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Quanto guadagnano gli avvocati che lavorano per il Comune? Sul numero della rivista “Quindici” in edicola tutti i nomi e i compensi percepiti Gli altri argomenti: l'editoriale del direttore Felice de Sanctis: I guai del federalismo. Inchiesta. Molfetta vista dai vicini: Bisceglie, Giovinazzo, Terlizzi. Industria: crescono le aziende, ma non il lavoro. Sanità, pochi tagli all'ospedale di Molfetta. Il Comune si trasferisce a Lama Scotella, quanto ci costa? Madonna dei Martiri, arrivano fondi e polemiche. Spreco di un milione di euro per rifare le piazze e parchi, abbandonati dal Comune e distrutti dai vandali. Giovani, i gruppi musicali di Molfetta. Premiati i bambini vincitori del concorso “La luce di Betlemme”. Feci canine, paghiamo uno scooter per aspirarle
19 gennaio 2011

MOLFETTA – E’ in edicola, il nuovo numero di gennaio della rivista Quindici (nella foto, la bella copertina di Francesco Mezzina), il mensile leader che fa opinione a Molfetta, completando così il panorama informativo offerto ogni giorno con Quindici on line, il primo e più diffuso quotidiano in internet di Molfetta, offrendo argomenti diversi e più approfonditi del giornale web.

Quanto pesano le spese legali del Comune sulle tasche dei cittadini? Nel 2010 sono cresciute a dismisura, un vero record, un salasso per le casse comunali? Chi sono gli avvocati e quanto hanno percepito per le loro prestazioni professionali? In tempo di crisi, i cittadini sono più attenti a come vengono utilizzati i propri soldi e chiedono di evitare sprechi e spese inutili, con una gestione più oculata delle finanze comunali.
Nel numero della rivista “Quindici” di gennaio in edicola un’inchiesta con tutti i nomi degli avvocati con gli incarichi ricevuti dal Comune e le somme percepite.
 
Quanto costerà ai cittadini del Sud il federalismo che Bossi e Berlusconi vogliono imporre all’Italia? E’ questo l’editoriale del direttore Felice de Sanctis, mentre Marcello la Forgia si sofferma sul piano di rientro sanitario che ha risparmiato tagli significativi al nostro ospedale.
 
Cosa pensano i cittadini dei paesi vicini di Molfetta, dei molfettesi e della nostra economia? Ce lo rivela l’inchiesta di Giovanni Angione e Saverio Tavella: Molfetta vista dai vicini.
 
Nelle pagine di economia Francesco del Rosso si sofferma sulla crescita delle aziende nelle zone artigianale e industriale della città, una crescita, però, che non è stata accompagnata da un aumento dei posti di lavoro.
 
Il Comune è in procinto di trasferire i propri uffici a Lama Scotella: quanto costerà questa operazione? E quanti sprechi sono stati realizzati finora? Ce lo spiega Marcello la Forgia.
 
Finalmente arrivano i fondi per la riqualificazione del quartiere Madonna dei Martiri, accompagnati dalle solite polemiche: Domenico Sarrocco ci racconta la storia di questa vicenda che ha visto contrapposti il Comune e la Regione, per l’ostinazione del sindaco a proporre contenziosi e inutili azioni legali (a spese dei cittadini).
 
Sempre in tema di sprechi e spese inutili, Giovanni Angione ci parla del preventivo di un milione di euro per riqualificare piazze e giardini, già ristrutturati e abbandonati dal Comune, che ora è costretto a spendere altri soldi per rimediare agli atti di vandalismo. E i cittadini pagano.
 
Per superare i vincoli imposti dall’Autorità di Bacino, per evitare che venissero realizzate opere nelle lame, col rischio di disastri ambientali, rischi che il Comune non vuole ammettere, ora si punta ad un maxi comparto bis, come scrive Marcello la Forgia nel suo articolo.
 
