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Pulo, affidata al Wwf la guida dei turisti e delle scuole Anche l'Archeoclub impegnato nella tutela del sito neolitico molfettese
15 maggio 2002

Ancora una volta il sito neolitico del “Pulo” suscita notevole interesse per le iniziative culturali e naturalistiche che ad esso si legano. Accanto alle attività che riguardano la parte botanico-naturalistica della dolina e al recupero della fascia costiera, il Wwf di Molfetta provvederà fino al 31 dicembre a gestire anche la parte turistica del sito archeologico. Per comprendere come sarà curato il management QUINDICI ha incontrato il responsabile della sede molfettese del Wwf, Pasquale Salvemini: “Questo è un obiettivo che abbiamo inseguito da diverso tempo prima presentando la richiesta a diversi enti ed ora finalmente possiamo metterci all'opera”. In cosa consiste l'attività della gestione che terrà impegnati i volontari della sezione molfettese del WWF? “Oltre all'attività di manutenzione della zona verde e al monitoraggio di tutte le sue risorse – ci dice Salvemini -, curiamo anche la parte prettamente turistica con l'accompagnamento di gruppi o singoli interessati a scrutare il territorio”, asserisce Salvemini. E di volontari disposti ad accompagnare gruppi scolastici ma anche semplici curiosi il WWF dispone in numero rilevante, che opportunamente preparati sull'origine, sulla storia e sulla valenza archeologica del Pulo, offrono all'utenza la propria disponibilità. Fino ad ora, le scuole sono state le più interessate a sfruttare questa nuova possibilità e l'interesse è emigrato anche fuori del Comune molfettese: la prenotazione delle visite guidate presso la sede locale del Wwf ha interessato anche Comuni di tutta la provincia barese. “Fino ad ora abbiamo accompagnato circa quaranta gruppi scolastici e questo possiamo considerarlo un vero traguardo - notano i volontari - solo le condizioni avverse del tempo ha rallentato i ritmi, ma con l'inoltrarsi della primavera il traffico turistico sicuramente s'intensificherà”. Infatti, per saggiare la qualità del servizio offerto dai gestori in questione, ci siamo resi partecipi di una delle tante e continue visite guidate che i volontari permettono in situ: notevole si è rivelato il percorso archeologico e interessanti le illustrazioni della dolina, tuttavia priva di quei reperti che si conservano al Museo Diocesano e di cui spera di potersi occupare presto l'associazione Archeo club Molfetta. La responsabile, Alina Gadaleta Caldarola, ci ha illustrato ciò che sarebbe per l'associazione il vero traguardo: “Noi ci auguriamo di divenire presto i referenti culturali della zona archeologica e di entrare in collaborazione con la gestione botanico-naturalistica del Wwf. Dopo molte battaglie e molti studi fatti a riguardo sarebbe una gran soddisfazione se l'aspetto prettamente didattico ci fosse riconosciuto in toto”. Nessun clima di conflitto, quindi, tra le due parti, anche se la decisione da parte del Comune di affidare la gestione del Pulo al Wwf è giunta alquanto inaspettata, ma “una situazione di cooperazione è quella da auspicare affinché si tragga il massimo da una zona d'interesse collettivo”, conclude Alina Gadaleta. Silvia Pellegrino
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