Non so perché ma quando parlo di semi scopro che non tutti hanno capito le potenzialità che hanno nel loro piccolo e coriaceo guscio! Spesso mi sento dire che sbucciano gli acini di uva per toglierli senza sapere che cosi’ facendo si stanno proprio privando di una fonte ricca di grassi polinsaturi difficile da ritrovare nello stesso delicato equilibrio….
Per coloro che invece sono mediamente informati: I semi piacciono a tutti, ma fanno paura perché fanno ‘ingrassare’…e al massimo li divoriamo a Natale dopo i pasti luculliani a cui sommessamente e felicemente ci sottoponiamo. Vediamo bene se è vera l’asserzione fatta:
Noci e nocciole sono una miniera di sostanze benefiche che pervadono tutti i nostri tessuti ed un aspetto particolarmente utile è l’influenza che esercitano sul nostro apparato riproduttivo, a tale riguardo meritano una particolare attenzione.
Parliamo in primis della mandorla: una ottima fonte di vitamina E, calcio, magnesio e altri minerali; adatte ai diabetici, alle donne in gravidanza e che allattano, combattono le convalescenze, riequilibrano il sistema nervoso grazie al contenuto in litio e sono un’ottima fonte di arginina, protagonista della gametogenesi maschile.
Come le possiamo consumare? In piatti dolci e salate, o semplicemente da sole come snack mattutino o pomeridiano, semmai insieme ad uno yogurt naturale. Io ve le propongo in insalate o per ravvivare il riso allo zafferano. Attenti a prendere quelle con la ‘buccia’ se non avetre tempo e voglia di andare nei biologici, quelle gia’ sgusciate non vorrei fossero sbiancate in modo non naturale, oppure ancor meglio coglierle dall’albero i cui fiori sono delicati e romantici. Mi è capitato di leggere che nelle vicinanze abbiamo addirittura una ‘piccola impresa’ che si occupa di coltivare solo ed esclusivamente mandorle e che le ‘inscatola’ naturalmente aggiungendovi curry, finocchietto, peperoncino e cosi’ via insomma se non fossi gia’ impiegata mi proporrei come Controllore di Qualità della filiera produttiva di quella azienda!
E le noci? Bene le noci ormai sono entrate nella collettività come protettrici del cuoricino, ma attenzione a non abusarne! Vantano una discreta quota di omega 3 della categoria ALA (acido alfa linoleico), piu’ complessi dei famigerati DHA ed EPA di origine animale ma sempre utili. La ricchezza in lipidi rende le noci delicate; ottima fonte di rame e zinco (nei maschietti ultrautile in quanto elemento cardine della gametogenesi), oltre a magnesio e vitamine. Sono adatte ai diabetici, favoriscono i lavori intellettuali e combattono le diarree. Sarebbe meglio acquistarle con il guscio…potrebbero essere state sbiancate con la soda! E vai con i pistacchi, forniscono proteine con un buon profilo di aminoacidi, fibre, minerali quali calcio, ferro, rame e manganese, vitamine B6 e tiamina; diffusissimi in Sicilia, protagonisti di salse e pesto oltre che dolci e gelati. Sono i compagnoni dei pinoli dotati di un fresco ed aromatico sapore di resina, si sposano bene oltre che nel pesto di basilico, con ortaggi, broccoli e spinaci.
Passiamo ora ai piccoli semi che andrebbero macinati prima di essere consumati, ma che in alcuni casi come quelli di girasole o zucca possono essere consumati insieme a macedonie, aperitivi, yogurt oltre che in insalate e primi sfiziosi. I piu’ piccoli, sono i miei preferiti, sono i semi di lino: piccoli, lucidi rappresentano la principale fonte di grassi omega , ottimi per prevenire le situazioni infiammatorie e per prevenire problemi cardio-vascolari. Contengono infatti i lignani (4), sostanze che prevengono alcuni tipi di tumori quale quello alla mammella, al colon-retto, alla prostata.
E vai con il sesamo: contiene grassi che non si alterano facilmente e resistono anche ad una leggera tostatura; sono ottimi antiossidanti contenenti selenio, calcio, ferro, rame e vitamine del gruppo B. Il saporito e gustoso sesamo condisce il pane siciliano ed è alla base di piatti etnici. I semi di girasole sono la fonte principale di grassi omega 6, hanno un buon apporto di proteine dal valore biologico medio oltre ad essere un’ottima fonte di vitamina B1 e B3.
Ed ora per onorare il cavolo, panacea di tutti i tempi, e le noci,che gia’ nella forma ricordano la complessità della nostra ‘intelligenthia’, un assaggio di primo, dedicato a tutti i buongustai, ed un contorno ‘veloce’ leggero e nutriente:
Conchiglie con noci e cavolfiore: riuniamo in un piccolo mixer i gherigli di noci, un pochino di mollica di pane, un po’ di panna ma davvero poca da diluire con del latte, l’aglio, un pizzichino di sale, una spolveratina di noce moscata, ed un pochino di pepe se possibile; frulliamo il tutto sino ad avere una crema omogenea, poi puliamo il cavolfiore e riduciamolo in cimette che scotteremo brevemente e nella stessa pasta cuociamo la pasta. Uniremo la pasta alla crema e le cimette di cavolfiore. Ovviamente gustiamolo subito!
Asparagi gratinati alle noci: raschiamo i gambi degli asparagi e laviamoli con cura, mettendo le punte verso l’alto in una casseruola alta e stretta versandoci acqua sino a ricoprire 1/3 dell’altezza degli asparagi. Saliamo, copriamo il recipiente e cuociamo per circa dieci minuti. Ungiamo una pirofila con 1 cucchiaio di olio di oliva e disponiamoci gli asparagi, cospargiamo con pan grattato quanto basta e una decina di gherigli di noci triturati; in forno per almeno dieci minuti a 180°C.
Buon appetito! Ricordando che questo ed altro troverete nel mio primo e forse ultimo libro di ricette dedicat ai buongustai con problematiche odierene…