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Porto, mandato per la redazione della variante ai lavori di messa in sicurezza
15 luglio 2019

Oggi si pone un architrave per proseguire i lavori: con queste parole il sindaco Tommaso Minervini ha dato il via alla conferenza stampa per annunciare di aver firmato un importante atto formale relativo al nuovo porto commerciale. Si tratta di un atto di indirizzo per gli uffici comunali, ai quali viene dato mandato di «procedere alla perizia di variante del progetto in essere in modo pedissequo, acquisendo quello approvato dal Consiglio Superiore dei LL.PP. e su indicazione ANAC fare un atto aggiuntivo al contratto in essere, in cui sono specificate tutte le modalità». Modalità che sono riportate negli atti pubblicati sul sito del Comune. Il cantiere, sequestrato dall’autorità giudiziaria nel 2013 e dissequestrato nel 2015, richiede urgenti lavori di messa in sicurezza, anche per evitare o porre rimedio a situazioni di pericolo per la navigazione (e, dunque, per la comunità) che possano scaturire dal deterioramento dell’area già realizzata. L’atto di indirizzo è stato preceduto da una lunga serie di adempimenti. Un progetto di messa in sicurezza è stato approvato dal Ministero dei Lavori Pubblici e da quello dell’Ambiente. Come ha tenuto a sottolineare il sindaco Minervini, il Comune ha chiesto “per ulteriore garanzia all’ANAC” (che, tra l’altro, nella sua delibera aveva evidenziato “la necessità di portare a termine con celerità e col minor dispendio economico le opere ritenute prioritarie da codesta Amministrazione”, come riportato nell’atto di indirizzo) se alla luce di questo nuovo progetto si potesse proseguire i lavori con la CMC di Ravenna. Ottenuta la risposta, la Giunta ne ha preso atto e ha dato mandato al primo cittadino di approfondire, istruire e articolare il parere Anac. Il sindaco Minervini ha proceduto a tali approfondimenti con gli uffici comunali e il consulente giuridico esterno nonché ad incontri con la ditta incaricata. Solo nei giorni scorsi, quindi, è stato formalizzato l’atto di indirizzo. I tempi per la ripresa dei lavori, comunque, si annunciano lunghi: ora gli uffici comunali dovranno procedere alla redazione di questi atti che, successivamente, dovranno essere approvati dagli organi competenti mentre la CMC (che è in concordato) dovrà farsi autorizzare dal giudice civile. «Si tratta di un atto importantissimo – ha dichiarato Tommaso Minervini – che potrebbe concludere un procedimento complesso, difficile e con grandi responsabilità. Un atto che un sindaco deve avere il coraggio di assumere. Sin dal primo momento abbiamo affrontato montagne di carte. So bene che ci assumiamo una grossa responsabilità, ma ho pensato che sarebbe stato molto più grave non assumere alcuna responsabilità». Il sindaco, che ha auspicato un confronto costruttivo, ha concluso il suo intervento affermando «credo che le premesse ci siano tutte perché si possa andare in porto». ©Riproduzione riservata

Autore: Isabella de Pinto
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