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Programma quinta giornata LECH LECHÀ ?? ?? Settimana di arte, cultura e letteratura ebraica TRANI, Barletta, Brindisi, Manfredonia, Roma, San Nicandro Garganico, Sogliano Cavour
28 agosto 2013

TRANI - Dalla filosofia alla musica, dal teatro al cinema, dall'attualità al dialogo Ebraismo-Islam sino alla cucina kasher, dallo studio della lingua ebraica alla Cabalà, allo studio della Torà tutto il giorno sino a notte fonda e alle visite guidate per scoprire i tesori di Puglia, per un totale di 111 eventi in cartellone. Tutto questo è Lech Lechà 2013 la rassegna articolata in XII moduli (convegni, aperitivi letterari, fiera del libro, corsi di lingua ebraica, studio della Torah e della Mishnah, lezioni sulla Cabalà, concerti, cinema, visite guidate ai tesori di Puglia, Cucina Kasher, Yom Shabbath, La notte dell’ebraismo tranese) che vede protagoniste 6 città pugliesi dal 25 agosto al 2 settembre, con un grande concerto finale a Roma, presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio. La rassegna che è promossa dall’Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia, dalla Comunità Ebraica di Napoli e dal Comune di Trani, nonché patrocinata dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e dai Comuni di Barletta, Brindisi, Manfredonia, San Nicandro Garganico e Sogliano Cavour. Direttore artistico: Francesco Lotoro.

  
Questo il Programma della QUINTA GIORNATA (TRANI - 29 agosto 2013):
 
Yeshivà
Selichòt
Sinagoga Scolanova
alle ore 00:30
 
Yeshivà
Tefillà di Shachrìth
Sinagoga Scolanova
alle ore 8:00
 
Yeshivà
Studio di Torà e Mishnà
Sinagoga Scolanova 
dalle ore 8:30 alle ore 12:00 
 
