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Quindici Molfetta augura un Buon Natale di pace e serenità a tutti
25 dicembre 2012

MOLFETTA – Rivolgiamo anche quest'anno gli auguri di Buon Natale a tutti e in particolare ai lettori del mensile Quindici Molfetta che “scelgono” il nostro giornale in edicola e del quotidiano Quindici on line, soprattutto a quelli più lontani in Italia e nel mondo che ci seguono da oltre 16 anni in internet.
A tutti è dedicato il manifesto augurale (nella foto) che trovate in questi giorni nelle strade di Molfetta, realizzato anche quest’anno dal nostro Alberto Ficele, con le Q di Quindici e il ventilatore, simbolo della rivista.
 
L’augurio più grande che rivolgiamo a tutti è un Natale di pace, come ci ha insegnato l’indimenticabile vescovo don Tonino Bello, con la speranza che questo periodo difficile di crisi economica, che sta attraversando l’Italia, possa passare presto.
 
Un abbraccio virtuale a tutti dal direttore Felice de Sanctis e dalla redazione di Quindici.
 
 

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BUON NATALE! Riusciremo a distinguere il bene dal male, partendo dal giorno in cui ricorre la nascita di Gesù? Come non ricordare la lettera datata 1910, in cui Rudyard Kipling cercò di insegnare al figlio a distinguere fra il bene e il male. - " Se riesci a conservare il controllo quando tutti intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa; Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio; Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare, o se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne, o se ti odiano, a non lasciarti prendere dall'odio, e tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio; Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone; Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo; Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina e trattare allo stesso modo quei due impostori; Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi o a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante, e piegarti a ricostruirle con strumenti logori; Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite e rischiarle in un colpo solo a testa e croce, e perdere e ricominciare di nuovo dal principio e non dire una parola sulla perdita; Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi a servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti, e a tener duro quando in te non resta altro tranne la Volontà che dice loro: "Tieni duro!". Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù, e a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente, se non riesce a ferirti il nemico né l'amico più caro, se tutti contano per te, ma nessuno troppo; se riesci a occupare il minuto inesorabile dando valore a ogni minuto che passa, tua è la Terra e tutto ciò che è in essa, E - quel che è di più - sei un Uomo, figlio mio!


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