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Rifondazione comunista: “La dignità come sviluppo di una città”
29 marzo 2004

MOLFETTA – 29.3.2004 Recuperare la dignità, come obiettivo di sviluppo della città. E' questo l'obiettivo ambizioso che si è posto il Partito della Rifondazione comunista con un dibattito appunto sul tema: “La dignità come sviluppo di una città. Molfetta territorio di pace”, analizzato da Antonello Zaza, consigliere comunale, e Gianni Porta, neo segretario cittadino, probabili candidati di Rifondazione alla Provincia. Ha introdotto e coordinato il dibattito Vito Copertino. Tema insolito, ma quanto mai pregnante, per definire i contorni di un progetto politico unitario, in vista delle future scadenze elettorali, che ponga all'attenzione dei cittadini le questioni politiche, economiche e sociali sul tappeto dal punto di vista del recupero della dignità, così grossolanamente vilipesa tanto a livello locale, quanto a livello nazionale dai governi di centro-destra. Che cosa significa in pratica fare della dignità l'elemento discriminante della proposta politica? I due relatori hanno offerto un ampio ventaglio di indicazioni. Significa innanzi tutto fare una netta distinzione tra affari e gestione della cosa pubblica, significa rispetto e applicazione delle regole, che spesso sono eluse, stravolte e contraddette, basti considerare il modo poco ortodosso con cui si sta dando esecuzione al PRG, il fatto che nelle aree libere del Lotto 10, quello a ridosso di Via Ungaretti, non si doveva più costruire per creare spazi verdi e servizi e invece si sta costruendo, la disinvoltura con cui si privatizza quasi tutta la spiaggia di levante, per non parlare della triste vicenda delle “palazzine Fontana”, con le 50 famiglie vittime di un emblematico esempio di mala politica e pessima amministrazione, o la sciagurata idea di far ritornare il mercato in Piazza Paradiso, cioè di far tornare una situazione di indecenza alla quale, per fortuna, si era posto fine e che invece ora si vuol far ritornare, a dispetto della proposta alternativa di numerosi cittadini che da più di un anno, organizzati in comitato di quartiere, ne suggeriscono un'utilizzazione finalizzata alla realizzazione di iniziative culturali o ricreative. Ma l'elenco potrebbe continuare. In sostanza, si tratta di mettere al centro dell'azione politica non i falsi interessi dei cittadini, che sono di fatto gli interessi degli affaristi politici e dei loro compagni di strada, ma le reali esigenze dei molfettesi a cui va riconosciuta la dignità a soddisfare i propri bisogni, dal lavoro alla casa, dall'istruzione alla salute, senza essere costretto a passare attraverso le forche caudine dell'emigrazione, del ricatto politico, del peso clientelare, insomma dell'umiliazione di se stessi e delle ragioni della giustizia. Utopia? No certamente, se la dignità diventa un valore condiviso di chi crede nella possibilità di cambiare, e quindi innanzi tutto delle forze politiche del centro-sinistra: sicché diventa incompatibile con l'esigenza di ridare dignità alla politica lo spazio offerto da qualche forza del centro-sinistra a personaggi politici molfettesi che o hanno avuto responsabilità nello sfascio morale della città o che fino a qualche tempo fa hanno condiviso scelte e orientamenti di destra. Il dibattito ha visto l'intervento di iscritti e simpatizzanti che hanno concordato con il contenuto del discorso degli oratori, in particolare è stata fortemente caldeggiata la necessità che Rifondazione non ceda al ricatto del trasformismo, di imbarcare tutti sulla diligenza pur di mandare a casa Tommaso Minervini e la sua coalizione, svilendo programmi e contenuti, per poi ritrovarsi il giorno dopo l'eventuale vittoria come prima e peggio di prima. La storia recente ce lo insegna chiaramente. Non sono mancati da parte di tutti gli intervenuti gli appelli all'unità, alla necessità di porre, sì, in maniera forte le istanze etiche, il rifiuto di compromessi degradanti, la necessità di programmi qualificati, ma allo stesso tempo di non rifiutare pregiudizialmente il confronto con coloro che intendono battere la destra al governo. Si è anche discusso dei temi da porre al centro del prossimo programma della coalizione del centro-sinistra e in particolare è stata sottolineata l'importanza della bonifica dai residui d'amianto presenti nelle scuole della nostra città, tema su cui Rifondazione ha in progetto la presentazione tra non molto un dossier.
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