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Quanto caos la sera al lungomare di Molfetta. Un lettore scrive a "Quindici": città sporca e maleducata
02 luglio 2019

 MOLFETTA – Un lettore scrive a “Quindici” per segnalare il caos che avviene al lungomare di Molfetta queste sere estive, disturbando la quiete pubblica.
Ecco la sua lettera:
«Buona sera direttore, spero che pubblichiate questo messaggio.
Sappiamo delle difficoltà in cui versa questa città ma quando la gente partecipa attivamente per renderla ancora più invivibile siamo al colmo.
Purtroppo abito sul lungomare e ogni sera vedo delle cose strane e che superano la decenza e il quieto vivere; gente che espleta i  bisogni fisiologici suoi e fa espletare ai propri figli nelle strade parallele al lungomare tra le auto in sosta, gente proveniente da altre zone che abbandona sacchi di rifiuti, in modo del tutto abusivo, davanti ai portoni delle parallele del lungomare, pizzerie che occupano i marciapiedi oltre il limite impedendo il passaggio a pedoni e passeggini costretti a spostarsi sulla strada, pizzerie che chiudono le strada con i tavolini coadiuvati  dai propri clienti che con le auto impediscono qualsiasi accesso, alle 2-3 di notte durante la pulizia del loro locale ascoltano la radio ad alto volume.

In questo periodo di grande calura la notte si dorme con le finestre aperte e questo disturba il riposo altrui.

I vigili, bontà loro, non possono intervenire, contattare le forze dell'ordine non è il caso perché hanno dei compiti più importati. C'è pochissimo rispetto per gli altri, un scarso livello di educazione ed un alto tasso di inciviltà; dove porta tutto questo?

È vero che la città è diventa terra di nessuno? Sarei lieto vedere più frequentemente gli organi preposti (vigili?) in questa zona oltre a fare sporadicamente qualche multa alle auto parcheggiate sugli scivoli per diversamente abili anche a chi si libera dei propri bisogni tra le auto o nelle aiuole (per i minori multerei in genitori) alle pizzerie che chiudono le strade e marciapiedi e quelli che ascoltano la radio di notte ad alto volume.

Le sarei grato se pubblica questo messaggio ed di un suo commenti su quanto accade in questa città».

Gentile Lettore, lei mi chiede un commento? Ma quale commento migliore della sua lettera, che dimostra come non è solo “Quindici” a criticare l’amministrazione comunale. Ci facciamo portavoce dei disagi dei cittadini, diamo loro voce, ma dal Palazzo non giunge alcuna risposta: sono insensibili a tutto. Hanno creato un ufficio stampa, pagando due persone al posto di una che sarebbe stata più che sufficiente per il lavoro che fanno: qualche comunicato stampa alla settimana.
Ma l’ufficio stampa non è in grado di replicare nemmeno agli appelli che arrivano dai cittadini, né di rispondere all’allarme che viene da chi frequenta la villa comunale, ormai terra di nessuno, come tutta la città del resto. Nella villa un cane ha morso un bambino e anche lì i cittadini pagano un custode fantasma. Dal Comune: un silenzio assordante, che significa ammissione di colpevolezza o di incapacità di risolvere i piccoli problemi che non solo le “grandi” opere pubbliche inutili e sprecone dell’assessore “cantiere perenne”.

La solita diabolica mente politica da barzelletta, si è inventato anche il mercato diffuso al lungomare per aumentare il caos nelle serate estive. Insomma, politici inadeguati e insensibili ai problemi della gente, ma attenti solo ai loro voti.

Tutti si lamentano della polizia locale: non possiamo che girare loro queste proteste. Ma anche lì silenzio.

Lo slogan dell’amministrazione comunale è “liberi tutti” (nel senso che in questa città tutti sono liberi di fare tutto, basta non disturbare il manovratore e votare a favore, in cambio di questa libertà di fare il proprio comodo). Anche i consiglieri comunali di maggioranza, che parlano di NOI non riferito alla città, ma a loro stessi che si rendono indipendenti in vista della campagna elettorale regionale con un curioso metodo di partecipazione, partorito dalla solita mente politica che non ne azzecca una e rende ridicoli tutti coloro che si aggregano a questa combriccola politica.

Che dire di più?

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