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Porto di Molfetta. Guglielmo Minervini: “Comune inefficiente e inadempiente, la Regione avvia la revoca dei lavori”
Ritardi, mancata trasparenza e impossibilità di esercitare le dovute funzioni di verifica e controllo. Così la giunta regionale ha avviato la revoca della delega amministrativa per la realizzazione del porto commerciale
15 giugno 2012
MOLFETTA
- “Il Comune di Molfetta non può ignorare le istituzioni e le loro regole. Un appalto di oltre 80 milioni di euro ha bisogno di rigore e certezza delle regole per essere condotto e gestito con efficienza e trasparenza”. Così l’assessore regionale alle infrastrutture e mobilità
Guglielmo Minervini
(foto) spiega la
delibera
assunta martedì scorso dalla giunta regionale che ha avviato la revoca della delega amministrativa al Comune di Molfetta per la realizzazione del porto commerciale.
“Dobbiamo piuttosto constatare – evidenzia l’assessore – che l’efficienza si è rovesciata in un ritardo di proporzione bibliche tale da rendere totalmente incerto sia il reale completamento dei lavori sia i loro tempi effettivi. La trasparenza si è ribaltata in un’opacità assoluta che ha causato già pesanti censure del Consiglio superiore dei lavori pubblici e ripetute segnalazioni della Regione Puglia (l'ultima delle quali a gennaio), ma anche un’attenzione inquietante sia della magistratura della Corte dei Conti che della Procura della Repubblica di Trani”.
La delibera elenca tutte le note inviate negli anni dal Comune che non hanno ricevuto i dovuti riscontri tali da non consentire, si legge nella delibera: “un completo esercizio delle funzioni di verifica e controllo da parte degli uffici regionali preposti”.
“La Regione – spiega Minervini – pur avendo mantenuto in questa vicenda un profilo esclusivamente istituzionale in virtù del superiore interesse al completamento dell’opera, pur avendo rinunciato alla facile polemica politica con la quale si sarebbero potute mettere a nudo tutte le inefficienze e inadempienze del Comune, dopo anni di pazienza è costretta a prendere coscienza che non vi è altra soluzione che la revoca di concessione della delega amministrativa. È un atto istituzionale obbligato che costringe l’amministrazione a fare chiarezza e obbliga la regione a riprendere la sua funzione di controllo sulla delega conferita nel 2002, al fine di salvaguardare l’unico reale fine che conta: la realizzazione di un’opera strategica per Molfetta”.
La delibera dispone che la procedura di revoca si definisca entro 90 giorni. “Se il Comune – conclude Minervini – si rivela incapace di salvaguardare l’interesse della città, è giusto che la Regione, nel legittimo spirito di sussidiarietà, intervenga assicurando ai molfettesi quello che gli è dovuto anche grazie ai cospicui finanziamenti pubblici, cioè di tutti i cittadini, che in quest’opera sono stati investiti”.
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ExPd
16 Giugno 2012 alle ore 18:10:00
Che significa ciò che se il Nuetllaio Magico entro 90 giorni non darà le dovute spiegazioni e trasparenza sui lavori si finirà di rendere totalmente incerto sia il reale completamento dei lavori sia i loro tempi effettivi!!? MA STATE SCHERZANDO? Quanti milioni per avere un porto smembrato inutile e con i TIR che continuano a passare per il centro ? Era almeno. Il caso di far finire i lavori di collegamento all SS. 16 a lamento quello e poi potete tranquillamente arrestarlo il SSP !!! La draga le bombe le mega navi. Tutte fantasie faraoniche che i cittadini pagheranno a causa di menti malate? ADESSO SI ACCORGONO CHE AD AZZOLLINI NON PIACION LE REGOLE? Ma secondo voi a Molfetta vi sono regole? Ma l'avete visto l'andazzo in città? Regole per i wc degli ambulanti legalizzati dal Sindaco!? Regole per l'ediliza altomariana?le regole ? Ma quali regole? Per lui tutto é dovuto E PER FORTUNA CHE É UN AVVCATO .... figuratevi se era fruttivendolo .... E i molfettesi pagheranno xché il sindaco non segue le regole? Visto che percepisce 30mila euro al mese iniziassero a recuperarei soldi dai suoi proventi...
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Acetato
15 Giugno 2012 alle ore 16:44:00
....ma quale repubblica delle banane, qui siamo e viviamo nella repubblica dei cetrioli.....e sotto aceto!
Rispondi
Era ora
15 Giugno 2012 alle ore 15:54:00
80 milioni di € sperperati per produrre il NULLA. In una realtà come l'Italia chiamata ai più gravosi sacrifici per non cadere in un abisso economico, "un signorotto" di una città di medie dimensioni del Sud Italia ha il potere di sperperare 80 milioni di € ne nulla. Giusto per capire l'entità della cifra 80 milioni di euro sfamerebbero circa 5.000 famiglie per un anno intero, cioè ad una media di tre persone per nucleo la stessa cifra sarebbe servita a sfamare per un anno intero una città come Capurso o Triggiano ecc. Cioè una città intera che non lavora e viene sfamata dallo Stato. Ma ci rendiamo conto signori. Invece arriva un signore che ha solo il merito di essere stato eletto in una lista bloccata e quindi non scelto direttamente dagli elettori (Porcellum) ed ha il potere di buttare letteralmente via questo pacco di soldi di TUTTI. Ma la cosa più grave è che scoperto l'assurdo questo signore non paga niente di tasca sua; continua a camminare a testa alta tra i suoi concittadini che sono stati chiamati da Monti a pagare maggiori tasse per ripianare il disastro compiuto anche dagli 80 milioni di € buttati nel NULLA da questo signore. Ma in che Paese viviamo altro che Repubblica delle Banane.
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Falkorosso d'Apulia
15 Giugno 2012 alle ore 14:59:00
Un atto dovuto, da quel che è dato modo di capire, stante la totale confusione e le inadempienze del Comune di Molfetta (il Sindaco, in pratica).
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Maria la "O"
15 Giugno 2012 alle ore 12:15:00
Come si fa a scialacquare 80 milioni di euro? Troppo tardi l'intervento di revoca dei lavori da parte della Regione.......chi pagherà i danni? Opera strategica? Strategica di che? Piove sempre sul bagna....sco, governo ladro!
Rispondi
Sindacato Gente di Mare
15 Giugno 2012 alle ore 10:32:00
.......meglio tardi che mai
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