Raccolta rifiuti porta a porta, a Molfetta c'è chi soffia sul fuoco del malcontento e istiga ad atti vandalici
MOLFETTA – Le guerra alla raccolta differenziata al sistema di raccolta rifiuti porta a porta a Molfetta sta raggiungendo livelli di intolleranza civica, che stanno facendo vergognare l’intera città di fronte ai Comuni vicini, dove il sistema funziona perfettamente e soprattutto dove è stato ben accolto dalla comunità.
A Molfetta c’è chi soffia sul fuoco e utilizza anche altri mezzi di informazione legati a doppio filo ad ambienti del centrodestra e ai suoi rappresentanti, con lo scopo di riportare nelle strade i cassonetti (si vuole tornare a vedere queste immagini per le strade?): una battaglia di retroguardia, una battaglia di inciviltà assolutamente irresponsabile di chi soffia sul fuoco, alimentando una campagna di intolleranza che sta facendo diventare la città sempre più sporca.
Il rispetto delle regole e della legalità per alcuni personaggi politici sembra un optional. Eppure molti cittadini molfettesi restano zozzoni e vanno educati, soprattutto con un’informazione corretta che faccia capire come non si possa tornare indietro, se non a prezzo di pesanti costi e di dolorose sanzioni economiche che ricadranno sulla popolazione. Questo è quello che gli altri non dicono e che noi di “Quindici” continueremo a ripetere fino alla nausea, perché amiamo questa città e vogliamo vederla pulita, mentre questa campagna di disobbedienza incivile, la sta facendo diventare sempre più sporca, al punto che c’è chi ipotizza che i vandali dell’immondizia siano istigati a compiere atti teppistici per provocare la reazione negativa verso il servizio e quindi la sua abolizione. Su questa ipotesi dovrebbero indagare le forze dell’ordine, chissà che non venga fuori il mandante.
Altra cosa inaccettabile è che si faccia campagna elettorale sulla pelle dei cittadini, condannandoli a pagare più tasse, nascondendo loro l’amara verità che i vari politici dovrebbero conoscere: perciò sono più colpevoli e irresponsabili, quando mettono in atto comportamenti populistici che nulla hanno a che fare con la corretta gestione della cosa pubblica.
© Riproduzione riservata