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Salviamo la zona Pantano Ripalta – Torre Calderina Un appello lanciato dai cittadini biscegliesi e dalle associazioni ambientaliste di Molfetta
15 novembre 2001

Il circolo Legambiente di Molfetta, il WWF-sezione di Molfetta e il comitato biscegliese per la salvaguardia della zona Pantano-Ripalta, promuovono una raccolta di firme per la tutela, la valorizzazione e lo sviluppo turistico eco-sostenibile dell’oasi di Protezione “Torre Calderina”, zona costiera compresa fra Bisceglie e Molfetta. L’appello parla chiaro: difendiamo e rilanciamo un’area di 180 ettari di costa, ponte tra le due città di Bisceglie e Molfetta, che attualmente è preda del degrado e dell’incuria (discariche abusive e soprattutto scarichi delle acque di depurazione maleodoranti), e che nel 1985, con decreto regionale, fu dichiarata “oasi di protezione”. La zona, compresa tra la basilica della Madonna dei Martiri e la città di Bisceglie, è un sito di notevole interesse floro-faunistico (importante nei periodi di “passo” per gli uccelli), pur oggi deturpato da un’antropizzazione aggressiva e negligente. L’oasi “Torre Calderina” (superfluo ricordare che, tra l’altro, nell’area ricade questa importante torre anti-saracena, vittima, anch’essa, di uno stato d’abbandono), oggi è tutelata e vincolata (vincolo faunistico) dal Putt/p regionale. Non senza ombre, però. L’area, infatti, appare, perimetrata e riportata soltanto nella cartografia prodotta dall’amministrazione comunale di Molfetta (quale Ambito territoriale distinto), e non negli allegati cartografici di Bisceglie. Cosa assai anomala, tanto più che la tutela, manco a dirlo, compare nelle prescrizioni del Piano relative ad entrambi i comuni: il comune di Bisceglie, dunque, avrebbe deliberatamente omesso di riportare sulle sue carte l’oasi protetta, sottraendola al vincolo invece prescritto e imposto dal Piano regionale. La vicenda è stata già segnalata dal comitato biscegliese alle autorità competenti, regionali e nazionali, ma esige una mobilitazione dei cittadini tutti in difesa di una porzione di territorio che è patrimonio comune delle città di Molfetta e Bisceglie. Per questo anche il WWf di Molfetta e la Legambiente hanno deciso di sostenere questa campagna, non solo per la controversa vicenda legata alle “carenti” perimetrazioni dell’amministrazione biscegliese, ma anche per sollecitare la valorizzazione di un pezzo di costa sottratto (fino ad ora) alla morsa della cementificazione, ma vittima ancora del degrado e di una pessima politica di salvaguardia del territorio. I cittadini che firmeranno chiederanno ai consigli comunali di Molfetta e Bisceglie: l’istituzione di un’area naturale protetta ai sensi della Legge Regionale 19/97; la creazione di un centro di documentazione ambientale; il definitivo risanamento della zona da ogni tipologia di rifiuto. La raccolta delle firme avverrà domenica 18 novembre 2001, dalle ore 9.00 alle 12.30 a corso Umberto (altezza Liceo), e nei giorni successivi presso la sede del circolo Legambiente di Molfetta (Casa per la Pace, via M. d’Azeglio) e del WWf-sezione di Molfetta (via D. Picca). Massimiliano Piscitelli
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