Poiché l'ebraismo è innanzitutto studio, colonna portante della Settimana di arte, cultura e letteratura ebraica Lech Lechà di quest'anno è Yeshivà. Il luogo in cui si studia la Torà e la Mishnà è chiamato Beth haMidrash o Yeshivà e, nel periodo che precede le festività ebraiche la Yeshivà è aperta anche a coloro che dedicano poco tempo allo studio. In Babilonia, questi periodi venivano chiamati Yarchè Challà che significa mesi della sposa laddove la sposa è la Torà e lo sposo è il popolo di Israele che studia la Torà. Questi periodi di studio precedevano in particolare la festa di Pesach e le feste autunnali e di conseguenza gli argomenti di approfondimento erano inerenti alle feste che stavano per accadere. Trani è già stata sede storica di una grande scuola di studio biblico e talmudico nonché città che ha dato i natali al grande chacham (dottore della Legge) Isaiah miTrani. Dalle ore 17,00 di domenica 25 agosto sino a poco prima dell'entrata di Shabbath venerdì 30 agosto sarà pienamente operativa la Yeshivà di Trani, prima pietra di una Yeshivà definitiva aperta a tutti coloro che vorranno approfondire i temi legati alle feste autunnali: Rosh haShanà, Kippur e Succoth. Nella Yeshivà si terranno lezioni di analisi e approfondimento sul Libro di Jona (che viene letto nello Yom Kippur), sulle norme della Teshuvà di Mosè Maimonide detto il Rambam, sul Talmud Bavlì, sul pensiero ebraico del diritto al lavoro e sul pensiero di Rav Yosef Dov Soloveitchik (1820 – 1892) nonché studio approfondito della Tefillà, della Torà e dei Profeti, Talmud, Halachà (con particolare attenzione allo studio della kasherut), la posizione degli anusim o marrani nella Halachà, su alcuni trattati della Mishnà e altri argomenti di studio. Le lezioni saranno tenute da rabbini di riconosciuta fama quali Rav Scialom Bahbout (Rabbino capo di Napoli e Italia meridionale nonchè curatore della Yeshivà), Rav Riccardo Di Segni (Rabbino capo di Roma), Rav Giuseppe Laras (già rabbino capo di Milano, oggi Rabbino di Ancona), Rav Yishai Hochman (rav Machshir dell’eruv e della kasherut per la Orthodox Union), Rav Roberto della Rocca (Direttore del Dipartimento Educazione e Cultura dell’U.C.E.I.), Rav Pierpaolo Pinhas Punturello (inviato di Shavei Israel e del Rabbino capo di Napoli e Italia meridionale) e Maskil ing. Gadi Piperno (coordinatore per il Dipartimento educazione e cultura dell’U.C.E.I.).
Contemporaneamente alla Yeshivà partirà il primo Corso per la formazione di Mashghichim (sorveglianti per la kasherut) a cura di rav Scialom Bahbout. Il corso, reso possibile dalla collaborazione tra la Ortodox Union (O.U.) e il Rabbinato di Napoli, avrà la durata di n.16 (sedici) ore; alla fine del Corso i partecipanti sosterranno un esame e, in caso di esito positivo, ciò consentirà loro di collaborare al progetto di certificazione e controllo dei prodotti alimentari nel Meridione sotto il controllo della O.U. e del Rabbinato di Napoli.
Gli interessati dovranno presentare, nell’ambito del modulo Yeshivà, una specifica richiesta di partecipazione al Corso.
 Durante LECH LECHÀ la Sinagoga Scolanova sarà aperta a tutti alle ore 00:30 (a partire da lunedì 26 agosto) per le selicòth che precedono le festività ebraiche dell’anno ebraico 5774, alle ore 8:00 per la Tefillà di Schachrìth, alle ore 17:00 per la Tefillà di Minchà e alle ore 22:00 per la Tefillà di Arvit. Per informazioni consultare il sito www.settimanalechlecha.it  o scrivere a traniebraica@fastwebnet.it
Le Pietre raccontano 
Visita a Castel del Monte
Castel del Monte rimane un mistero insoluto dell’architettura spirituale sorta sotto l’autorità universale dell’impero di Federico II: tempio o luogo iniziatico o punto d’incontro tra Roma e Gerusalemme. esso rappresenta un gigantesco sigillo di pietra impresso in terra di Puglia.
Trasferta in bus, guida responsabile della visita Luciana Doronzo
ore 8,30 meeting point Piazzetta Scolanova
L’ingresso a Castel del Monte è soggetto a pagamento
 
In Le pietre raccontano si intende non già avvicinare la Puglia all’ebraismo ma viceversa. Da martedì 27 agosto a venerdì 30 agosto sarà possibile visitare le meraviglie architettoniche, archeologiche e museologiche della Daunia (sito storico di Siponto e città di Manfredonia) e del territorio nord barese–ofantino quali Barletta (Pinacoteca e Castello, Canne della Battaglia), Andria (Castel del Monte) e Trani (Cattedrale, Castello e Sezione Ebraica del Museo Diocesano). Ogni visita guidata prevede il meeting point in Piazzetta Scolanova alle ore 8:30 (visite guidate a Manfredonia e Castel del Monte) e alle ore 9:00 (visite guidate a Barletta, Canne della Battaglia e Trani), orari ai quale si prega di attenersi scrupolosamente. La durata prevista per ogni visita è di circa 3 (tre) ore. La disponibilità del bus è di n. 25 (venticinque) posti. Chiunque voglia partecipare è cortesemente pregato di prenotarsi al cell. 3470095976 oppure presentarsi presso i punti d’incontro all’ora stabilita.
Ulpàn
Corso intensivo di studio della lingua ebraica moderna
(livello fondamentale)
Biblioteca G. Bovio
dalle ore 9:30 alle ore 12:00
 
