Sciopero sociale contro lo sfruttamento, domani incontro a Molfetta
MOLFETTA - Una grande mobilitazione dal basso. Uno sciopero innovativo, che coinvolga tutti. Una protesta fantasiosa, rivoluzionaria, eterogenea, che incroci le lotte di lavoratori dipendenti, autonomi, precari, studenti, disoccupati, donne e migranti.
Contro le politiche del lavoro di questo governo e di tutti quelli che l’hanno preceduto, contro il Jobs Act, perché nessuno ha il diritto di parlare in nome di un’intera generazione, calpestandone i diritti. Contro l’ideologismo acritico di chi ritiene che più precariato significhi maggiore occupazione. Contro il modello Expo e le nuove forme di lavoro gratuito, un’idea di progresso che rifiutiamo categoricamente. Contro l’idea che “innovazione” voglia dire privatizzazione dei pubblici saperi o devastazione dei nostri territori.
Per il reddito di base e il salario minimo europeo, perché un compenso sotto i dieci euro l’ora vuol dire sfruttamento e non lavoro. Per l’abolizione delle 46 forme contrattuali precarie, per investimenti reali nella scuola pubblica, nell’università e nella ricerca.
Tutto questo è lo sciopero sociale con manifestazioni nelle più grandi città d’Italia, Bari compresa.
Per capire insieme come meglio partecipare alla manifestazione di Bari di venerdì 14 novembre, con quali pratiche prendere parte a questa mobilitazione, ci incontreremo e confronteremo in un’assemblea pubblica, mercoledì 12, alle 19, nella sala Turtur.
Perché anche Molfetta il 14 ci sarà, ma lo sciopero sociale sarà solo una tappa di un percorso, che dal confronto di realtà diverse intende costruire una strada comune. A seguire si terrà cena precaria di autofinanziamento presso la sede di Comitando, in via E. de Nicola 12.