“Quindici” ai candidati sindaci: pubblicate la squadra degli assessori, prima del voto di domenica a Molfetta. La difficile scelta tra Tammavini e Azzollisa
MOLFETTA – Ingannare i cittadini con una demagogia autoesaltante: è questo il senso della campagna elettorale dei due candidati sindaci alla guida di Molfetta: Tommaso Minervini e Isa de Bari, il primo in corsa con la palla del Comune e l’altro che lo placca come nel rugby (vedi la copertina di “Quindici” in edicola, realizzata dal nostro Alberto Ficele.
Per questo per i cittadini è difficile scegliere fra due destre, due mali, due bugiardi. Qual è il male minore, si chiedono sconcertati.
Tutti a parlare di trasparenza, di tolleranza, di confronto, di democrazia e tutti a predicare bene e a razzolare male.
Ecco perché “Quindici” lancia pubblicamente davanti all'opinione pubblica (perché in privato i due hanno sempre rifiutato le nostre domande scomode) la sfida ai due candidati sindaci Minervini e De Bari, con una domanda pubblica, alla quale non risponderanno perché hanno la coda di paglia: perché non presentate prima la squadra con cui intendete governare, per dare modo ai cittadini di decidere e scegliere meglio?
Oppure state ancora dividendo la torta e soprattutto Minervini che ha troppe “bocche” da sfamare, non riesce a quadrare il cerchio?
I cittadini vanno rispettati non imbrogliati con false promesse: dimostrate il coraggio che dite di avere (a parole) e pubblicate la squadra degli assessori e perfino del sottogoverno delle presidenze delle partecipate, che sicuramente avete già pianificato (magari davanti a notaio, per evitare scherzi?).
Come fanno i cittadini a scegliere fra il ciambotto Tammavini, benedetto da ieri da Emiliano che ha nobilitato l’armata brancaleone dicendo che gli piacciono i progetti di democrazia partecipata e allargata (alla destra, ai fascisti?) e il ritorno al passato con l’Azzollisa della destra. Insomma, signori, il ciambotto oggi si chiama “democrazia partecipata e allargata”: studiate, studiate!
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