L’ebraico è una lingua semitica, si scrive da destra verso sinistra e appartiene alla stessa famiglia della lingua araba, aramaica, amarica, tigrina. Per lingua ebraica (in ebraico ivrit) si intendono quella biblica (o classica) e quella moderna. Il suo alfabeto comprende 22 lettere di valore consonantico e, come quello arabo, non trascrive le vocali; esse sono aggiunte sotto forma di piccoli segni posti sopra o sotto le consonanti. Nel capitolo 10 della Genesi è citato un antenato di Abramo di nome Ever. Nella Bibbia ricorre più volte la parola ivrì (ebreo), mentre il nome della lingua impiegata per la sua redazione è leshòn kòdesh (lingua sacra). Durante il periodo del Secondo Tempio la maggior parte degli ebrei abbandonò l’uso quotidiano dell’ebraico come lingua parlata a favore dell’aramaico. Gli ebrei della Diaspora continuarono ad adoperare l’ebraico solo per la tefillà (preghiera) e lo studio della Torà, mentre nella quotidianità si esprimevano in lingue locali o in altri idiomi come yiddish, giudeo–spagnolo (o ladino), giudeo–romanesco o giudeo–veneziano; l’ebraico continuò a fungere da lingua scritta soprattutto per scopi religiosi, filosofici, scientifici, medici e letterari. Il sec. XIX segnò l’inizio dei movimenti risorgimentali e delle aspirazioni nazionalistiche; il sionismo trasformò l’ebraico in lingua parlata della comunità ebraica in Terra d’Israele (lo yishuv) e per gli ebrei che immigravano nella Palestina ottomana. Eliezer Ben Yehuda, ebreo lituano emigrato in Palestina nel 1881, fu tra i più entusiasti promotori dell’uso volgare dell’ebraico; lui stesso creò nuove parole per i concetti legati alla vita moderna. Sotto il Mandato britannico, l’ebraico divenne terza lingua ufficiale dopo l’arabo e l’inglese; nel 1948 l’ebraico divenne la lingua principale dello Stato d’Israele. 
Il corso si svolgerà a partire dal 26 agosto presso la bibiioteca G. Bovio di Trani con una full immersion quotidiana durante la quale il corso si svilupperà in corso base e corso avanzato. Il corso ha un costo di Euro 40,00 (quaranta/00) da versarsi allo Staff del LECH LECHÀ durante la prima lezione. È necessario inviare una domanda di iscrizione a lechlecha.segreteria@yahoo.it 
 
 
Lechà...peritivo
Aperitivi letterari e musicali a cura di Grazia Sarah Tiritiello
Gli Ordinamenta Maris di Trani e l’insegnamento ebraico del diritto marittimo
Convegno per il 950mo anniversario della promulgazione degli Statuti Marittimi di Trani
relatori Vittorio Tolomeo, Rav Scialom Bahbout
modera Salvatore Nardò
segue aperitivo
Biblioteca G. Bovio
alle ore 12:00
 
Gli Ordinamenta et Consuetudo maris edita per consules civitatis Trani (altresì conosciuti come Statuti Marittimi) vennero promulgati nel 1063 a Trani. Strutturato in 32 capitoli scritti in lingua volgare, costituiscono il più antico codice marittimo del Mediterraneo e contengono norme su navigazione, trattamento economico e ritrovamenti in mare, nocchieri, scrivani e marinai. Gli Ordinamenta vennero promulgati sotto il governatorato del conte normanno Pietro da tre consoli tranesi, gli ebrei Simone de Brado e Angelo de Bramo e il cristiano Nicola de Ruggiero. Pubblicati per la prima volta nel 1507 a Venezia in appendice agli Statuti di Fermo, sono considerati codice di riferimento nella storia del diritto marittimo e vennero citati nella sentenza emanata nel 1999 dalla quarta Corte d'Appello degli U.S.A. sul contenzioso relativo al recupero del transatlantico Titanic.
 
Ogni giorno da lunedì 26 a venerdì 30 agosto alle ore 12:00 presso una tra le locations di Trani che ospitano LECH LECHÀ (Libreria La Maria del Porto, Biblioteca G. Bovio, Auditorium S. Luigi) si terrà un classico aperitivo letterario e musicale tra conferenze su tematiche di carattere storico (Il mistero del codice di Aleppo, Una lettura ebraica di Gesù), riflessioni sul sociale tenute da esponenti del mondo ebraico, islamico e universitario (Alcune proposte di cammino dell’uomo e della società), simposio dedicato al 950mo anniversario della promulgazione degli Statuti Marittimi di Trani e un recital sulla letteratura pianistica dedicata all’adolescenza. Durante e dopo i succitati appuntamenti letterari e musicali sarà possibile degustare una aperitivo rigorosamente kasher.
 
