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Questa sera a Rai Tre nella trasmissione “Ballarò” si parla del porto di Molfetta- IL VIDEO Ancora una volta Molfetta alla ribalta negativa nazionale per un'operazione di finanziamento promossa dall'ex sindaco sen. Antonio Azzollini per un cantiere sotto sequestro per un'indagine dalla Procura nella quale anche lui è indagato
07 gennaio 2014

MOLFETTA – Ancora una volta Molfetta, alla ribalta negativa nazionale. Questa sera alle ore 21 nella trasmissione giornalistica di approfondimento “Ballarò” si parla del porto di Molfetta e in particolare dei 10 milioni della legge di stabilità che il sen. Antonio Azzollini ha fatto stanziare per i lavori della diga foranea, malgrado il sequestro dello stesso porto e il fatto che lo stesso ex sindaco di Molfetta sia indagato dalla Procura di Trani, per presunte irregolarità con l’accusa di associazione per delinquere.

Il deputato campano del Pd, Dario Nardella, ha scoperto tra le pieghe della finanziaria questo stanziamento milionario da parte del relatore della legge.
Una notizia che solo “Quindici on line” ha diffuso a Molfetta.

Prevista anche un’intervista al sindaco di Molfetta, Paola Natalicchio.

ECCO IL VIDEO

SUL PROSSIMO NUMERO DELLA RIVISTA QUINDICI IN EDICOLA IL 18 GENNAIO ALTRI PARTICOLARI SU QUESTA VICENDA DEI 10 MILIONI DI EURO STANZIATI PER UN PORTO SOTTO SEQUESTRO.

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Non facciamoci del male, cerchiamo di essere costruttivi, non mettiamo i morti sui vivi. Parliamo di quei 10milioni di euro stanziati dalla legge di stabilità per il prolungamento del molo foraneo che, probabilmente non potranno essere utilizzati, per motivi che tutti sappiamo: l'intervento della magistratura e la presenza degli ordigni. Non per tale, anzi neanche un centesimo deve tornare indietro. Sono soldi nostri che vanno spesi subito per la rimozione totale delle bombe. È un'operazione complessa e difficoltosa che, richiede uomini e di mezzi adeguati. Stornare i finanziamenti sulla bonifica? Il caso ci dice: non si può, perché è già legge? Allora, Signori Amministratori comunali, provinciali, regionali, parlamentari, Corte dei Conti… fate deleghe, deroghe, emendamenti, decreti salva Molfetta, trovate cavilli, dateci la possibilità d'investire la moneta sulla ricerca di nuovi mezzi tecnicamente avanzati per la bonifica delle nostre acque marine. Molfettesi tecnici, professionisti, pensionati, volontari, veterani della scienza, giovani ingegneri navali, meccanici, informatici, artificieri… siete chiamati “alle arti scientifiche” per progettare e mettete sui cantieri navali di Molfetta nuovi “scafi anfibi” - chiamiamoli dragamine sminatori - capaci di navigare su bassissimi fondali, magari con carena in lastre trasparenti per esplorare il fondo marino, forniti di bracci meccanici a comando elettronico per la ricerca di contenitori di gas o polvere da sparo. Bracci in grado di rimuovere casse, fusti delicatamente dal fondale senza romperli (il tempo li ha resi fragili, ora sono come gusci di uova, se si dovessero rompere sono guai). Equipaggio formato da militari o civili altamente specializzati. Alla Guardia di Finanza il compito di controllo sulle spese correnti. Vedrete che in poco tempo Molfetta andrà dal giornalista Giovanni Floris di “BALLARÒ” per raccontare e vantarsi di essere una città modella da imitare.







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