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Piscina, parla l'assessore Giulio Germinario: situazione incresciosa ereditata dal passato. Ora salveremo l'impianto bandendo una nuova e salvando i posti di lavoro
15 gennaio 2016

Una situazione incresciosa proveniente dal passato e l’obbligo adesso di tutelare agibilità della struttura e posti di lavoro. Giulio Germinario assessore agli appalti e contratti, patrimonio, manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti e nuove opere sportive, lavoro e sviluppo economico spiega a Quindici, cosa sta accadendo riguardo la vicenda della Piscina comunale e quali saranno le prossime mosse dell’amministrazione. Il 7 dicembre, il Comune di Molfetta ha deciso di procedere con la risoluzione per grave inadempimento contrattuale nei confronti della “Molfetta Nuoto Società Sportiva Dilettantistica s.r.l.” che dal 2011 ha in gestione la piscina comunale, intimando il concessionario al rilascio dell’immobile entro il termine di 20 giorni dalla notifica dell’atto. Come si è arrivati a questo punto? «I problemi relativi alla gestione della piscina comunale, certamente, non si scoprono il 7 dicembre dello scorso anno. Ci sono state ben 18 richieste di rimborso e 5 atti di diffida e messa in mora notificati dal Comune al gestore dell’impianto. Per l’appunto, la determina dirigenziale del 7 dicembre, con la quale si è deciso di procedere alla risoluzione del contratto per grave inadempimento è solo l’ultimo dei provvedimenti». Come mai non sono stati versati i canoni dovuti e soprattutto perché il Comune non si è attivato immediatamente per avviare un’azione di recupero crediti? Quali sono state le mosse della precedente amministrazione? «Come mai i canoni non sono stati versati non deve chiederlo a me quanto, piuttosto, a chi avrebbe dovuto. Sta di fatto che le verifiche effettuate, dall’ufficio di ragioneria, hanno accertato che la società appaltatrice si è resa gravemente inadempiente all’obbligo di versamento del canone per diverse annualità. Stessa cosa vale per la fornitura di acqua, gas ed energia elettrica le cui spese sono state anticipate dal Comune. Quanto all’avvio delle procedure per il recupero crediti queste sono partite già da tempo, purtroppo, senza alcun esito. Per questo, extrema ratio, si è deciso di procedere con la risoluzione del contratto. Le mosse della precedente amministrazione?! Nel 2012 hanno rimborsato oltre 70.000 € alla Molfetta Nuoto per lavori di manutenzione straordinaria ritenuti urgenti e necessari alla fruibilità dell’impianto natatorio». Se la struttura verrà riconsegnata in condizioni non ottimali, l’amministrazione comunale ha pensato di chiedere i danni ai gestori? «Ritengo che oggi l’interesse dei lavoratori e degli utenti sia quello di riportare l’impianto nelle disponibilità del comune e, se non verrà riconsegnato in condizioni ottimali, faremo tutto quello che la legge ci consente di fare per tutelare un bene pubblico». Qual è ora la situazione? Si sta procedendo alla chiusura dell’impianto o ci sono margini per una nuova gestione? Che ne sarà dei dipendenti? «La situazione è quella che tutti conosciamo, c’è un impianto sportivo a rilevanza economica che, secondo quanto previsto nel contratto di concessione stipulato nel 2011, avrebbe dovuto assicurare alle casse comunali una entrata di 60.000 € annui e che ad oggi, purtroppo, ha prodotto solo un grosso debito. L’incresciosa situazione venutasi a creare non ha consentito alternative, per questo si sta procedendo alla risoluzione del contratto. Nessuno ha mai pensato di chiudere l’impianto ma se saremo costretti a farlo (per questioni gestionali, etc.) sarà per un periodo molto molto limitato. Non appena il comune rientrerà nel possesso materiale della struttura sarà bandita una nuova gara con procedura di evidenza pubblica e con criteri trasparenti a garanzia degli utenti e dei lavoratori. Lavoratori che in questo momento rappresentano la vera emergenza. Certamentenel nuovo bando di gara sarà prevista una clausola di salvaguardia sociale, a tutela dei posti di lavoro, ma oggi ciò che più ci preoccupa sono le (diverse) mensilità arretrate di stipendio». Molti si chiedono se sia stata garantita l’igiene e la tutela degli utenti da parte dei vecchi gestori e quindi se siano stati effettuati dei controlli periodici. Tanti molfettesi negli ultimi anni hanno preferito la piscina della vicina Giovinazzo alla nostra struttura comunale... «Altri sono gli enti preposti al controllo e alla verifica delle condizione di igiene, su questo non posso esprimermi. Tanti molfettesi hanno preferito la piscina della vicina Giovinazzo?! Forse, sicuramente tanti altri hanno utilizzato la nostra bellissima struttura e hanno apprezzato la professionalità del nostro personale. Struttura impiantistica e competenze professionali che nessuno potrà sottrarre alla Città e alla disponibilità della collettività>>

Autore: Onofrio Bellifemine
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