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Primarie e convitati di pietra, la politica in asfissia a Molfetta
19 settembre 2012

MOLFETTA - È sempre più caotica e magmatica la situazione della politica locale. Il centrodestra ha perso pezzi pregiati questa estate (in particolare, le dimissioni del vicesindaco e assessore all’Urbanistica Pietro Uva con tutto il suo gruppo consiliare, Molfetta in Azione), ma ha riacquistato Carmela Minuto, pur continuando a navigare tra vari balbettii politici.
Peggiore la situazione nel centrosinistra, con Rifondazione Comunista decisa a camminare da sola e gli altri partiti (Pd, Udc, Sel) «in cerca d’autore»: secondo indiscrezioni, il prossimo candidato sindaco si starebbe plasmando sui tavoli di concertazione, tra proposte e “convitati di pietra”. Fino a qualche mese fa si pontificava sulle primarie (l’Udc era uscito persino con un manifesto), ma a quanto pare le scelte di alcuni partiti sarebbero altre.
Su questa confusionaria situazione, un cittadino di Molfetta ha voluto esprimere il suo parere (riportato di seguito) su alcune questioni politiche locali: dall’assenza di una classe dirigente adeguata per la gestione comunale all’accattonaggio del voto, dal concetto di “politica” e alle sue forme degenerative e clientelari.
 
Si stanno avvicinando le elezioni, ma l’aria che si respira è sempre la stessa. Molti fanno politica esternando proposte anche durante i Consigli comunali, senza collegare, in alcuni casi, la bocca al cervello. Alcuni scrivono di fatti ed argomenti senza sapere niente dei primi e in molti casi senza conoscere e/o approfondire i secondi. Altri ancora, utilizzando soprattutto negli ultimi tempi “la rete”, lanciano anatemi, inviti al cambiamento con particolare attenzione alle nuove generazioni.
Al momento opportuno (elezioni), però, preferiscono rimanere comodamente a casa, invece di votare, sempre che non sia preferibile andare al mare o in campagna quando la giornata è bella. In molti casi, si corre al seggio per dare la preferenza al parente o all’amico o, peggio ancora, a chi fa l’ultima promessa o “favore” (il più delle volte scambiamo per favore quello che in una comunità normale è un nostro diritto).
L’unico risultato certo sinora ottenuto (e di questo ovviamente siamo tutti responsabili) è un evidente deficit di classe dirigente, con i più disinvolti che continuano imperterriti nelle loro malefatte. Per salvarci almeno l’anima e sottrarci alle nostre responsabilità diciamo che “la Politica è sporca”, dimenticando volutamente ciò che amava dire un vecchio saggio: “tutti devono mettere le mani sulla Repubblica per evitare che le mani le mettano quelli che le hanno troppo lunghe”.
La Politica è analisi corretta e razionale di situazioni reali con individuazione di possibili soluzioni che tendono a soddisfare l’interesse generale (il bene comune), anche mediando tra interessi legittimi contrapposti nella rigorosa osservanza delle leggi vigenti (condivisibili o meno). Per questo Einaudi ripeteva: “conoscere per deliberare”.Il dramma è che nella nostra città alcuni pretendono di deliberare “senza sapere di che cosa stanno parlando”, ma alle elezioni riescono ad ottenere centinaia e centinaia di preferenze.
Questo è il vero vulnus. Al contrario fare politica significa studio ed impegno costante. La democrazia (governo del popolo) si realizza compiutamente quando ogni cittadino, per un periodo della propria vita, si pone al servizio degli altri, mettendo a disposizione di tutti le proprie conoscenze, le proprie esperienze ed i propri saperi. È in sintesi il concetto di responsabilità. “Non chiederti mai cosa può fare per te la Repubblica, ma chiediti sempre cosa puoi fare tu per la Repubblica”.
Quando questo dovere di responsabilità collettiva si affievolisce o viene a mancare del tutto diamo spazio a tutte le forme degenerative della politica, di cui tutti siamo responsabili. Un’immediata e attuale conseguenza di questo generale disinteresse verso Res Publica è che i partiti o meglio i gruppi di potere che albergano nei partiti pretendono di decidere per tutti, per cui sentiamo o leggiamo che la massima democrazia si raggiunge con l’apertura dei “tavoli” dove i capi bastone o loro delegati discutono dei profili del candidato sindaco (come se si trattasse di una sflilata di moda) che preliminarmente deve avere il gradimento del capo e del suo ristretto gruppo di potere in quanto quest’ultimo deve esclusivamente autoconservarsi.
Siamo, quindi, costretti ad assistere alla folle corsa dei vari pretendenti che fanno a gara per dimostrare chi è il più fedele al capo pur di ottenere la agognata designazione che poi sarà ratificata dal “tavolo”. Forse le primarie sarebbero il modo più opportuno oggi per scegliere il candidato, anche se potrebbe restare un sogno per i cittadini».
 
