MOLFETTA - Dopo la segnalazione per il degrado urbano del Duomo, sepolto dalle auto, il gruppo «Liberiamo il Duomo dalle auto» propone di inserire la riqualificazione dell’area del Duomo e il progetto di un’area pedonale per il centro antico nel Piano di Rigenerazione Urbana.
«Partecipare prendere parte alle vicende della vita quotidiana, sentirsi membro attivo e non "ospite" del nostro tempo: e cosa c'è di più ordinario, di più "normale" della nostra città? In realtà il luogo che ci ospita, magari fin dalla nascita, non lo riconosciamo veramente "nostro", anzi non lo conosciamo affatto - si legge sul gruppo fb -. Ci trascorriamo gran parte della nostra vita, ma molto spesso non facciamo nulla per sentirlo nostro, per prendere confidenza, per appropriarci degli spazi, non solo materiali, ma soprattutto sociali. Rinunciamo a dire la nostra, ad occupare il nostro posto nelle mille situazioni che lo richiedono».
Insomma, «siamo cittadini a metà» e «latitanti, forse perché non siamo sufficientemente convinti che valga la pena impegnare la propria esistenza (o forse non ce ne rendiamo conto) per la nostra città». «Abbiamo avuto già molteplici critiche da chi vanta la sua pluriesperienza negli uffici comunali - continua il gruppo -. Noi proprio da questi vogliamo stare a debita distanza. Vogliamo nel nostro gruppo gente seria per un confronto e senza pregiudizi e doppi fini. Le nostre non sono chiacchiere da bar a differenza di chi delle chiacchiere si nutre già da tanto tempo».
«L'informazione é alla base per avere una partecipazione dei cittadini allo sviluppo urbano. L'informazione senza interessi politici ed economici I molfettesi che a pare nostro sono rimasti fin troppo tempo all'oscuro di quello che avviene tra le teste pensanti di questa città inclusi i loro progetti e uffici - conclude il gruppo -. Renderli partecipi é quello che qualsiasi amministrazione dovrebbe fare. Speriamo almeno in un comunicato stampa dal parte del sindaco Antonio Azzollini alla cittadinanza tutta, sfruttando tutti i mezzi di comunicazione che lui conosce bene».
© Riproduzione riservata