Primo appuntamento con Memorie al Presente a T.ES.L.A. a Molfetta
MOLFETTA – Questa sera lo spazio dell’associazione T.ES.L.A. - Tempi e Spazi Liberamente Attivi, in via Ten. Ragno, 62 , sarà la cornice del primo appuntamento di Memorie al Presente, un binomio di iniziative, che avrà termine lunedì 16 Febbraio, tale da generare originali ibridazioni tra storie, filosofie, letterature, arti e pensieri.
A partire dalle 18.30 saremo in compagnia di Francesca Romana Recchia Luciani, docente di Filosofie Contemporanee e Saperi di Genere dell'Università di Bari, nonché ideatrice del Festival delle Donne e dei Saperi di Genere.
Ospiteremo il suo intervento intitolato "Ir-rappresentabilità della Shoah", attraverso il quale, intersecando varie discipline umanistiche e artistiche, offrirà ai e alle presenti nuove prospettive di visione sugli olocausti.
La docente avrà luogo di soffermarsi anche sui temi presenti nel suo ultimo libro "La Shoah spiegata ai ragazzi" edito da Il Nuovo Melangolo, che sarà possibile acquistare presso la nostra sede durante entrambe le iniziative. Si tratta di un lavoro molto agile, utile a fornire nuove chiavi di lettura a quanti, docenti, studenti o studentesse che siano, si trovino ad approcciare le tematiche dell’ascesa del nazifascismo in quasi tutta Europa tra gli anni ’30 e ’40 e quelle delle discriminazioni razziali che sfoceranno nella costruzione dei campi di concentramento e sterminio, vere e proprie “fabbriche di cadaveri”.
Si è voluto slegare la “Memoria” dalla giornata a cui solitamente è relegato, il 27 gennaio, per cercare di restituire a questo tema la portata universale di cui dovrebbe godere.
Si ritiene giusto che, secondo quest’ottica, in Italia diventi centrale, come portato avanti tra le altre dalla Rete Universitaria per il Giorno della Memoria, di cui la docente fa parte, anche la data del 16 ottobre 1943, anniversario del rastrellamento del ghetto di Roma.
Lunedì 16 Febbraio, a partire dalle ore 18.30, ospiteremo invece l’intervento di Sergio Chiaffarata, presidente dell' Associazione del Centro di Studi Normanno-Svevi, intitolato "Campi di concentramento e di prigionia di Puglia", che ci restituirà un quadro inedito su come lo stato italiano prima, durante e dopo il ventennio fascista, abbia esercitato ruoli e metodi del tutto simili a quelli adoperati nei campi di concentramento nazisti a pochi chilometri dalle nostre case.