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Rivoluzione parcheggi: a Molfetta strisce rosa per mamme e donne incinte La Giunta Comunale ha rimodulato la distribuzione sul territorio dei parcheggi a pagamento e di quelli a sosta libera. Fra le novità: l'introduzione delle cosiddette “strisce rosa”
20 ottobre 2008
MOLFETTA - Questa sera, alle ore 17.30, presso la Sala Giunta di Palazzo di Città (in via Carnicella), il sindaco Antonio Azzollini (foto) e l’assessore alla Polizia Municipale e Sicurezza, Mimmo Corrieri, presenteranno alla stampa il provvedimento adottato dalla Giunta comunale sul nuovo sistema di parcheggi a pagamento.
In particolare, sarà annunciata l’istituzione dei “parcheggi rosa”, aree speciali per la sosta riservate a donne in gravidanza o mamme con bimbi di età inferiore a 1 anno.
Tali aree saranno individuate presso ospedali, scuole, uffici pubblici e Centro Storico e per fruirne sarà istituito il CIT, il "contrassegno identificativo temporaneo". Inoltre, l’amministrazione comunale illustrerà le modifiche al perimetro della cosiddetta “zona blu” a pagamento (che includerà alcune importanti vie del centro urbano in precedenza non tipizzate) e l’estensione delle aree per la sosta libera nel centro della città.
Questo provvedimento fa seguito alla recente interpretazione di alcune norme del Codice della Strada secondo cui le zone a parcheggio libero vanno necessariamente individuate "nelle immediate vicinanze" delle zone blu.
Autore: Marcello la Forgia
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tommaso gaudio
21 Ottobre 2008 alle ore 00:00:00
A Sergio Squeo, sono un cittadino di "sinistra" - ma che cosa squallida identificare chi fa delle osservazioni più o meno pertinenti, con il suo colore politico - e sopravvivo bene. Forse non ti è noto che già alcuni semafori (un pò tanti) nella nostra Città sono già lampeggianti, se sai cosa comporta questo per il traffico. Non se ne capisce la ragione: forse vengono ritenuti inutili? Ed allora che cosa ci fanno i totem semaforici, si eliminino così si cammina, a piedi, anche meglio e si... risparmia. Gentile Cittadina molfettese incinta, con tutto il mio rispetto, le mie più vive felicitazioni. Desidero solamente farti notare che, nei luoghi che citi: 1) forse, di base, c'è un pò più di rispetto verso il Prossimo, di quanto non ne possediamo qui a Molfetta. 2)Lì le trasgressioni vengono accertate, severamente e giustamente punite. 3) In alcuni Paesi, prima di realizzare i parcheggi "rosa" (indiscutibilmente utili per alcuni Utenti) vengono realizzate infrastrutture più fruibili per TUTTI! Un'ultima considerazione. Non pensare, ti prego, che il sito "rosa" verrà realizzato in prossimità degli studi medici e, per i grattini, un pacato suggerimento: tienine sempre in auto qualcuno. Costano appena 50 € cent e ti evitano anche il problema del parcheggio per andare a pagare la sanzione che l'Addetto alla sosta ti appioppa. Ancora la mia rispettosa stima ed in bocca al lupo. ALBA TALBA: hai ragione a pensare che le mamme con i bimbi e/o le gestanti debbano essere percepite come fondamentali per la Società. Tuttavia, credo l'abbia sperimentato anche tu, che alcune "mamme"con bimbi molto piccoli (seduti accanto a loro o peggio, in piedi fra i sedili anteriori!), quando guidano non forniscono quell'idea di dolcezza e fragilità che ci si aspetterebbe. Se per disgrazia protesti, anche pacatamente perché ti tagliano la strada avendo uno "STOP", ti mandano a fan.... quel paese (ovviamente senza generalizzare). Un cordiale saluto






alba talba
20 Ottobre 2008 alle ore 00:00:00
Giusto per ricordarlo a me, riprendo dal testo dell'articolo: "......l'istituzione dei parcheggi rosa, aree speciali per la sosta riservate a donne in gravidanza o mamme con bimbi di età inferiore a 1 anno....."- Domande: -Perchè ironizzare sulla dimostrabilità o meno di una gravidanza? -Perchè porsi il problema dell'anagrafe di un bimbetto di qualche mese? Così facendo, tra un pò di tempo, arriveremo a porci il problema dei parametri da utilizzare per misurare l'invalidità o l'handicap di un titolare di apposito permesso. A volte la polemica politica rischia di svuotare di contenuti i principi fondamentali sui quali si regge il vivere comune e solidale. Trovo difficle pensare che le donne in gravidanza e le mamme con bimbi molto piccoli, oggettivamente, non siano percepiti come un "pezzo" di comunità debole e quindi da tutelare e da difendere. Non possiamo negare diritto di cittadinanza anche a questi pezzi di società, soltanto perchè abbiamo la certezza che qualche lupo/a infame ne approfitti per trarne vantaggio. Sbaglieremmo doppiamente. Mi aggiugno a tutti coloro che ritengono che l'Amministrazione debba fare di più per conbattere l'abusivismo sociale e per smarcherare coloro che "rubano" - a chi ne ha veramente bisogno - le risorse, sempre scarse ed insufficienti, che l'Amministrazione destina per la tutela dei più deboli. A proposito di donne: mi piacerebbe conoscere sull'argomento in questione il pensiero della Consulta Femminile

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