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Presentata a Roma la IV edizione di “Lech Lechà Komemiut - Settimana di arte, cultura e letteratura ebraica”, in programma a Trani dal 14 al 19 marzo 2016
09 marzo 2016

ROMA - Si è tenuta il 3 marzo a Roma, presso il Centro Bibliografico dell’Unione delle Comunità Ebraiche (UCEI) la conferenza stampa di presentazione di “Lech Lechà Komemiut - Settimana di arte, cultura e letteratura ebraica”, in programma a Trani dal 14 al 19 marzo 2016. All'incontro sono intervenuti Renzo Gattegna, presidente UCEI (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane), Rav Umberto Avraham Piperno, Rabbino Capo di Napoli, Jacqueline Fellus, presidente Commissione UCEI per la kasherut, Cosimo Yehudah Pagliara, assessore e consigliere della Comunità Ebraica di Napoli, Amedeo Bottaro, sindaco di Trani, Maskil Gadi Piperno, responsabile del Progetto Meridione dell'UCEI e Francesco Lotoro, co-direttore artistico dell’evento, mentre Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, ha fatto pervenire un suo personale messaggio di saluto. Gli organizzatori della manifestazione - giunta ormai alla sua IVa edizione e definita dall’UCEI “Evento di interesse nazionale” - hanno puntato innanzitutto i riflettori sulla città pugliese di Trani che con Lech Lechà, e ancor prima con la riapertura dell'antica Sinagoga nel 2005, è tornata ad essere capitale dell'ebraismo meridionale.

“All’inizio, quando  si cominciò a parlare della riscoperta dell’ebraismo del Sud - ha dichiarato Renzo Gattegna, presidente UCEI -  in molti furono titubanti e non credevano che avrebbe avuto un seguito. I fatti ci hanno dato ragione: l’UCEI ha creduto  in quella scintilla partita da Trani diventata sezione della Comunità Ebraica di Napoli. Oggi, grazie alla piccola scintilla questa manifestazione è cresciuta ed è aumentata la consapevolezza che è cresciuta la sete di sapere da parte degli ebrei e di chi ha consapevolezza dell’importanza che  l’ebraismo ha avuto nella storia italiana”.

Rav Umberto Piperno, Rabbino Capo della Comunità ebraica di Napoli, ha quindi spiegato che “l’impegno per la promozione dell’ebraismo e del dialogo euro-mediterraneo promosso dagli ebrei di Puglia è fondamentale nell’Italia ebraica. Il Rabbinato di Napoli e la Comunità ebraica di Napoli, responsabile per la circoscrizione dell’Italia Meridionale, sosterranno con ogni mezzo la rinascita dell’ebraismo nel Mezzogiorno. L’auspicio è che esso si riveli altresì momento ideale per la promozione dei valori dell’interculturalità, autentica bandiera dell’ebraismo e delle culture del Mediterraneo.”

“Sono contento di essere qui – ha dichiarato Maskil Gadi Piperno, responsabile UCEI del Progetto Meridione - perché ho visto come è cresciuto questo programma, che ha la capacità di rappresentare l’ebraismo italiano e, per la sua importanza, non ha soltanto la capacità di rappresentare la Puglia, ma il Meridione e l’Italia. Esistono comunità ebraiche “lontane”, ma noi abbiamo il dovere di supportarle perché se l’ebraismo italiano vuole essere tale non può dimenticare il Meridione.”

Dal 14 al 19 marzo, la manifestazione - una delle più importanti dell’ebraismo italiano in assoluto - si articolerà in diverse location della città di Trani, proponendo un ricco calendario di conferenze, presentazioni librarie, mostre, concerti, studio dei testi scritturali, proiezione di docu-film, cucina kasher elaborata sotto stretta sorveglianza del rabbinato di Napoli, e il grande dono dello Shabbat nell’incantevole scenario della Sinagoga Scolanova di Trani, la più antica d’Europa. Anche quest’anno, la direzione artistica  di Lech Lechà, promossa, sostenuta e patrocinata dalla Regione Puglia, Comune di Trani, Unione Comunità Ebraiche Italiane e Comunità Ebraica di Napoli, è affidata a Cosimo Yehudah Pagliara, Ottavio Di Grazia e Francesco Lotoro.

“La settimana di Lech Lechà – ha spiegato Francesco Lotoro – sarà segnata da vari momenti focali che vanno dalla lettura e lo studio di diversi testi della nostra tradizione religiosa e scritturale al ricordo dei fatti di Monaco, in occasione dell'anno olimpico, alla ormai tradizionale conferenza dedicata a Israele, e a tanto altro ancora. Riguardo in particolare al fatto religioso, c'è da sottolineare la conclusione dello studio di un trattato di Talmud (Sijum Masachta), a cura  di Meskil Marco Dell’Ariccia, che avverrà proprio in quei giorni a Trani, un momento che per la vita e lo studio dell'ebraismo, e quindi per quanti frequentano la Sinagoga, può diventare un evento di forte partecipazione. Naturalmente non si può trascurare lo shabbat,il sabato ebraico, ossia il deliziarsi del momento più forte della vita ebraica. Diciamo che ci sono tutti i presupposti perché si inviti, ebrei e non, a vivere pienamente l'intera settimana, non in maniera episodica ma con una sorta full immersion in tutti gli aspetti più belli e caratteristici, e anche profondamente intellettuali, dell'ebraismo”.