Chi sono e quale musica fanno i gruppi musicali giovanili di Molfetta? Ce lo racconta Luca de Leonardis nella sua inchiesta, con tendenze, gusti e curiosità, oltre a un sondaggio fra i giovani ascoltatori di musica.
 
I proprietari dei cani sporcano la città e i cittadini pagano: è questo il tema dell’articolo di Giovanni Angione sul nuovo scooter per aspirare le feci, il cui costo graverà sulla comunità.
 
La cultura ci propone un ricordo di Giacinto Panunzio, poeta, politico e docente di francese grande amico di Salvemini a cura di Liliana Minervini Gadaleta, mentre Marco Ignazio de Santis ci fa conoscere una poesia dialettale del musicista Vincenzo Valente e Giovanni Antonio del Vescovo propone le variazioni Goldberg di Bach incise per Disgressione contemplattiva. La recensione del libro del notaio Olga Camata, “Il tuo posto è qui” è affidata a Daniela Gesmundo, mentre Corrado Pappagallo continua la sua ricerca sul secolo dei lumi a Molfetta. Gianni Palumbo ci propone la recensione al libro di Michele de Virgilio “Ho visto uomini cadere”, mentre una nuova firma Nicola Squeo arricchisce le pagine della cultura di “Quindici” con il racconto “Corto circuito”.
 
Infine la conclusione del concorso “La luce di Betlemme: un pensiero di pace”, organizzato dal Masci, con i nomi e le foto dei bambini premiati.
Completano la rivista, altre notizie e le pagine di sport.
Come si vede, un numero, quello in edicola, molto ricco di contenuti e temi interessanti con tanti argomenti che vi terranno compagnia per un mese di piacevole lettura, con approfondimenti che spaziano dalla cronaca alla politica, dall'economia all'attualità, dalla cultura allo sport.
Quindici: quello che gli altri non dicono, Quindici: la rivista che si sceglie in edicola.
 
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Autore: Q
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La scelta prima di tutto è l'informazione, compiuta, piena, efficace... E' possibile che non ci sia nulla di illegale nelle liste degli avvocati, quelle di ieri e quelle di oggi, nei loro incarichi, nei loro guadagni... ma i cittadini hanno diritto di sapere chi sono, quanto guadagnano e, se quello che guadagnano è perlomeno adeguato, è equo rispetto a quello che fanno... Insomma, e per farla breve... l'amministrazione deve essere un palazzo di vetro, tutti devono vedere, capire, seguire... Se invece si omettono notizie, si cerca di inibire notizie, si fanno pressioni indebite sul direttore... per non pubblicare questo o quello... allora è legittimo sospettare che qualcosa di losco sotto c'è... nel momento in cui si pubblicano tutte le fonti di spesa, i destinatari degli incarichi... il cittadino a quel punto ha diritto di farsi un'idea, giusta o sbagliata che sia... Io, per esempio, non mi esimerei dal valutare anche se certi conferimenti sono fatti in maniera oggettiva, con una valutazione a monte sulle capacità specifiche del professionista, sul caso affidatogli, oppure sono meramente, come dire... ci siamo capiti... Non voglio preparare roghi, per nessuno... a priori, a prescindere... è l'atteggiamento più errato, altrimenti, un atteggiamento prevenuto, non fa altro che rendere giustificazione impropria a chi certe notizie non le vuol dare. Non ho ancora acquistato il giornale, non conosco ancora i nomi, e il mio giudizio è libero da questo possibile e forse naturale condizionamento, che ne potrei ricevere... per cui dico, informateci, informiamoci... diamoci una mano tutti per sostenere una informazione libera innanzitutto. Poi ognuno di noi si faccia un suo libero giudizio, e lo mettiamo a confronto con quello degli altri... rispettando la persone, ma condannando il metodo se ci appare al solito nepotistico, raccomandatario, lottizzatorio... Non dimentichiamoci che il Codice Rocco, consente ancora delle limitazioni alla libera espressione...




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