Chi è rimasto a bottega?
Pranzo kasher sotto sorveglianza rabbinica
Ristorante Il Marchese del Brillo
dalle ore 13:00 alle ore 15:00
Pranzo e cena kasher sotto sorveglianza rabbinica
costo promozionale € 20,00 (venti)
 
L’ebraismo conferisce particolare attenzione al cibo; il nutrimento materiale è paritetico a quello spirituale, anzi a questi propedeutico. Al cibo, come cucinarlo e prepararlo, sono dedicati fiumi di pagine di Torà, Mishnà e Talmud al punto che è nata una scienza che è disciplina di vita e buona salute, la kasherut. Inoltre non è possibile mescolare latte (o suoi derivati) e car­ne durante lo stesso pasto; ciò deriva dal precetto biblico che afferma non cuocerai il capretto nel latte di sua madre. Il vino ha il posto d’onore nella kasherut, su di esso si recita di Sabato il kiddush. La kasherut raccomanda quali carni o grassi di un animale possano essere mangiati; sono ammessi solo gli animali che contemporaneamente hanno l’unghia spaccata e sono ruminanti. Un’altra regola della kasherut è che un animale debba essere macellato in modo conforme allahalachà. Lo shochèt recide con un taglio netto la vena giugulare e deve esaminare gli organi dell’animale macel­lato per verificare tracce di malattie che renderebbero la carne inadatta al consumo. Il quarto posteriore può essere consumato solo se si estrapola il nervo ischiatico e occorre eliminare dalla carne la massima quantità di sangue. Gli animali marini devono avere sia scaglie che pinne; questo esclude tutti i frutti di mare, molluschi e crostacei. Per tutta la durata di LECH LECHÀ e presso ogni location saranno operativi Stand di editoria e discografia ebraica con una ricca offerta di opere editoriali, saggistica, letteratura religiosa e sociale, romanzi e pubblicazioni recenti di autori ebrei, discografia ebraica tradizionale, religiosa; inoltre, sarà possibile acquistare il kit di LECH LECHÀ (libro+cd+folder+bottiglia di vino o olio kasher), manufatti di artigianato ebraico tranese su ceramica e maiolica lavorati dal centro La Maiolica di Trani e vino kasher.
 
Yeshivà
a. Tefillà di Minchà
Sinagoga Scolanova
alle ore 15:00
 
Yeshivà
Studio della Torà e Mishnà
Sinagoga Scolanova
dalle ore 15:30 alle ore 19:00
 
I Mondi dell’uomo
Cabalà e guarigione
Lezione di Daniel Eldar
Biblioteca G. Bovio
alle ore 15:30
Oggi siamo di fronte a una medicina molto avanzata, il livello di età media è più avanti di quello del secolo precedente. Ma parallelamente abbiamo bisogno di più ospedali e stiamo lottando con nuove malattie, problemi mentali, alto consumo di farmaci. Le malattie devono far parte della nostra vita? Come mai persone sane muoiono di infarto? La Cabalà ci dà una comprensione del nostro corpo e delle capacità di rimanere in buona salute.
 
Gli insegnamenti della Cabalà risalgono all'alba dei tempi, la prima testimonianza scritta è il Sefer Yetziràh o Libro della Formazione. 2.000 anni fa il corpo principale degli insegnamenti della Cabalà (chiamato Zohar o Libro dello Splendore) è stato rivelato e reso noto in Eretz Israel da Rabbi Shimon Bar Yochai. Lo Zohar spiega il vero significato spirituale di ogni storia contenuta nella Toràh. Per secoli lo studio della Cabalà è stato portato avanti solo da studiosi ebrei di età superiore ai 40 anni e proibito agli altri; tali restrizioni si conclusero nel 1968 quando Rav Berg è diventato il primo direttore del Kabbalah Centre. Insieme alla moglie, Rav Berg ha insistito sulla necessità di diffondere la saggezza della Cabalà a tutti. Nonostante le difficoltà, lo studio della Cabalà è diventato sempre più popolare e il Kabbalah Centre, nato come una piccola organizzazione presente unicamente in Israele, è diventato un'entità mondiale con 25 filiali che ha fornito istruzione a circa 4 milioni di studenti. L’ultima lezione de I Mondi dell’Uomo si terrà sabato sera 31 agosto dopo l’havdalà in Piazzetta Scolanova, è aperta al pubblico e intende portare a una maggior diffusione e conoscenza i tesori umani e spirituali della Cabalà.
Ulpàn
Corso intensivo di studio della lingua ebraica moderna
(livello avanzato)
Biblioteca G. Bovio
dalle ore 16:00 alle ore 19:00
 
