Salvemini (Pd): bilancio comunale? Solo maquillage contabile. Le invenzioni di Azzollini
È il bilancio migliore d’Italia. Il Comune di Molfetta è in attivo. Frasi abusate dall’amministrazione Azzollini per sbandierare la propria gestione contabile comunale. Ma cosa vuol dire “migliore d’Italia” e “attivo”? Frasi senza senso. Quindici ha intervistato l’avv. Mino Salvemini (Pd), capogruppo dell’opposizione in Consiglio comunale, il vero “esperto” di bilancio, secondo cui il bilancio Azzollini è solo «da pagamento delle bollette». Concetti importanti nelle discussioni comunali sul bilancio sono i risultati di amministrazione e di gestione. «Si tratta di due risultati da computare per ogni esercizio. Il risultato di amministrazione accoglie il saldo tra il complesso dei crediti (cassa e residui attivi, ndr) e dei debiti del Comune. Il risultato di gestione, invece, indica quanto il Comune ha titolo per incassare e quanto deve spendere nel corso di un singolo esercizio». Per il consuntivo 2010 l’amministrazione Azzollini ha registrato un avanzo di amministrazione di 882amila euro, mentre lei ha sottolineato in consiglio la presenza di un “occultato” disavanzo di gestione di quasi 812mila euro. «Purtroppo, nel 2010 gli impegni di spesa hanno superato le entrate di competenza (entrate accertate come dovute nel corso dell’anno, ndr). Nel mio ultimo intervento in consiglio, ho anche evidenziato la probabilità di un nuovo risultato negativo per il consuntivo 2011, nonostante l’incremento del 10% della Tarsu, pari a 500mila euro circa su un gettito (entrate accertate, ndr) di circa 5milioni di euro nel 2010. Infatti, quell’aumento non potrà colmare il disavanzo di gestione del 2010, mancando una manovra aggiuntiva. A parità di tutte le altre condizioni del 2010, il tendenziale dovrebbe registrare anche per il 2011 un disavanzo di quasi 300mila euro. L’amministrazione comunale ha anche dichiarato che per il consuntivo 2011 non si ripeterà il disavanzo di gestione, ma senza alcuna dimostrazione». Un atto di fede, in pratica. Cosa accadrebbe se anche per il 2011 si dovesse ripetere un disavanzo di gestione? «Secondo la dottrina fi nanziaria, nel caso di disavanzi consecutivi si potrebbe creare uno squilibrio di bilancio. Dunque, sarebbe necessario attivarsi per sanare la diff erenza tra entrate accertate e spese impegnate. Infatti, l’art.193 del TUELL stabilisce che, quando il consiglio effettua la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi, registra il permanere degli equilibri generali di bilancio o, in caso di accertamento negativo, adotta i provvedimenti necessari per il ripiano degli eventuali debiti, per il ripiano dell’eventuale disavanzo di amministrazione. Ma, se i dati della gestione fi nanziaria prevedono un disavanzo di amministrazione o di gestione per lo squilibrio della gestione di competenza (disavanzo di gestione, ndr) o dei residui (disavanzo di amministrazione, ndr), attua le misure necessarie a ripristinare il pareggio». Ci sono stati provvedimenti particolari da parte dell’amministrazione Azzollini per sanare il disavanzo di gestione 2011? «Escludendo l’aumento della Tarsu, se l’amministrazione ha attuato particolari provvedimenti, il consiglio non ne è al corrente, perché nulla è stato specifi cato in merito». Consigliere Salvemini, in consiglio ha denunciato la virtualità dell’avanzo di amministrazione 2010 perché basato su residui attivi in via di prescrizione e su altri risalenti agli anni ‘90. «Gli avanzi dell’amministrazione Azzollini sono legittimi sotto il profi lo giuridico-formale, meno sotto il profi lo contabile e della spendibilità delle risorse, perché una serie di crediti nella parte attiva del bilancio sono pressoché inesigibili. Infatti, un’amministrazione comunale prudente dovrebbe controllare l’esigibilità eff ettiva di ogni singolo residuo, come obbligatorio per banche e società commerciali, perché, se l’avanzo è virtuale, si rischia di destinare a nuovi fi nanziamenti somme già impegnate e non erogate negli esercizi precedenti. Perciò, per legge, i crediti maturati negli anni precedenti, non riscossi nel corso dei singoli esercizi entro il 31 dicembre, possono essere segnati come residui attivi nella parte attiva del bilancio solo se presentano un titolo giuridico, un debitore e non sono prescritti. Sarebbe opportuno, secondo la dottrina, riportare anche l’avanzo di amministrazione spendibile, ovvero quelle somme è eff ettivamente possibile disporre. A Molfetta, invece, si spendono soldi senza conoscerne l’eff ettiva disponibilità perché si tiene conto solo della legittimità giuridica. L’amministrazione, quando considera tutto riscuotibile, esegue un’operazione di window dressing, un maquillage contabile solo per presentare una situazione fi nanziaria e reddituale migliore». Di solito, l’amministrazione dichiara che il Comune di Molfetta è in attivo. Ma cosa vorrebbe dire? «Assolutamente niente. È una falsità aff ermare che Molfetta è il Comune migliore d’Italia, come spesso sentiamo dal sindaco Azzollini. Per rendersene conto, basterebbe confrontarlo in proporzione con l’avanzo di amministrazione di 110milioni di euro del Comune di Bari, che per altro investe solo i crediti eff ettivamente esigibili sul totale». Spesso Azzollini si vanta di aver risanato il bilancio comunale dal 2006. «È un’altra assurdità, perché Azzollini nell’ultima fase dell’amministrazione di centrodestra Tommaso Minervini è stato assessore al Bilancio. Divenuto sindaco nel 2006, ha scatenato una compagna politica-mediatica contro i precedenti bilanci, dopo la separazione con Tommaso Minervini. In realtà, la Finanziaria del 2005 aveva cambiato i parametri del patto di stabilità, rendendo necessari gli interventi realizzati». «Il comune deve per legge fare un bilancio di cassa, nel contempo deve avere un bilancio di natura economica. Bisogna tenere la gestione di cassa (avanzo di amministrazione, ndr) come indicazione e naturalmente le competenze, per il diverso criterio di contabilizzazione, possono portare ad un disavanzo di gestione». Questo ha dichiarato Azzollini nell’ultimo consiglio comunale, aggiungendo che l’avanzo di gestione non è eff ettivo. «Un’altra invenzione confusa. Basta riprendere l’art.193 del TUELL per smentirlo». Infi ne, l’amministrazione non ripiana i debiti dell’ASM e della MTM da 3 anni, portandoli sempre a nuovo, senza nemmeno aumentare in modo corretto il corrispettivo contrattuale. Perché questa scelta amministrativa? «Per poter ottenere l’avanzo di amministrazione perché, ripianandoli, quei debiti sarebbero defalcati dall’avanzo. È probabile che si stia aspettando la creazione della Newco per dividere il debito con gli altri Comuni (Corato, Ruvo, Terlizzi, ndr). Il rischio è, però, che, valutando i singoli apporti patrimoniali, il Comune di Molfetta sia obbligato a ricapitalizzare l’Asm o a ridurre la propria quota di partecipazione. Insomma, non è la gestione di un buon padre di famiglia»
Autore: Marcello la Forgia