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Rifiuti in una lama La Guardia di Finanza ed il WWF bloccano l'interramento di rifiuti edili nella zona industriale. Posta sotto sequestro un'area circa 25 mila mq
10 giugno 2006

MOLFETTA - I militari della Guardia di Finanza di Molfetta, al comando del Ten. Giuseppe Mattiello, in collaborazione con le Guardie del WWF, hanno posto sotto sequestro un'area di circa 25,000 mq all'interno dell'area del Consorzio per lo sviluppo Industriale di Molfetta. Lo fa sapere, tramite un comunicato stampa, lo stesso WWF di Molfetta. “Nell'area – si legge nella nota diffusa dall'associazione ambientalista - una ditta edile assegnataria stava procedendo alla colmata di un tratto dell'alveo della lama denominata “Marcinase”. I lavori erano stati regolarmente autorizzati dal Consorzio ASI per consentire l'impiego produttivo dell'area, senza tener conto della profonda modifica orografica del territorio e dei conseguenti pericoli derivanti dal dissesto idrogeologico. Difatti tutta la lottizzazione dell'area industriale ignora completamente la presenza di depressioni naturali quali lame e/o doline. L'attività di colmata da parte dell'Impresa doveva avvenire esclusivamente con materiale formato da terra e rocce di riporto provenienti tutte dall'interno della stessa area industriale. Ma agli occhi dei militari della G.d.F. e delle Guardie del WWF si presentava uno scenario completamente diverso, in quanto nella depressione giungevano rifiuti di ogni genere provenienti soprattutto da cantieri edili situati in città limitrofe. Sul posto gli operanti hanno bloccato due automezzi pesanti provenienti da cantieri esterni all'ASI e con materiali non idonei al riempimento. I rifiuti in questione, stimati per oltre 40 mila mc., tra cui guaine bituminose, bitume, gomme d'auto, plastica ed altro ancora, venivano accuratamente celati nella parte inferiore della lama e ricoperti di terreno al fine di impedirne l'individuazione, facendo così della depressione naturale una vera e propria discarica abusiva. Una ruspa era impegnata nel livellamento dei rifiuti. I militari, dopo gli opportuni appostamenti ed osservazioni, hanno proceduto al sequestro dell'intera area nonché degli automezzi pesanti, della ruspa e alla denuncia dei responsabili delle cinque ditte coinvolte. Deferiti alla autorità giudiziaria di Trani anche i dirigenti del Consorzio ASI di Molfetta. Al Dott. Achille Bianchi della Procura di Trani, titolare del procedimento, il compito di svolgere ulteriori indagini per valutare, anche alla luce del nuovo Testo Unico sull'Ambiente (D.Lgs. 152/06) eventuali altre fattispecie di reato”. Il comunicato si chiude con un commento di Pasquale Salvemini, coordinatore regionale del WWF: “Rimane alta l'attenzione ed i controlli da parte dei militari della Guardia di Finanza e delle guardie del WWF per limitare i danni all'ambiente che possano derivare da questa fase di notevole espansione edilizia e industriale della città di Molfetta. Un plauso particolare da parte del WWF per la sensibilità ambientale dimostrata dal Comandante nonché dai militari della Tenenza di Molfetta”.
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