 “L'edizione di quest'anno di Lech Lechà – ha aggiunto Cosimo Yahudah Pagliaraè caratterizzata dall'espressione ebraica “Komemiut”, che possiamo tradurre come “a testa alta”. La scelta è stata dettata dal fatto che la manifestazione questa volta si svolge in un periodo in cui non ci sono festività o momenti di celebrazione legati all'ebraismo, e al tempo stesso dal fatto che non si poteva non prendere in considerazione ciò che accade intorno a noi e anche in casa d'altri. 'A testa alta' è un modo per rivendicare la propria identità, personale e collettiva, ma anche un elemento di apertura al contatto con altre culture con le quali interagiamo al fine di instaurare fattivamente e concretamente un rapporto di dialogo, di pace e di trasmissione reciproca di saperi e di cultura.”

Sono sette le sezioni che compongono il cartellone di Lech Lechà Komemiut:  Reshìt  (Convegni su ebraismo, storia e attualità ebraica, Israele); Sefarìm  (Fiera del libro ebraico, mostre e film); Yeshivà  (Tefillòth e lezioni rabbiniche presso la Sinagoga Scolanova); Il canto di Abramo (Concerti, musiche e danze tradizionali ebraiche); Chi è rimasto a bottega?  (Ristorazione casher sotto sorveglianza del Rabbinato di Napoli); Yom ha-Shabbat  (Il Sabato, cuore pulsante della vita ebraica); Il ritorno del Mabit (La serata dell’ebraismo tranese).

Fra gli appuntamenti principali in programma la presentazione (martedì 15 marzo) del libro “Con lo sguardo alla luna. Percorsi di pensiero ebraico” (Giuntina) di Rav Roberto della Rocca, dedicato alla riscoperta di un ebraismo vivo, capace di rimanere sempre attuale, inesauribile fonte di saggezza e insegnamento; nella stessa giornata, la conferenza “Noi non dimentichiamo. I fatti di Monaco 1972”, con proiezione del film Munich di Steven Spielberg (2005) e gli interventi di Raphael Luzon scrittore e giornalista, Silvia Godelli già Assessore al Mediterraneo, Cultura, Turismo Regione Puglia, e Miriam Rebhun, scrittrice; la presentazione (mercoledì 16 marzo) del libro “Tramonto libico. Storia di un ebreo arabo. Prefazione di Roberto Saviano” (Giuntina), con intervento dell'autore Raphael Luzon, costretto nel 1967 ad abbandonare Bengasi in seguito al pogrom scatenato dalle folle arabe contro gli ebrei; l'appuntamento “Da Trani uscirà la Torà” (venerdì 18 marzo), giornata di full immersion nello studio dei pilastri scritturali dell’ebraismo (Torà e Mishnà); il concerto Il violino di Chagall dell'Orchestra Giovanile del Conservatorio di Musica “U. Giordano” di Foggia nella suggestiva cornice del Castello Svevo di Trani nell'ultima serata (sabato 19 marzo). I biglietti del concerto, al costo di 3 euro, potranno essere acquistati presso la Sinagoga e il Polo Museale - Info: 346.6812143.

Tra gli eventi si segnala la mostra fotografica Il Cantico dei Cantici a cura di Norma Picciotto, che sarà inaugurata lunedì sera alla ore 20.00, alla presenza dell’autrice; seguirà l’interpretazione di versi tratti dallo stesso testo biblico, a cura di Gianluigi Belsito, Claudia Lerro e Domenico Tacchio. La mostra rimarrà aperta fino al 19 marzo.

Sempre presso il Polo Museale, lunedì 14 alle ore 9.00 e alle ore11.00, sarà proiettato, fuori programma, il docu-film Rinascere in Puglia, a cura dell’Associazione Amici di Maghen David Adom  (AMDA-ITALIA), prodotto da Gady Castel e girato da Yael Katzir.

Anche gli studenti del Liceo De Sanctis parteciperanno a questa IV edizione di Lech Lechà: venerdì 18, alle ore 10.00, nell’Aula Magna del Liceo (sito in via Tasselgardo) racconteranno, attraverso pièce teatrali, video e letture sceniche, storie tratte da libri di autori ebrei o di argomento ebraico.

Direzione artistica di LECH LECHÀ 2016:

Cosimo Yehudah Pagliara. Avvocato penalista e cassazionista, è Mashliag, Consigliere e Assessore della Comunità Ebraica di Napoli, coordinatore dei Delegati per le Regioni Puglia, Calabria e Sicilia. È cofondatore del Centro Ebraico di Cultura HaShoresh Doròt di Brindisi-Lecce.

Ottavio Di Grazia. Docente di Filosofia Teoretica presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Castellammare di Stabia-Sorrento, è altresì docente di Storia dell’Oriente Cristiano e Storia delle Religioni del Mediterraneo presso l’Università S. Orsola Benincasa di Napoli.

Francesco Lotoro. Pianista e docente di Pianoforte presso il Conservatorio di Musica U. Giordano di Foggia, ha pubblicato l’Enciclopedia discografica KZ Musik in 24 CD-volumi. Attualmente è Presidente della Fondazione Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria di Trani.

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