Segreteria Politecnico: molfettesi in code interminabili
Anche quest’anno è tempo di iscrizioni all’Università. Anche ragazzi molfettesi tra le matricole ed i laureandi che dopo i test di ammissione o tra gli esami della sessione di settembre devono, tra le varie cose, occuparsi di una burocrazia sempre più farraginosa e disumana. E’ caos alla segreteria del Politecnico di Bari; fi le interminabili e calca agli sportelli fanno da suggestiva cornice al percorso accademico degli studenti. Il Politecnico risulta la ventesima Università a livello nazionale, fa parte dei ‘buoni’ secondo la nuova graduatoria del ministro Gelmini e per questo motivo i suoi fondi non verranno tagliati. Malgrado sia uno dei poli universitari di punta, almeno del sud Italia, ogni anno i suoi iscritti, nonché gli immatricolati, sono costretti ad un vero e proprio massacro, fi sico e mentale, pur di consegnare la modulistica necessaria all’iscrizione. “Sono giunto in segreteria, stamattina, alle otto – ci racconta una delle neo matricole – perché dovrei consegnare tutti i documenti necessari per l’iscrizione. Non mi sarei mai aspettato di trovare già tanta gente, saremo almeno una cinquantina e qui si aprirà non prima delle nove e trenta.” Ovviamente quando agli sportelli si sollevano le veneziane la coda arriva fuori, sul marciapiede. Ma la situazione è ben più tragica di quello che le semplici parole possano descrivere. A parlare è la madre di un ragazzo, uno studente universitario: “Guardi, qui la situazione non è gestibile. Durante l’orario di esercizio a funzionare sono solo due, al massimo tre, sportelli. Arrivano centinaia di persone, la maggior parte delle quali fa più d’una volta questa Via Crucis.” Ci viene spiegato che spesso non ci sono suffi cienti informazioni on line. “E’ per questo che molta gente dopo aver fatto più di tre ore di coda è costretta a rincasare.” Ovviamente per la calca vengono meno tutte le norme del vivere civile e così ci si accalca allo sportello e pretendere privacy durante le proprie operazioni è a dir poco ‘presuntuoso’. Le istruzioni sono spesso molto confusionali e frammentate e non si informa l’utenza sulla necessità di portare alcune ricevute di versamento piuttosto che altre. Molto spesso la documentazione accessoria non è esplicitamente indicata. Questi i fatti evidenti ma c’è altro che i nostri inviati hanno notato. Lo scorso settembre il sistema di prenotazione agli sportelli non funzionò durante il periodo delle immatricolazioni, momento di massima affl uenza. Anche quest’anno il nuovissimo sistema di prenotazione elettronica era disattivato e la scritta “guasto” su fogli, ha coperto gli schermi touch-screen per le prenotazioni. “Non è malvagio pensare che da queste parti si sia pensato di disattivare tale sistema – afferma uno studente del terzo anno, anche lui in fi la - perché grandi potrebbero essere i vantaggi.” Infatti l’uffi cio dovrebbe garantire ai prenotati il servizio oltrepassando, se necessario, l’orario di chiusura; ovviamente con un numero di sportelli minimo rispetto all’utenza tale orario dovrebbe essere puntualmente oltrepassato. “Spesso e volentieri è capitato, a miei conoscenti, di vedersi chiudere lo sportello davanti agli occhi perché erano arrivate le dodici e trenta malgrado le quattro ore di fi la di routine.” A pensarla diversamente è Studenti Democratici, sindacato studentesco che ha vinto le ultime elezioni interne all’università ed il quale responsabile ha affermato che: “La situazione è notevolmente migliorata e si sta cercando di portare il più possibile sul web.” Si tratterà di una divergenza di vedute ma coloro che sono in coda hanno le idee chiare, così una matricola: “E’ indubbio che qualcosa vada fatto per migliorare un servizio pubblico. Il rettore è cambiato quindi ci potrebbe essere il pretesto per dare una svolta a questa situazione.”