Yeshivà
Corso per la formazione di Mashghichim
Sinagoga Scolanova
dalle ore 19:00 alle ore 21:00
 
 
Sefarim
Fiera del libro ebraico e presentazioni librarie con gli Autori
Suzana Glavaš. Sono donna che non c’è (Aracne Editrice)
presenta l’Autrice, conduce Ottavio Di Grazia segue rinfresco
Biblioteca G. Bovio
alle ore 17.00 
 
Il dramma di Suzana Glavaš, come quello di tutti i poeti contemporanei, è l’impossibilità di afferrare la parola, possederla, plasmarla sulle cose che essa nomina. La terra sembra quasi ritrarsi con verginale pudore davanti al termine invalicabile delle parole che vorrebbero esprimerla. Ed ecco allora che la Madre Terra, la Donna, sogna l’ebbrezza del volo; sollevarsi dalla pesante stabilità del suolo, dell’ombra, da tutti i recessi ineluttabili dell’esistenza e dissolversi nella libertà del vento. In Sono donna che non c’è Suzana Glavaš sogna il disperdersi del proprio corpo nel limpido volo senza intralci della poesia, pura inafferrabilità, aleatoria ed elusiva.
 
C’è qualcosa che lega indissolubilmente il popolo ebraico ai libri; dalla cultura ebraica della Diaspora o di Israele al mondo cartaceo degli autori, editori e lettori il passaggio è strettamente obbligato. Gli ebrei possiedono il Libro per eccellenza: la Torà, non solo Legge scritta da Dio medesimo e summa della storia dell’Umanità e dell’Universo ma autentico thesaurus della Scienza e della Tecnica sociale che segna i meccanismi dell’intelletto, scaffale di idee e valori utili a esercitare il gusto del progresso, della tolleranza, della libertà d’espressione e di critica, della creatività. La Torà ha reso quello ebraico un popolo all’avanguardia nelle idee, nella scoperta di metodi di ricerca tali da scardinare i misteri del sapere umano e in essi scorgere nuovi significati o ricostruire situazioni inimmaginabili di creatività. Libri di argomento ebraico presentati dagli Autori con la partecipazione di giornalisti e uomini di cultura che con gli Autori approfondiranno i libri presentati sottoponendogli domande proprie o del pubblico. Ogni libro sarà acquistabile presso lo stand a margine della relativa presentazione libraria.
Reshit(Convegni su ebraismo, storia ebraica e Israele a cura di Rav Scialom Bahbout e Francesco Lotoro)
Amore e giustizia: rapporti e contraddizioni
relatore Rav Roberto Della Rocca, Francesco Messina, Cosimo Yehuda Pagliara,
Imam Yayha Pallavicini  
modera Piero Di Nepi
Biblioteca G. Bovio
ore 18:00
 
La z’dakà (lett. giustizia) è la più grande energia del mondo. Z’dakà è una delle tre azioni dell’uomo che possono rovesciare un decreto sfavorevole. Il Talmud dice che la z’dakà è pari a tutte le altre mizvoth messe insieme e che ogni volta che una persona fa zedakà è come se avesse ricevuto personalmente la Shechinà, la Pre­senza Divina.
 
