QUINDICI-GOAL. Rivogliamo il Campionato a 20 squadre
Bocciata la formula 19 squadre più una
E' proprio vero che i tempi cambiano. Ricordo 10 anni fa i titoli di tutti i giornali che definivano col termine di "sette sorelle", le famose sette squadre che lottavano per vincere il campionato. Oggi potremmo attribuire lo stesso nome ai sette Club (Lazio esclusa dato che ha ben altri obiettivi) che lottano per arrivare seconde, terze, e così via a scendere.
Sia chiaro, nulla contro la strapotenza del calcio italiano chiamata Inter, ma il nostro calcio è sempre più in decadenza. Troppo netto il divario di soldi tra i neroazzurri e le altre squadre.
Cito giusto una differenza, per dare l'idea di questo enorme, forse incolmabile divario: da quattro anni a questa parte, qualunque squadra abbia mai avuto intenzione, ad inizio anno, di lottare con l'Inter per vincere il campionato, a malapena è riuscita a formare una rosa di 11 giocatori competitivi, al contrario della squadra del Padron Moratti, che, per ogni giocatore raffreddato della sua rosa, ne compra subito uno di primissima qualità (straniero ovviamente) che possa rimpiazzarlo.
Tornando al calcio giocato, segnaliamo il ritorno alla vittoria del Palermo, che, pur giocando male, riesce a strappare nel finale una vittoria insperata, al contrario del Napoli, che giocando in dieci per quasi tutta la partita, riesce a colpire cinque legni prima di ricevere la beffa finale ad opera del capocannoniere della Serie A. Inguardabile la Lazio, una squadra dalle grandi ambizioni di inizio anno (soprattutto dopo la vittoria nella super coppa contro l'Inter), passata al terrore della retrocessione.
Una nota positiva anche per la Roma che nell'ultimo periodo trasforma tutto ciò che gli capita in oro. Nel posticipo di ieri sera al Franchi, finalizza l'unica vera palla goal capitatagli.
JUVE - Faccio fatica a trovare un aggettivo positivo per questa squadra da oltre 2 mesi, ed invito chiunque ad aiutarmi nell'intento. Eppure la volontà di invertire la rotta non manca, infatti si è cambiato l'allenatore, il modulo, ma purtroppo non il risultato.
Sabato sera è stata provata per la prima volta nella storia di questo club la difesa a tre, ma non nascondo che, guardando lo stato di forma dei tre difensori bianconeri (ahimè anche della nazionale italiana), consiglierei a Mister Zac di provare la difesa a zero ed inserire tre attaccanti in più visto che in 90 minuti la somma dei tiri in porta dei due centroavanti Amauri - Del Piero è risultata uguale a zero.
Preoccupante il fatto di aver subito per la seconda volta consecutiva un goal di testa da un giocatore lasciato assolutamente libero davanti al portiere. Tempi duri in casa juventina.
INTER - Bella, brava, fortunata. Tre aggettivi che si addicono al momento di grazia che sta attraversando l'Inter. Sicuramente fortunato il primo gol col quale le si è aperta la strada contro un Cagliari meno brillante del solito. Da lì in avanti bel gioco, fraseggi, possesso palla, insomma, tutto quello che rende una squadra già perfetta di suo, praticamente imbattibile.
Unica nota da segnalare, se proprio vogliamo essere pignoli, è il gol regolare annullato al Cagliari sul 2-0 che forse avrebbe potuto riaprire la partita in quanto la palla giunta al giocatore del Cagliari (ritenuto in posizione di fuorigioco) era stata data da Santon e di conseguenza era da ritenere regolare.
Sicuramente, se avessimo chiesto un parere su questo episodio all'allenatore neroazzurro, avrebbe risposto che questo errore, se pur a favore della sua squadra, farebbe sempre parte del complotto che, a suo modo di pensare e soprattutto dire, tutto il Calcio italiano ha architettato contro l'Inter per non farla vincere, di conseguenza meglio dimostrarsi diversi (per non dire superiori) e chiudere l'argomento facendo comunque i complimenti ad una squadra che non perde in casa da due anni.
MILAN - Altro club a rischio decadenza. Sicuramente nello 0-0 di Bologna ha giocato un ruolo determinante la sfortuna visto che i rossoneri hanno colpito 2 legni, uno dei quali ad un minuto dalla fine, ma purtroppo non si può nascondere la mancanza totale di gioco.
Nel primo tempo sembrava di rivedere il Milan degli ultimi due anni targato Ancelotti, padrone assoluto del possesso di palla, ma assolutamente incapace di colpire e soprattutto di arrivare alla conclusione.
Nel secondo tempo si è vista qualcosa in più, ma giusto il minimo indispensabile per non far addormentare i tifosi presenti sugli spalti (cosa successa nel primo tempo).
Di sicuro il fattore negativo di questa serie di non vittorie è preoccupante non tanto per un ruolo di anti-Inter ormai perso forse dopo il derby, forse dopo la cessione del tanto amato Kaka non rimpiazzato a dovere, ma in particolar modo per la partita di coppa in programma martedì prossimo contro il Manchester, il quale, al contrario dei rossoneri, non riesce più a vincere una partita con meno di quattro goal di scarto.
BARI - Ennesimo esame non superato. Travolgente in casa, inguardabile in trasferta.
La stagione dei galletti rimane comunque di altissimo livello, ma resta un pizzico di delusione soprattutto per il bel gioco espresso ed i pochi risultati ottenuti lontano dal San Nicola.
Per solidarietà preferisco schierarmi dalla parte dei tifosi soddisfatti di questa squadra, che comunque ha sempre e solo l'obiettivo di salvarsi, anche se non contraddico l'altra metà di tifosi che restano delusi perché consapevoli che potrebbe essere la prima volta che il Bari centra il traguardo di una competizione europea, e quindi si aspettano punti soprattutto contro squadre, come l'Atalanta di ieri, che potrebbero essere tranquillamente battute se affrontate col piglio giusto.