Quella fontana “fantasma” nella villa comunale
L'assessore Visaggio: la faremo per impedire concerti e manifestazioni
Tempo di grandi opere per l'amministrazione comunale. Il “governo del fare” non si ferma proprio mai e tra un sottopasso e l'altro ci sforna anche la fontana nel bel mezzo della villa comunale.
Una fontana? Ma a cosa potrà mai servire una fontana? Se lo sono chiesti in tanti in città e QUINDICI lo ha chiesto direttamente all'assessore ai Lavori pubblici, Franco Visaggio.
“Riqualificazione” è il termine più ricorrente, ma all'assessore è scappata qualche parolina in più.
Per lo meno Visaggio è stato onesto: la fontana al centro della villa serve a fare in modo che in non si facciano più quelle manifestazioni musicali rumorose che tanto fastidio arrecano ai tranquilli cittadini della zona.
Insomma è tutta colpa dei soliti comunisti che a settembre non hanno di meglio da fare che far casino con le chitarre e le batterie, inneggiando al Comintern.
D'altronde si sa che Molfetta, soprattutto in estate, è una vera e propria fucina di iniziative culturali e musicali che la rendono sempre più simile alla casa di riposo Don Grittani; quindi un paio di concerti in meno non faranno male a nessuno.
Soprattutto dopo l'ultima entusiasmante “Estate molfettese” si avvertiva, in particolar modo fra i più giovani, la necessità di dare il colpo di grazia ad una città che, culturalmente, è catatonica da un pezzo.
Inoltre quei “rumoracci” che qualcuno inspiegabilmente chiama “musica” non facevano altro che attirare ragazzi mal vestiti e capelloni che schiamazzavano fino a tarda notte.
Dunque basta! E' finita la pacchia! Dalla prossima estate per certe manifestazioni si dovrà andare altrove. Dove? “Stiamo verificando” dice l'assessore Visaggio, ma già trapelano le prime indiscrezioni: pare si stia pensando ad una versione sull'erba del Giò Madonnari, ultimo baluardo dell'arte a Molfetta, che avrà luogo allo stadio Paolo Poli. In sostanza, come nel tennis, i giovanissimi artisti nostrani dovranno passare dal cemento all'erba per le loro opere.
Le sorprese, comunque, non sono finite: si vocifera anche di una mostra personale di tessere di partito organizzata dal neo-assessore Pino Amato sull'ormai abbandonato ponte di Ponente, altro grande successo del “governo del fare”.
I concerti rock? A quelli non ci ha pensato nessuno. Dopotutto, visto che a Molfetta la musica rock la portano Aritmia Mediterranea e la Festa di Liberazione, la matassa se la dovranno sbrogliare gli organizzatori di queste iniziative.
Nel frattempo possiamo cominciare ad immaginare come sarà la grande fontana della villa, con tanti dolcissimi e luridi colombi che ci svolazzano attorno lasciando ricordini a destra e a manca.
Una villa finalmente restituita ai cittadini, soprattutto agli over settanta, che nel silenzio e nella quiete potranno gustarsi le meraviglie del “governo del fare”. E i giovani? Naturalmente, secondo le regole del buon vicinato tanto care all'amministrazione, continueranno ad invadere in migliaia le città vicine. Nessuno vorrebbe che i soliti duemila ragazzi molfettesi che invadono Bisceglie durante l'estate, dovessero diminuire. Si rischierebbe l'incidente diplomatico.
Per il momento non ci resta che sognare la “villa che verrà” nella vitale cittadina concepita dal nostro amato “governo del fare”, ma del “fare” cosa? Scusate, abbiamo sognato. La fontana nel progetto non c'è più. Era solo un fantasma, ma Visaggio non lo sapeva.
Vito Piccininni
P.S. Ma l'assessore Visaggio non è informato: la fontana nel centro della villa comunale non si farà, perché non c'è nel progetto, come si può notare dalla ricostruzione al computer dell'opera completata. Forse gli assessori dovrebbero quantomeno consultare l'ufficio tecnico prima di parlare. Altrimenti non fanno una bella figura con i cittadini, dimostrando di amministrare con molta approssimazione.