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Questa sera nuova seduta del consiglio comunale a Molfetta: andrà ancora deserta? Nominato il nuovo assessore Michele Palmiotti che subentra a Saverio Tammacco che si è dimesso anche da consigliere comunale lasciando il posto a Domenico La Forgia
24 luglio 2009

MOLFETTA -Questa sera c'è grande attesa per il consiglio comunale, dopo che la seduta precedente è andata deserta per colpa della maggioranza che non ha voluto affrontare l'argomento dei ritardi nei lavori al porto, chiesto dall'opposizione di centrosinistra. Andrà in aula il centrodestra? Sicuramente sì, dopo che Azzollini ha ricompattato la sua maggioranza e sarà interessante conoscere la sua posizione sui ritardi che rischiano di far ricadere sul Comune e sui cittadini l'onere di un risarcimento danni da parte dell'impresa costruttrice. Una indiretta conferma della presenza in aula del centrodestra viene dalla diffusione del comunicato stampa da parte dello stesso ufficio del sindaco. Ma sicuramente il sindaco e la maggioranza troveranno una scusa per non affrontare l'argomento del porto: è cosa loro, nessuno ha il ha diritto di entrare in merito. L'opposizione di centrosinistra è avvisata. Ecco il testo del comunicato: Il presidente Nicola Camporeale ha convocato il Consiglio Comunale, in seduta straordinaria d'urgenza di prima convocazione, per il 24 luglio, alle ore 17,30 (con il prosieguo). Come di consueto la massima assise cittadina si riunirà nella sala consiliare “Gianni Carnicella” presso Palazzo Giovene (in piazza Municipio) per la trattazione dei seguenti punti all'ordine del giorno: “1. Presa d'atto cessazione della qualità di Consigliere comunale del Sig. Palmiotti Michele, nominato Assessore comunale. Subentro nella carica a Consigliere comunale del Sig. La Forgia Domenico. 2. Commissione Consiliare Permanente n. 5 “Politiche sociali, solidarietà, volontariato e Politiche giovanili”. Reintegrazione componente. 3. Comunicazioni del Sindaco ai sensi dell'art. 37 dello Statuto Comunale. Il Consiglio comunale è, altresì, convocato per lo stesso giorno, in seduta straordinaria di seconda convocazione, in proseguo, per la trattazione degli argomenti, di seguito indicati, non esaminati nella seduta di prima convocazione del 20 luglio scorso: 1. Interrogazioni ed Interpellanze. 2. Esecuzione dei lavori del porto. Ritardi nei lavori di dragaggio rispetto al cronoprogramma e possibili azioni di danno. (Su richiesta di n.09 Consiglieri Comunali di minoranza)”.
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Jean de La Fontaine - Favole Libro sesto XIX - Il Ciarlatano ? XVIII - Il Barocciaio XX - La Discordia ? Sempre il mondo fu pien di vendifrottole, che van spacciando le più strane iperboli. L'uno sul palco bravar osa il diavolo, e l'un ti stampa sopra un cartellone ch'egli ti dà dei punti a Cicerone. Un di costor solea dare ad intendere di possedere l'arte assai difficile di render dotti i più massicci zotici. - O contadino o tanghero ignorante, in breve tempo io ve lo cambio in Dante. - Signori sì, - dicea, - datemi un asino, un asino ferrato ed io più classico vel do di quanti sono all'Accademia -. Udito questo, un re di buon umore mandò a cercar del grande professore. E gli disse: - Dottore eccellentissimo, ho nelle stalle un asinel d'Arcadia, che voglio addottrinar nella retorica. - Benissimo, - risposegli il giullare, - Vostra Altezza non ha che a comandare -. Il re gli fa pagare uno stipendio, a patto che in dieci anni su una cattedra ei mettesse la bestia atta a discutere. Che se mancasse all'obbligo annunciato, sarebbe in luogo pubblico impiccato. E sarebbe impiccato in luogo pubblico spacciatamente e senza cerimonie con appesa alla schiena la retorica, ch'ei va vendendo come roba onesta, e con orecchie d'asin sulla testa. Un cortigian, ridendo: - In man del giudice, - gli disse, - ti vedremo a tempo debito. E dev'esser stupendo lo spettacolo d'un uom sì dotto e di cotanto peso che danza al vento ad una corda appeso. Quando sarai nell'oratorio, un tenero discorso in bello stil cerca di stendere coll'arte bella delle tue metafore, classico testo che potrà servire ai falsi Ciceroni in avvenire. - Dieci anni? eh, eh!... prima che scada il termine, saremo morti il re, l'asino od io, - rispose il ciarlatano e con giudizio. - Per quanto non ci manchi il ben di Dio, e si mangi e si beva di gran gusto, su tre, in dieci anni, morir uno è giusto.
IN ITALIA, A TUTTI I LIVELLI, C'E' SEMPRE UNA COINCIDENZA DI TROPPO... ANZI, L'ITALIA, SI PUO' DIRE, E' IL PAESE DELLE COINCIDENZE... FALKOROSSO ---------------------------------------- Figlio del giudice costituzionale a capo dell'Aviazione Civile di Claudia Fusani La storia è questa: un avvocato di 44 anni è promosso alla guida di un importante ente pubblico mentre il padre, giudice, è impegnato in una decisione assai delicata che riguarda il ministro che ha proposto e ottenuto la nomina del figlio. Probabilmente si tratta solo di una coincidenza, uno di quegli incroci temporali che neppure il diavolo riuscirebbe a mettere in piedi. Probabilmente. E al bando i maligni, chi ci vuole vedere altro, piani e strategie. Magari scambi di favori, ohibò. E però la storia va raccontata tutta. Per filo e per segno. Il 4 di giugno l'avvocato Alessio Quaranta, 44 anni, sposato, due figli, professionista stimato, un curriculum segnato dai ruoli dirigenziali all'interno dell'Enac, diventa n°1 dell'Ente nazionale di aviazione civile, l'organismo che decide tutto in materia di voli, aeroporti e licenze e sicurezza. Insomma, un Signor incarico. La nomina di Quaranta viene fatta dal Consiglio dei ministri su proposta del ministro competente, Altero Matteoli ( Trasporti). Un paio di settimane dopo, anche se i giornali ne parlano solo il 9 luglio, succede che un altro Quaranta, Alfonso padre di Alessio e giudice della Corte Costituzionale, partecipa al voto che in qualche modo “assolve” proprio il ministro Matteoli dall'accusa di favoreggiamento. Qui serve una parentesi. Perchè c'è una storia nella storia. Nel 2004 il ministro Matteoli è accusato di favoreggiamento dalla procura di Livorno per aver avvisato il prefetto di un'indagine a suo carico per presunti abusi edilizi relativi alla costruzione di un residence all'isola d'Elba. All'epoca Matteoli è ministro dell'Ambiente e in quanto tale chiede alla Giunta per la autorizzazioni a procedere di deliberare che «i fatti a lui ascritti siano dichiarati attinenti alle sue funzioni ministeriali». Segue.... http://www.unita.it/news/politica/86714/figlio_del_giudice_costituzionale_a_capo_dellaviazione *************************************** Ke a nessuno venga in mente di svegliare Morfeo... per questa... ed altre kazzatine... lui non può leggere..., scrivere..., o parlare..., può solo dormire... (ZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZZ)

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