MOLFETTA - La biodiversità e la valenza etica-antropologica-storica, i temi dominanti delle due giornate di studio sul Pulo di Molfetta, organizzate dall’Associazione consortile Polje e dalla Cooperativa FeArt (ente gestore del Museo diocesano). Sarà l’occasione per rafforzare il programma di valorizzazione della dolina che, nonostante le criticità e l’aggredibilità, è una delle perle più affascinanti di Molfetta grazie all’attività di Polje, ente gestore del sito. Non solo, ma consentirà di richiamare il territorio locale e non a un senso di responsabilità e rispetto nei confronti della natura, continuamente spogliata dei suoi valori per gli interessi economico-finanziari ed edilizi.
Oltre a Betta Mongelli, presidente del Consorzio Polje, e Onofrio Grieco, presidente della Cooperativa FeArt, sono intervenuti alla conferenza stampa di presentazione delle due giornate di studio «Della natura del Pulo - sito magico da custodire e coltivare», don Mimmo Amato, vicario generale della diocesi, e il sindaco Antonio Azzollini (foto).
La collaborazione tra Cooperativa FeArt, Museo Diocesano e Consorzio Polje, già operativa e proficua nelle giornate di studio sul Pulo del 2011 («Vos Estis sal terrae»), poi proseguita con l’attivazione del biglietto integrato, è l’espressione più limpida di quanto la pluralità di azione tra soggetti diversi possa essere vincente. Inoltre, il sindaco Azzollini ha ribadito l’imminente apertura del Museo Archeologico del Pulo alla Casina Cappelluti (in via Massimiliano Mayer, nei pressi di via Aldo Fontana), ma solo dopo la consegna dei reperti del Pulo da parte della Sovrintendenza di Bari. Un ritardo «non più tollerabile» quello della Sovrintendenza, secondo Azzollini, che da un lato si è impegnato a finanziare con risorse comunali la pubblicazione degli atti dei convegni 2011 e 2012. Dall’altro ha additato la «mistica della natura», richiamando quanto sta accadendo in Val di Susa per la Tav perché «la natura si evolve e si trasforma» e «bisogna saper coniugare il rispetto della natura con la modernità», senza, però, cedere alla cementificazione o al saccheggio del territorio, come purtroppo accade in moltissimi casi.
IL PROGRAMMA
Il convegno, patrocinato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici della Puglia, dalla Regione Puglia, dalla Provincia di Bari, dal Comune di Molfetta, dal Pontificio Seminario Regionale “Pio XI”, dall’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e dall’Università degli Studi della Basilicata, con il partenariato de Il Carro dei Comici, del Teatro dei Cipis, dell’I.T.C.G.T. “Salvemini” e della Sala ricevimenti La Perla del Doge, sarà articolato in due pomeriggi di studio, che si svolgeranno nell’Auditorium “Achille Salvucci” del Museo Diocesano, e due mattinate di visite guidate al Museo Diocesano e al Pulo, nel corso delle quali interverrà Gaetano Sasso, autore del libro «La natura del Pulo di Molfetta».
Il programma prevede nel pomeriggio di venerdì 25 maggio, a partire dalle ore 18, un momento artistico con il reading «Il giardino della conoscenza», a cura del Teatro dei Cipis e del Carro dei Comici.
A seguire gli interventi del prof. Luigi Forte dell’ Università degli Studi di Bari Aldo Moro (dipartimento di Biologia, Museo Orto Botanico) con la relazione sul tema «La Natura del Pulo: biodiversità vegetale e problemi di conservazione», del prof. Giovanni Scillitani dell’Università degli Studi di Bari (dipartimento di Biologia, sezione di Biologia animale e ambientale) che relazionerà su «La natura del Pulo: Fauna minore fra scienza e superstizione», e di padre Alfredo di Napoli, docente di Storia della Chiesa alla Facoltà teologica Pugliese, che si soffermerà sul tema «La presenza dei frati Cappuccini al Pulo di Molfetta», coordinati dal prof. Rocco Chiapperini.
Le giornate di studio proseguiranno sabato 26, sempre dalle 18, con gli interventi di mons. Luigi Renna, rettore del Pontificio Seminario Regionale Pugliese, docente di Teologia morale Facoltà teologica Pugliese, che tratterà il tema «La natura affidata all’uomo: aspetti di etica teologica», del prof. Giuseppe Spilotro, professore ordinario di Geologia applicata alla Facoltà di Ingegneria dell’Università della Basilicata, che affronterà il tema «Il Pulo: un momento nell’evoluzione geomorfologica di un’area carsica», e del prof. Liborio Dibattista, docente di Storia della Scienza della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Bari, che discuterà di «Forme d’arte della natura», coordinati dal dott. Italo M. Muntoni della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia. Il convegno si concluderà con la seconda parte del reading «Il giardino della conoscenza», a cura del Teatro dei Cipis e del Carro dei Comici.
Nel corso delle due giornate è previsto un coffee break offerto dalla Sala Ricevimenti La Perla del Doge, mentre sabato 26 maggio e domenica 27, dalle 9.30 alle 12.30, sarà possibile effettuare visite guidate e accedere al Pulo e al Museo Diocesano con un unico ticket, il “biglietto integrato”. Sarà, inoltre a disposizione dei visitatori, un bus navetta gratuito dell’ATM di Molfetta che collegherà la città alla dolina, con partenza alle ore 10 e alle ore 11 da piazza Vittorio Emanuele.
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