Prove di nuove maggioranze in consiglio comunale a Molfetta: An e Udc assenti,l'Udeur vota a favore
Sono state presentate anche le dimissioni ufficiali del sindaco, per la ricandidatura alla guida della città, Azzollini vuole prima provare a rimettere insieme i pezzi del centro-destra.
MOLFETTA - Prove di nuove maggioranze in consiglio comunale in vista delle nuove elezioni amministrative. Nella giornata delle sue annunciate dimissioni, se da un lato, il Sindaco raccoglie in consiglio il sostegno dell'Udeur sulla privatizzazione del Mercato ittico generale, dall'altro, le assenze di An e Udc fanno presagire segnali di spaccatura nella maggioranza che dal 2006 ha sostenuto Azzollini alla guida della città. Era assente questa mattina, infatti, tutto il gruppo consigliare di An e dell'Udc, eccezion fatta per Giancola e per l'assessore Spadavecchia.
Ma ripercorriamo l'intera vicenda. Nella seduta del consiglio comunale di venerdì era stato rinviato, proprio su proposta del consigliere Udeur, Mariano Caputo, il punto all'ordine del giorno relativo a “interrogazioni e interpellanze”, con non poco disappunto di Pino Amato.
Poi il consiglio comunale era stato aggiornato, in extremis, ad oggi per via di alcuni chiarimenti richiesti dal consigliere socialista, Nicola Piergiovanni, in merito alla privatizzazione del mercato ittico.
Stamattina già all'avvio del consiglio sono parsi evidenti molti banchi vuoti tra le fila della maggioranza, in particolare tutto il gruppo di An: Pino Amato, Lele Sgherza e Rino Lanza. Assenti anche tre consiglieri dell'Udc: Balducci, Mangiarano e Di Giovanni e lo stesso vicesindaco Carmela Minuto.
Nel merito il primo punto da trattare riguardava la proposta di effettuare la privatizzazione del Mercato ittico all'ingrosso attraverso la concessione in locazione dell'attività commerciale. Il canone di locazione è stato valutato in 30.000 euro annui. Nella premessa dell'atto è inoltre ribadita l'esigenza che l'uso del bene resti nell'ambito del pubblico interesse e tra le clausole è stata anche prevista la possibilità di una rivalutazione dello stesso canone in ragione del volume di affari prodotto.
Sull'intera operazione sono state, nel corso del dibattito, espresse numerose critiche dai consiglieri di opposizione, in particolar modo da parte del consigliere del PD Mino Salvemini, che ha anche posto l'accento sul canone di locazione stabilito: assolutamente fuori mercato per un immobile così grande, in buono stato di conservazione e già attrezzato. Valutazione che potrebbe essere posta al vaglio della magistratura contabile.
Mariano Caputo ha poi proposto un emendamento nel quale si stabilisce che anche in caso di spostamento dell'attività mercatale l'obbligo assunto nel contratto dovrà intendersi efficace anche per l'eventuale nuova struttura individuata (salvo eventuale revisione del canone). Anche in tal caso l'attuale struttura avrà una destinazione pubblica. Che abbia già idea di una futura collocazione o se ci sono programmi alternativi per l'attuale immobile questo non lo ha chiarito, precisando che il suo emendamento è proposto nell'ottica di un eventuale futura evoluzione di cui oggi è comunque bene tener conto.
L'emendamento è stato votato favorevolmente dall'intera maggioranza e dagli stessi consiglieri dell'Udeur che poi hanno votato a favore dell'intero provvedimento.
Distinguo sono arrivati, invece, dai consiglieri del Partito Democratico e dal socialista Piergiovanni, che hanno espresso il loro voto contrario. Nino Sallustio ha, infatti, stigmatizzato in fase di dichiarazione di voto la posizione dei consiglieri del partito del campanile, attualmente nelle fila dell'opposizione. “Passa in secondo piano il merito del provvedimento – ha dichiarato Sallustio nell'intervento – l'amministrazione è in smobilitazione e non è casuale che sia presente una maggioranza risicata. Fatti così importanti non meritano di essere affrontati da un consiglio comunale in scadenza. La fine della gestione pubblica del mercato ittico è trattato oggi come questione su un semplice canone di locazione, senza tener conto della marineria, che non ha partecipato a nessun titolo alla discussione. Questo del mercato ittico si inserisce negli ultimi provvedimenti dell'amministrazione di rilevanza esclusivamente elettorale cui non possiamo dare il nostro sostegno”.
Contrario alla lettura politica del voto il consigliere Caputo, che ha denunciato la mancanza di una programmazione politica tra i partiti dell'attuale opposizione e ha giustificato così la sua posizione: “si tratta di un provvedimento di carattere generale che coinvolge l'intera comunità per cui una forza politica che vuole il bene della città non può sottrarsi nell'esprimere un parere favorevole”.
Al voto, come detto, il provvedimento è stato approvato con 16 voti favorevoli, 3 contrari e con l'astensione non motivata in sede di dichiarazioni di voto del consigliere di Forza Italia, Mezzina.
Poi ancora qualche screzio sull'ultimo punto all'ordine del giorno e via all'atteso annuncio in sede consigliare delle dimissioni del Sindaco.
Con i toni paternalistici che hanno contraddistinto il suo mandato, Antonio Azzollini ha rivendicato la sua azione amministrativa, la cui “responsabilità è esclusivamente mia e per questo ringrazio chi in questi mesi mi ha sostenuto e mi ha dato questa possibilità”.
Dunque ha presentato anche la sua candidatura al Senato come una scelta “rischiosa ma opportuna in quanto – ha proseguito – ritengo indispensabile per la nostra città l'ausilio di un membro nel parlamento nazionale, che già ha consentito a questa città di ottenere non pochi vantaggi”.
Se Azzollini ha scherzato sul rischio dell'elezione al Senato, che l'attuale legge elettorale con le liste bloccate, praticamente esclude, Azzollini ha ancora rinviato l'annuncio ufficiale della sua ricandidatura a Sindaco: “ho una grande serenità rispetto al dibattito pubblico che si è sviluppato in queste ultime settimane sui giornali, ma per le nuove elezioni amministrative aspetto che a pronunciarsi sia la coalizione che in questi anni mi ha sostenuto”.
Viste le assenze odierne, dunque, Azzollini vuole ancora provare a rimettere insieme la coalizione di centro destra, prima di annunciare che il 13 e 14 aprile, correrà sia per le elezioni politiche che per quelle amministrative.
Autore: Michele de Sanctis jr.