Saldi bagnati, saldi sfortunati. Ma è crisi tra le vie del centro senza luminarie
Sabato 3 gennaio 2009, primo giorno di saldi: ma mentre la tanto temuta e nominata crisi sembra attanagliare i negozi del Corso Umberto, battuto da un'incessante pioggia e poco più che deserto, per raggiungere i grandi ipermercati siti nella nostra zona industriale, la fila è chilometrica. Ma allora, è la crisi ad inibire i consumi, o una concorrenza così forte? Quindici lo ha chiesto ai commercianti del Corso Umberto, fino a poco tempo fa strada maestra dello shopping molfettese. Se all'unanimità hanno risposto che ci sono stati cali nelle vendite rispetto agli anni precedenti, le motivazioni sono state piuttosto eterogenee: per alcune attività, effettivamente, la presenza dei grandi centri commerciali rappresenta una realtà schiacciante: «Quella dell'Ipercoop è una formula vincente - ci ha detto uno di loro -, si sta caldi d'inverno e freschi d'estate, ormai quando piove, per noi, è difficile vendere», ma non solo. Molti commercianti hanno denunciato il fatto che nelle vicinanze del Corso Umberto trovare un parcheggio sia diventata un'impresa impossibile, oltre al fatto che la maggior parte dei posteggi sono a pagamento. Chiunque di conseguenza è invogliato a preferire una passeggiata nel centro commerciale, dove è al caldo, trova facilmente un parcheggio, oltretutto gratis, e se non ha la macchina può utilizzare le navette messe a disposizione dal comune. Secondo alcuni, infatti, le istituzioni stanno aiutando poco i commercianti, che tra l'altro sembrano mostrare anche poca solidarietà tra di loro. Le loro associazioni sono troppo frantumate, poco unitarie, e lo dimostra la povertà con cui quest'anno il Corso Umberto è stato illuminato, praticamente è al buio: «Non siamo riusciti a metterci d'accordo - hanno detto - ma proprio in un momento così difficile per noi sarebbe stato necessario unirci e farci forza a vicenda, d'altra parte le istituzioni non ci aiutano: anche per il Corso Umberto sarebbe utile una navetta gratuita, in parte sostenuta da noi, che porti gente dalle periferie al centro». Tutti i commercianti, del resto, pur sapendo che dei fondi sono stati stanziati, sono completamente allo scuro di che cosa sia e in cosa consista l'ipermercato all'aperto, di cui tanto si è parlato, e che rappresenta un progetto del comune. Secondo indiscrezioni, si tratterebbe di un ampliamento della zona pedonale da Via Baccarini a Corso Margherita, con la costruzione di parcheggi sotterranei in posizioni strategiche. Ma come detto, per il momento è ancora tutto incerto. D'altra parte alcune categorie non sentono minimamente la pressione e la concorrenza dei centri commerciali: «E' una questione di target, le boutique, o comunque i negozi che vendono merce firmata e “importante” non hanno niente da temere, se i consumi sono calati è colpa della crisi economica, non serve una grande illuminazione, che in realtà crea solo atmosfera, chi vuole comprare e spendere lo fa a prescindere». Insomma, la situazione e le richieste delle attività e dei commercianti cambiano a seconda della categoria, del target e del consumatore a cui si rivolgono, certo è che per qualsiasi molfettese un Corso Umberto così spoglio e desolato anche nei giorni festivi di Natale è una tristezza. Alla ricerca della vacanza low cost Dello stesso avviso le agenzie di viaggi. In Italia, e non da meno Molfetta, è sempre più boom di microvacanze, alla ricerca di un relax che costi poco. Un nuovo stile low cost, quello diffuso tra i molfettesi, sempre più costretti a fare i conti col portafoglio. Non mancano comunque casi di vacanze all'estero, magari per chi non riesce a resistere ad uno strappo alla regola. Incontriamo qualche passante, nei pressi di un'agenzia viaggi e con un sorriso amaro risponde che per quest'anno le vacanze è meglio organizzarsele da sé. Costa meno anche se comportano qualche stress in più. E' sembra proprio il caso di dire Natale a casa con i tuoi! Concludiamo il nostro giro per le vie del centro, un po' bagnate da una pioggia che sembra voler affliggere ancora di più gli animi dei commercianti speranzosi. A nostro parere l'unica speranza sarebbe quella di un rilancio necessario, ma per ora questo sembra un semplice pensiero in uno dei tanti giorni piovosi della nostra città.
Autore: Alessandra Lucivero