Resta il testa a testa fra Di Gioia e Minervini e l'atmosfera si fa pesante
Il sen. Azzollini viaggia sicuro verso il ballottaggio e attende l'avversario
MOLFETTA - Si sta facendo pesante l'atmosfera a Molfetta tra i due sfidanti, - si può già dire – del sen. Antonio Azzollini che viaggia sicuro verso il ballottaggio. A rischiare, per una manciata di voti, sono Tommaso Minervini e Lillino Di Gioia che in queste ore si sono chiusi nei loro comitati elettorali e non rilanciano dichiarazioni. Altro elemento certo è il voto disgiunto e trasversale da una parte e dall'altra, con una fuga di voti anche da Azzollini verso Di Gioia e da Di Gioia verso Minervini, senza più distinzione di schieramento e di collocazione politica. Una conferma della confusione che regna nell'elettorato, confusione determinata da una campagna elettorale dove erano tutti contro tutti.
L'incertezza sta facendo assumere un atteggiamento molto più prudente anche al sen. Azzollini, che, da politico esperto, non vuole bruciarsi eventuali carte da giocare al ballottaggio, dove spera di pescare anche nel centrosinistra, approfittando delle sue divisioni.
Insomma, mentre gli scrutatori delle varie sezioni stanno ultimando il loro lavoro, il quadro non appare ancora definito e la suspance sul risultato finale è elevatissima. Nessuno si sbilancia o azzarda previsioni in questo finale al cardiopalmo. C'è molto nervosismo in giro, la tensione è palpabile e si taglia a fette. Non mancano i primi veleni che vengono diffusi in giro e sicuramente verranno sparsi a piene mani al termine della competizione elettorale.
Non è escluso, come è avvenuto a livello nazionale, che il candidato sconfitto chieda una verifica delle schede. Sicuramente peseranno le divisioni all'interno del centrosinistra e l'eventuale sconfitta del candidato dell'Unione non servirà a pacificare gli animi. Hanno prevalso anche ambizioni personali e velleità di protagonismo di qualche candidato, ma perfino un'«evoluzione» di uomini e partiti, naturale nel bipolarismo, mal digerita a livello locale. La strada per l'alternanza o del bipolarismo puro a Molfetta appare ancora lontana.
Ma sarà il ballottaggio a dividere ancora di più il centrosinistra, quando si dovrà scegliere chi appoggiare . Una brutta pagina per le forze progressiste, conseguenza delle primarie che hanno visto la vittoria imprevista di Lillino Di Gioia, mal digerita dall'ala più “estremista” dello schieramento.