MOLFETTA – Presentato a Molfetta nell’auditorium Regina Pacis della Madonna della Pace, il cd “Un’ala di riserva. Messa laica per Don Tonino Bello” (edizioni la meridiana), idea musicale di Michele Lobaccaro dei Radiodervish. Alla manifestazione hanno partecipato, confrontandosi e discutendo con l’autore, il critico musicale della Gazzetta del Mezzogiorno Ugo Sbisà, il monaco benedettino Michael Davide Semeraro e il giornalista Rai Vito Giannulo, moderatore della serata.
Con questo disco è il mondo della musica che trova la propensione a connettersi con l’irresistibile personalità del vescovo di Molfetta, coinvolgendo i migliori artisti del panorama musicale pugliese. Gli artisti che partecipano sono infatti tutti pugliesi (come Caparezza, Nabil dei Radiodervish a Alessia Tondo) perché nati in Puglia o perché arrivati da Oriente e stanziatisi nella nostra regione, contribuendo al sogno di un’ innovativa comunità suscitata dalla “convivialità delle differenze” fortemente voluta da don Tonino. A questi musicisti si è accostato con la sua preziosa adesione al progetto, il maestro Franco Battiato.
Come ha voluto sottolineare il leader dei Radiodervish, componendo questa messa laica ha provato a seguire i suggerimenti dedotti dalle numerose considerazioni formulate dallo stesso don Tonino sulla liturgia eucaristica, riflessioni chiave nel concetto molte volte sostenuto dal vescovo della crisi interiore che la messa dovrebbe scatenare in ognuno di noi, scagliandoci fuori, allontanandoci dalla reiterazione del già conosciuto per dirigerci verso l’inconsueto. Emblema di questo concetto è la frase, che ha colpito molto il cantante : “La pace è finita andate a messa. Che se vai a messa è finita la tua pace” espressione che ci invita a destarci dal torpore quotidiano e a farci trascinare dalla forza centrifuga della messa che ci porta a cercare la novità.
La materia sonora del disco si è compendiata alle diverse parti del rito lasciando fuori una parte rivolta a canzoni ispirate ad alcuni degli scritti più belli di don Tonino e oltre alla struttura formale della messa musicale, il lirismo della scrittura del vescovo ha facilitato la composizione di quattro canzoni che fanno riferimento ad alcune sue opere. Come nel caso di “Un’ala di riserva”, toccante poesia cantata da Nabil, di “Donna di frontiera” eseguita da Alessio Tondo, tratta dalle bellissime pagine dedicate a Maria e della “Lampara” interpretata da Antonio Castrignanò che prende spunto dall’omonima poesia di saluto al Salento, sua terra natia, prima di divenire vescovo della nostra diocesi.
Infine “Auguri scomodi” con la graffiante voce di Caparezza ad esaltare l’irriverenza di questa atipica lettera natalizia. Trovano spazio nel cd anche i testi liturgici più tradizionali come “Agnus Dei” o il “Magnificat” e il “Kyrie” che però fanno da parentesi ad un ambiente musicale legato alle sonorità del Mediterraneo, elemento che si esprime anche nella scelta di alcuni strumenti impiegati.
Al disco è annesso anche il libro inedito di don Tonino Bello “Preghiera a Cristo” testo scritto nel 1992, un testo fortemente lirico, una denuncia rivolta al mondo occidentale e alla cultura e pratica cattolica incapaci di aprirsi alle culture altre e di arricchirsi attraverso di loro. Il Signore a cui si rivolge don Tonino è un Dio espansivo, il modello fondamentale di quel confronto tra fede e cultura che attualmente si ripresenta a noi, interpellati a recitare gli spartiti della Storia della Salvezza, nei contesti del mutamento.
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