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1 parte Questa sarebbe un'analisi impietosa? E per chi? Per quale motivo? Probabilmente questa esposizione dei fatti può essere convincente per molti o per tutti quelli che lontanamente orbitano intorno a questo sporco modo di interessarsi alla cosa pubblica. A mio avviso in questa lettera, colma di sincerità, non ci sono grandi rivelazioni. In realtà sono cose risapute per gli addetti ai lavori e probabilmente ancora del tutto incomprensibili per i palati “meno fini.” Le elezioni amministrative? No scusate ma di cosa stiamo parlando?? A breve “l'imperatore” probabilmente lascerà il trono vacante per affidare la reggenza ai suoi fedelissimi dirigenti appena riconfermati.Voi apposizione mettendo che governerete cosa farete quando sarete li? Vi avvicinerete timidamente alle viscide “radici” del malefico per sentirvi un tantino potenti anche voi? Oppure cercherete accordi con quelle stesse viscide radici? Tanto a trovare una sponda ci vuole poco! E si tanto la cosa importante è aver detronizzato il malefico! No? Quelle viscide radici avranno campo libero in una gestione “intrallazzista” della cosa pubblica non appena scadranno i termini utili per ricorrere ma tanto questo non è un vostro problema perché le elezioni….! .Tutto questo grazie ad un' opposizione che si purga continuamente cercando di contrastare tale prepotenza “deliberante”. Inadeguata in modo clamoroso tanto da scoraggiare la gente nel firmare una semplice, genuina e innocua petizione on line contro lo stesso rinnovo dei dirigenti adducendo a fantomatici problemi legati alla privacy??? (vedi Rifondazione Comunista Molfetta) per poi dichiarare candidamente “no la politica non può far niente sono solo i cittadini legittimati a poter avanzare il ricorso” (continua)



Una lettura fredda e precisa di quello che sta accadendo a Molfetta. Si dice che le segreterie dei partiri del centrosinistra si stiano riunendo in questi giorni per decidere che fare: da una parte il convitato di pietra avrebbe "convinto" alcuni ad accettare la linea dell'eletto/prescelto dal dominus senza colpo ferire. Altri, invece, non credo si piegheranno a questa logica: romperanno per formare un'altra coalizione, del tipo centro e sinistra? E' probabile. Sappiamo che rifondazione ha scelto di andare da sola forse perchè "accopp(i)ata"; oppure perchè sa che in questo modo riuscirà almeno ad eleggere un solo consigliere. Resta sempre e comunque una scelta utilitaristica, fine a se stessa e agli interessi di coloro che dalla cerchia sono considerati i capi puri e duri. Per discuterne servirebbe un sermone: basta dire che loro sono i comunisti di oggi, cozze belle fuori e vuote dentro. Ma come loro anche i restanti, soprattutto nel Pd. Però, è giusto dire che qualcuno si salva e sono coloro che sono stati messi recentemente da parte perchè contrari alla "linea di sangue", al dogma imposto. Se imporranno un candidato, un "bambolotto" qualsiasi esso sia, bello o brutto, buono o cattivo, giovane o meno giovane, inesperto o esperto, come lo giustificheranno? Lo caleranno dal cielo, come il nuovo messia. Come reagirà la cittadinanza attiva? E Quindici, accetterà questo tipo di candidatura? Ma questi signori convitati pensano così di vincere le elezioni? Oppure - e credo sia la verità - vogliono perdere le amministrative id comune accordo, lasciando al centrodestra i prossimi dieci anni? E' una pesante spada di Damocle...e poi non si lamentassero...l'ipocrisia è figlia del sottoscala...

Non si può pretendere di ripercorre il "'94", predeterminando "a monte" un "percorso artificiale", dal quale si sa già "il bambino nuovo" che deve uscire. Il "bambino vecchio", che decide il "bambolotto nuovo". Una farsa che più che di "'94", sa di "69". Come lo volti e lo giri, sempre 69 è (altro che "'94"), sempre il "bambino vecchio" è che vuole comandare, attraverso il "bambolotto nuovo". Né più e né di quello che sta avvenendo dall'altra parte. Sarebbe il caso che PD E PDL, RESTINO ALL'OPPOSIZIONE E TUTTE LE ALTRE FORZE POLITICHE DECIDANO LIBERAMENTE ATTRAVERSO LE PRIMARIE CHI DEVE ESSERE IL FUTURO SINDACO. I due partiti sono l'esatto uguale contrario, sono speculari in molte deformazioni e soffrono a Molfetta dello stesso male: hanno entrambi un padrino che pretende di predeterminare tutto, a monte. Basta, non se ne può più... Qui gente con l'anello al naso, non ce ne sta... valgano le primarie, su tutto, con tutti, e contro tutte le vecchie congreghe di questa città. Se il PD, non le vuole, bene, gli altri facciano a meno del pd, se il pdl non le vuole, bene, liberate Molfetta da queste caste, della nutella e dello zucchero filato. Non si può pretendere di abbattere una dittatura, proponendo come alternativa, un'altra dittatura personale. Cambiano i modi, c'è più gentilezza, c'è più "glamoour", ma la sostanza è che la libertà, punge soprattutto i sederi poggiati già da molto tempo sulle poltrone... e quindi, come possono pensare questi sederi (che hanno già maturato tra l'altro il dorato vitalizio), di predeterminare il "bambino nuovo". Questo processo, ancora prima di iniziare è già morto, un po' di compassione per questo "bambolotto", che si è prestato al gioco della vecchia politica... L'Italia è già piena di gente che andata avanti slinguando... Non uso la parola "lec....", ma spero di aver reso il senso... Cerchi il consenso tra la gente, tra gli elettori, invece di rimanere accucciato, in attesa del fischio del padrone per poter uscire. Lo scadimento è veramente indescrivibile...


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