Proteste dei cittadini: no al ripetitore Wind
MOLFETTA – 14.9.2001
Grande sorpresa per gli abitanti della zona 167 che si ritrovano un ripetitore che emette onde elettromagnetiche sopra le teste. Al rientro dalle ferie gli abitanti di via Martiri di Via Fani si sono trovati di fronte ai lavori di installazione, sul tetto di un condominio, dell’antenna che trasmetterà il segnale di una compagnia di telefonia mobile (la Wind). Una vicenda questa molto complessa che affonda le radici in una delibera del 1999 con la quale il Consiglio Comunale di Molfetta, di fatto dava mandato all’Ufficio Tecnico di respingere ogni domanda di installazione di ripetitori, fino a quando non fossero stati eseguiti tutti gli approfondimenti del caso, al fine di dimostrare che nessun danno essi potessero recare alla cittadinanza. Da allora però non molto di più è stato fatto fino a quando, qualche mese fa, è sopraggiunta una pronuncia del Consiglio di Stato che, dando ragione in un contenzioso tra un Comune e una compagnia telefonica, a quest’ultima, ha sostanzialmente accordato il via libera a tutte le installazioni bloccate o sospese. Così a quella che dovrebbe essere completata nei prossimi giorni in via Martiri di Via Fani, ne dovrebbero seguire altre a distanza di poco tempo, sempre in quartieri periferici della città. Ed una certa apprensione ha colto gli abitanti della zona, molti dei quali fino a poco tempo fa assolutamente all’oscuro del fatto che una fonte di onde elettromagnetiche stesse per essere posizionata tanto vicino alle proprie case. “Non si tratta di fare demagogia – dice Corrado Minervini, consigliere comunale dei Ds, residente a pochi isolati di distanza dalla palazzina che “ospiterà” l’antenna – però qui siamo a qualche metro da una scuola media e ad un centinaio dall’ospedale, e non so se davvero sia la posizione più idonea. Senza contare che i residenti di questo quartiere non sono stati per nulla coinvolti in una scelta che certamente li riguarda”. Giovanna Grillo, presidente del locale circolo di Legambiente esprime “perplessità e sconcerto per il fatto che questi ripetitori prolifichino senza che esista un piano regolatore delle antenne che possa tutelare i cittadini. Sarebbe opportuno un monitoraggio accurato – continua la rappresentante degli ambientalisti – anche perché l’inquinamento elettromagnetico a Molfetta costituisce già un problema molto serio, come ci dimostrano le continue segnalazioni dei portatori di pacemaker di questa città, che spesso registrano disfunzioni ai loro stimolatori cardiaci”. Come conciliare salute e progresso? Ma gli abitanti di Martiri di via Fani, non hanno dubbi: meglio la salute. Ma, forse, ormai è troppo tardi.
Giulio Calvani