Reshit
Presupposti di giustizia nella disobbedienza civile; una lettura sociale ed ebraica
relatori Ferdinando Imposimato, Luigi Pannarale, Rav Riccardo Di Segni
modera Andrea Lovato
saluti del sindaco di Trani Luigi Nicola Riserbato
Biblioteca G. Bovio
alle ore 19:30
 
La Storia ha fornito diversi esempi di disobbedienza civile, forte ma allo stesso rispettosa del sistema vigente, determinata a sollevare una ingiustizia ma senza crearne ulteriore ed è probabilmente lecito affermare che, se la cosa giusta si annida nella coscienza umana, lo Stato deve adeguarsi a essa e trarne materia di legislazione.
 
Il canto di Abramo
Concerti, produzioni teatrali, musiche e danze tradizionali ebraiche
Shenandoah, il jazz romantico 
pianoforte Marialaura Di Fidio
Auditorium S. Luigi 
alle ore 21:00
 
Nella sua meravigliosa storia musicale il jazz ha incontrato numerosi stili, ha influenzato compositori e a sua volta se ne è lasciato contaminare; ma non ha mai perduto quella nostalgia che proviene dal grande pianoforte romantico del tardo Ottocento coma altresì non ha mai perduto quel suo modo percussivo di trattare lo strumento, residuo di africanità dell’antico blues degli afroamericani. La musica di Keith Jarrett e Dave Brubeck si ispira esattamente a questo jazz.
 
Nel Mediterraneo si incrociano tre grandi culture religiose: ebraica, cristiana e musulmana. Popoli e storie divise da conflitti ideologici e territoriali ma con un’unica discendenza rivendicata, quella di Abramo cresciuto in Ur–Kasdìm che lascia la sua terra. Quando cantò Abramo? Il testo biblico non risponde ma l’istinto ci suggerisce che egli abbia intonato il suo canto al culmine della legatura del figlio Isacco, quando la voce divina fermò la sua mano nell’atto di sacrificare il figlio, dopo aver notato il montone incastrato nei pruni, antesignano del corbàn del Tempio. Il canto di Abramo risuona attraverso millenni e, intrecciandosi nei tempi e luoghi più diversi, conserva la sua unicità nella lode all’unico Dio, pilastro della civiltà mediterranea. Il canto ebraico sopravvisse alla distruzione del Secondo Tempio nel 70 e.v. quando i Maestri proibirono la musica strumentale in segno di lutto. Il canto dei Leviti si spostò nella sinagoga dando inizio alla musica ebraica nella Diaspora. Il canto gregoriano discende da quello del Tempio, il canto dell’Islam conserva intatto il pianto di Agar per Ismaele, il conforto divino della promessa di una vasta e duratura progenie, l’orgoglio di una grande nazione che abbracciò il tesoro spirituale del monoteismo.
Chi è rimasto a bottega?
Cena kasher sotto sorveglianza rabbinica
Ristorante Il Marchese del Brillo
dalle ore 21:00 alle ore 23:00
Pranzo e cena kasher sotto sorveglianza rabbinica
costo promozionale € 20,00 (venti)
 
Durante la cena di giovedì 29 agosto il ristorante Il Marchese del Brillo proporrà i suoi menù di cucina di crudità e altre specialità a base di pesce. Sarà servito antipasto di branzino di mare sfilettato con battuto di finocchi e pesche noci, tartara di tonno rosso con verdurine in agrodolce e olioextra vergine di oliva, spaghettini spezzati con zuppa di pesce e cavolo romano, branzino in crosta di patate al forno e frutta di stagione, il tutto innaffiato da ottimo vino kasher.
Yeshivà
Tefillà di Arvìt
Sinagoga Scolanova
alle ore 22:00
 
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Ufficio Stampa
Luciana Doronzo cell. 3470095976
Enzo Garofalo cell.328/1443279
 
 
Info: direttore artistico e coordinamento Ulpàn Francesco Lotoro cell. 3402381725; presidente commissione scientifica e coordinamento Yeshivà Rav Shalom Bahbout cell. 3663165622; coordinatore per il Salento Cosimo Y. Pagliara cell. 330877878; coordinamento visite guidate Luciana Doronzo cell. 3470095976
 
E-mail info Brindisi e Sogliano Cavour: yehubav@gmail.com
 
 
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