Scontro fra due scuole per 4 aule: arrivano anche i carabinieri
Magistrale e Professionale “Don Tonino Bello”, una guerra fra poveri
Inizio d'anno scolastico travagliato per alcuni istituti superiori molfettesi. Si ripropone un vecchio problema: la mancanza di spazi.
Al Magistrale di Molfetta si è giunti al punto di dover richiedere l'intervento della forza pubblica. Pietra dello scandalo 4 aule della nuova ala assegnate all'Istituto Professionale “don Tonino Bello”, altrimenti costretto per la sovrabbondanza di alunni a ricorrere ai doppi turni.
Nel giorno stabilito per l'inizio dell'utilizzo di questi spazi da parte degli studenti del Professionale, il Magistrale ha fatto trovare i cancelli chiusi con una catena e solo l'arrivo dei carabinieri ha consentito che i ragazzi potessero raggiungere le aule, sia pure fra gli scherni e le ingiurie dei loro coetanei del Magistrale.
Gli studenti dell'istituto “Vito Fornari” che ospita i corsi del Liceo Linguistico, del Liceo Psico Socio Pedagogico e del Liceo delle Scienze Sociali, fanno valere le loro ragioni: “Dopo quindici anni di attesa – scrivono in un comunicato -, l'Istituto Magistrale "Vito Fornari" di Molfetta è destinatario di nuove aule, ma manca ancora di una palestra. Senonchè ora le autorità provinciali e comunali hanno fatto sapere che le aule non sono tutte destinate agli studenti dell'Istituto, bensì in condivisione con altri Istituti molfettesi, che già godono di ampi e attrezzati spazi che permettono loro una migliore qualità di studio”. Ed aggiungono: “Le autorità, le famiglie e la cittadinanza devono sapere che l'Istituto Magistrale, al secondo piano, ha cinque aule inagibili, senza scala antincendio, senza servizi igienici e senza impianto di riscaldamento. Inoltre il laboratorio linguistico e la biblioteca sono momentaneamente occupati da alunni in attesa di aule. Inoltre mancano l'Aula Magna, per svolgere assemblee d'Istituto, il Laboratorio Scientifico, l'aula di Musica e la palestra coperta. E' vero che gli studenti di altri istituti hanno i loro bisogni, ma perché noi dobbiamo rinunciare al nostro diritto allo studio e alla piena attuazione di tutte le attività previste dai corsi di studio? Per tanti anni ci siamo sacrificati in spazi angusti, abbiamo patito il disagio della sede staccata in Via Berlinguer, non potendo usufruire di tutti i laboratori. Perché ora ci "scippano" le nostre aule?”.
I genitori sono interventi a sostegno della protesta dei loro figli e, in una riunione del 9 ottobre, hanno prodotto un documento in cui rivendicano: “L'assegnazione di tutto il nuovo plesso all'Istituto Magistrale, perché la costruzione dello stesso era stata pensata, deliberata e finanziata per l'Istituto Magistrale”.
La destinazione delle aule della discordia non è stata certo un fulmine a ciel sereno. Il 29 maggio 2002, presso il Comune di Molfetta, furono convocati i dirigenti scolastici degli istituti superiori di Molfetta, assieme ai responsabili degli uffici tecnici del comune e della provincia. Escluso dalla chiamata proprio il dirigente scolastico dell'Istituto Magistrale, che ricevette il verbale della riunione, dove era stata decisa l'assegnazione al Professionale di alcune aule, solo il 21 agosto. Il preside avviò una serie di rimostranze ai competenti uffici fino alla convocazione di una nuova riunione il 5 settembre, presso la Provincia. In tale sede fu effettuata una nuova ripartizione, assegnando 5 aule e l'aula magna al suo istituto e 4 all'Istituto Professionale. Accordo suggellato il 7 ottobre, alla presenza dei rappresentanti degli organi provinciali competenti, con la firma congiunta dei dirigenti scolastici dei due istituti.
Un'assegnazione ribadita anche dopo l'avvio della protesta, infatti, l'assessore provinciale alla Pubblica istruzione, Terrone, ha dato torto al Magistrale, ribadendo che deve dare le aule al Professionale. Si è concluso con questo risultato l'incontro del 14 ottobre tra l'assessore provinciale, il vice sindaco di Molfetta Magarelli e i due presidi degli istituti, per cercare di trovare una soluzione ai disagi provocati dallo scontro fra le due scuole.
“Beffata la fiducia dell'Istituto Magistrale “Vito Fornari”- sostengono i docenti in un loro comunicato -. Nelle prospettive degli utenti del Magistrale “Fornari” la costruzione della nuova ala rappresenta la fine di una parte dei disagi all'interno dell'edificio. Infatti per molti anni gli studenti sono stati costretti ad utilizzare diverse strutture scolastiche locali (prefabbricati di levante e “Berlinguer”), sono stati impossibilitati a svolgere le lezioni negli ambienti della Centrale, dove molte aule sono ricavate in modo precario mediante tramezzature e i laboratori usati in modo improprio come aule. A dispetto di tali attese e bisogni, ecco che arriva ad estate inoltrata, quando l'utenza non frequenta, un'autentica doccia fredda: lo scippo dell'ala nuova.”
Nell'ultima settimana la situazione pare essere rientrata nella normalità, la preside del Professionale “don Tonino Bello” preferisce non rilasciare dichiarazioni per non fomentare le polemiche, nella speranza che vi possa essere civile convivenza fra le due popolazioni scolastiche.