anni «Posso sicuramente affermare di essere favorevole al tema della mobilità ciclabile. Personalmente ritengo che le piste ciclabili possano garantire un decongestionamento dal traffico motorizzato, riducendo così l’impatto ambientale del traffico in città. Sicuramente offrono maggiore sicurezza stradale e tutelano gli utenti della strada più esposti ai rischi del traffico, come i ciclisti e i pedoni. Tutto ciò avviene, però, soltanto se si diffonde tra i cittadini una mentalità eco-sostenibile. Il mio auspicio è quello che le bici sostituiscano le auto, ma modificare le abitudini dei cittadini non è semplice e soprattutto non avviene da un giorno all’altro. Chi era già solito andare in bici farà sicuramente uso delle piste ciclabili, ma per quel che concerne gli altri ci sarà chi si adatterà al cambiamento e chi continuerà a seguire la consuetudine, senza considerare che in città la bicicletta è il mezzo più efficiente in assoluto. Sarebbe un ottimo mezzo anche per gli studenti, anche se penso che molti pendolari preferiscano prendere il treno per poi spostarsi presso gli istituti o le sedi universitarie a piedi. Il denaro investito nelle piste ciclabili secondo me è ben speso, però penso anche che a Molfetta ci siano problematiche più urgenti, come la ristrutturazione delle strade. Io farò largo uso delle piste ciclabili, specie se per brevi tratti. La bici è il mezzo più ecologico ed economico, ma soprattutto il più comodo in quanto non vincolato a problemi di parcheggio o a problemi di passaggio in aree chiuse al traffico. Purtroppo, però, la bicicletta rimane il mezzo più rischioso e più sottovalutato dai cittadini, oltre che il più trascurato dalle istituzioni». Sara Fiumefreddo