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Prima cala, dallo scempio al rischio del ridicolo
15 giugno 2002

MOLFETTA – 15.6.2002 Continuano a ritmo serrato i lavori di “risistemazione” della prima cala, in vista della pomposa inaugurazione prevista per domani con banda, parlamentari e codazzo al seguito. Dopo lo scempio fatto col cemento sulla spiaggia con l'appoggio del Wwf e rivestito in pietra per non dare nell'occhio, l'amministrazione comunale si “esibisce” in una nuova trovata: la collocazione ai lati del ponte della prima cala, all'uscita della città, di quattro giganteschi alberi (nella foto) che la Multiservizi ha collocato in tutta fretta nella giornata di ieri. E ancora una volta, senza un progetto organico di “risistemazione” (tra l'altro gli alberi sembrano già secchi) dell'ambiente si rischia di fare un intervento “pacchiano”. Ma in consiglio comunale l'amministrazione comunale ha sfiorato il ridicolo. Il consigliere di opposizione, Antonello Zaza, di Rifondazione ha preso la parola per "fatto grave" sul muro di cemento di 3 metri a due passi dal mare. "Quell'intervento - ha esordito Zaza - non è supportato da un progetto, né da un'autorizzazione demaniale, né da una delibera o da una dirigenziale che attesti gli impegni di spesa stabiliti per quest'opera". Non ci sarebbero, insomma, soltanto problemi di impatto paesaggistico e ambientale, ma anche "anomalie nella procedura", ha aggiunto Zaza. "Sappiamo soltanto che i lavori hanno coinvolto la Multiservizi Spa, pur in mancanza di un conferimento ufficiale da parte del Comune, e che successivamente la stessa Multiservizi ha affidato la realizzazione dell'intervento a un'altra ditta, fatto, anche questo abbastanza strano". Pronta la risposta dell'assessore Francesco Visaggio, presente in consiglio comunale. "Si sta sollevando troppo clamore su quest'opera", ha esordito l'assessore. "La prima cala versava in uno stato di degrado elevatissimo: abbiamo ritenuto doveroso sin da agosto dell'anno scorso, programmare una serie di interventi in quella zona, per abbellirla e valorizzarla". Quanto al muro, si è trattato di un'opera urgente, realizzata a fronte di un'emergenza. (E l'emergenza della ringhiera del ponte, già segnalata da “Quindici” dove, come si vede dalla foto, esiste un'ampia fessura e i ragazzi che vanno a scuola ogni giorno rischiano di precipitare giù?, ndr). "Tra gli interventi programmati, ci era sembrato prioritario allargare la strada di accesso alla spiaggia, realizzare un marciapiedi per i pedoni e costruire anche un apposito percorso per portatori di handicap che sarebbe arrivato fin sugli scogli". Ma durante i lavori è accaduto un incidente. "Il mezzo dell'Asm che avrebbe dovuto rimuovere un cumulo di detriti sulla costa, ha provocato uno smottamento: un fatto che ci ha costretti, a salvaguardia dell'incolumità dei primi bagnanti d'estate, a costruire d'urgenza un muro di sostegno". E' questa la spiegazione. Se non c'è traccia di autorizzazione o di impegni di spesa, è perché l'opera, non prevista, ha tamponato una situazione di "pericolo per la pubblica incolumità", ha ribadito Visaggio. Giustificare un'opera inutile e dannosa per l'ambiente con la presunta realizzazione di una strada per i portatori di handicap, appare oltre che offensivo anche ridicolo. Un po' di rispetto in più per l'intelligenza dei cittadini non guasterebbe. Adelaide Altamura
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