MOLFETTA – Rifondazione comunista, come sempre, sceglie la strada di andare per conto proprio contro il centrosinistra e, come si sapeva già da tempo, decide di portare avanti il proprio candidato sindaco Gianni Porta (foto) consigliere comunale uscente.
Il partito ha fatto questa scelta perché probabilmente ritiene che solo con il candidato sindaco abbia la possibilità di assicurarsi un posto in consiglio comunale e, per garantirsi questa presenza, non accetta di allearsi con il centrosinistra, commettendo come sempre un errore storico.
Nemmeno le ultime elezioni politiche hanno insegnato qualcosa alla sinistra radicale, che non riesce più ad eleggere un rappresentante in Parlamento e ha subìto una pesante sconfitta con Ingroia.
Ma in consiglio comunale è diverso, il candidato sindaco la poltrona la può portare a casa e così Rifondazione comunista, che non sembra avere una vocazione governativa, farà opposizione. Certo, come insegna Beppe Grillo, è più facile fare opposizione che governare e forse questa è la scelta di Rifondazione anche a Molfetta. Le nostalgie di un passato che non ritorna, e che ha fallito, non servono, occorre guardare alla realtà di oggi con uno scenario socio economico e anche politico completamente mutato.
Ad annunciare il candidato sindaco è lo stesso partito con un comunicato in cui si dice: «Vogliamo un candidato sindaco per la sinistra che...
Rappresenti le lotte di questi anni, dentro e fuori le istituzioni, contro l'arroganza azzolliniana, e sia stato sempre a disposizione dell'agire comune, ad ascoltare e ad esporsi in prima persona.
abbia dimostrato il suo impegno e le sue capacità ogni giorno con sacrificio e applicazione, senza mai rinnegare le proprie idee di sinistra.
esprima una politica vissuta come militanza collettiva e non frutto di logiche private e di circoli ristretti.
non sia imposto da alcuni pochi soliti noti “padroni” del centrosinistra come avviene con scelte perdenti da dieci anni a questa parte, ma sia scelto con la più ampia partecipazione per evitare scelte perdenti e autoreferenziali.
Domenica 17 marzo, ore 11,30, Corso Umberto altezza Liceo Classico, (in caso di maltempo Sala Stampa Comunale) presentazione del programma e del candidato sindaco.
Intervengono: Beppe Zanna, Antonello Zaza, Salvatore Drago, Gianni Porta candidato sindaco».
Una domanda sorge spontanea a leggere questo comunicato: ma Rifondazione non crede che in questo modo possa favorire proprio la vittoria della destra azzolliniana? Cosa è strategicamente più importante: vincere le elezioni e dare un’alternativa alla città oppure fare un’opposizione inutile in consiglio, solo per tenere alta la bandiera della sinistra dura e pura, pur con un ottimo rappresentante come è stato Gianni Porta in questi anni col suo lavoro di consigliere comunale? Altra domanda: le scelte di Rifondazione non sono anch’esse ancor più perdenti, come dimostrano tutti i risultati elettorali degli ulitmi anni comprese le politiche di febbraio? Qualcuno potrebbe apprezzare la vocazione al martirio di Rifondazione, ma la città ha bisogno di un governo alternativo progressista che la risollevi dalle macerie, non di eroi, come ricorda Brecht.
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