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Pino Amato sostiene la candidatura di Azzollini? Un fac-simile elettorale distribuito in città confermerebbe le voci
23 maggio 2006

MOLFETTA - Gli inglesi la chiamarebbero “smoking gun”, la pistola fumante che, senza nessuna ombra di dubbio, dimostra la colpevolezza dell'assassino. Ma questa volta non stiamo parlando di omicidi o di chissà quali reati, ma molto più semplicemente del cosiddetto “voto disgiunto”, e l' “arma del delitto”, in questo caso, non è altro se non il classico fac-simile elettorale, molto simile a quelli distribuiti in questi ultimi giorni di campagna elettorale da tutti i candidati. Solo che la scheda elettorale di cui siamo venuti in possesso (distribuita nel tardo pomeriggio di oggi, martedì 23 maggio, nei pressi di Piazza Paradiso) e che si vede nella foto, sembra confermare in maniera evidente quel che da tempo si va dicendo negli ambienti della politica locale e cioè che l'ex assessore all'Annona, Pino Amato, dopo essere fuoriuscito da Forza Italia ed aver fondato un suo movimento, Popolari per Molfetta, che ufficialmente ha candidato a sindaco Maria Antonia Tulipano, in realtà starebbe sostenendo, attraverso il meccanismo del voto disgiunto, la candidatura del sen. Antonio Azzollini. La notizia si era sparsa già qualche settimana fa ma era stata smentita direttamente dagli interessati, eppure a questo punto, a pochi giorni dal voto, torna prepotentemente di attualità. A nessuno, infatti, è sfuggita l'evidente anomalia della candidatura di Maria Antonia Tulipano: la candidata di Popolari per Molfetta, come noto, non ha proferito verbo in tutta la campagna elettorale, non ha partecipato a nessun confronto pubblico, non ha risposto a nessuna domanda dei rappresentanti della stampa locale, non ha organizzato nessuna iniziativa con gli elettori, non è mai neanche apparsa in nessun manifesto affisso sulle plance elettorali. Niente di niente. Un fantasma, verrebbe da dire. Al punto che qualcuno ha cominciato addirittura a dubitare della sua esistenza. Ed allora in molti hanno cominciato a sospettare che questa candidatura fosse solo un escamotage tecnico predisposto da Pino Amato (escluso senza troppa cortesia dalla lista di Forza Italia) per potersi garantire l'ingresso in Consiglio Comunale e così si è fatta sempre più insistente la voce che in realtà l'ex assessore all'Annona stesse traghettando voti non su Maria Antonia Tulipano (cui sarebbe legato da vincoli di parentela) ma proprio sul sen. Azzollini. Oggi questo fac-simile elettorale (in cui si vede chiaramente l'indicazione del consigliere comunale, Pino Amato, e la croce posta, a penna, non sul candidato sindaco della sua coalizione, Maria Antonia Tulipano, ma sul candidato del centrodestra, Antonio Azzollini) potrebbe rappresentare la prova di un segreto accordo elettorale sottoscritto tra la Casa delle Libertà e Pino Amato, detentore, come noto, di un numero considerevole di consensi personali che potrebbero fare gola al parlamentare “azzurro”. “Quel che avevamo da dire – ci ha risposto Antonio Camporeale, segretario della locale sezione di Forza Italia, da noi interpellato sulla vicenda – l'abbiamo già detto in passato. Questo fac-simile non dimostra assolutamente niente. Ognuno può fare quello che vuole, noi non possiamo rispondere di quel che fanno questi signori. Ribadisco che non abbiamo stipulato nessun accordo e che non ci sarà nessun apparentamento con chicchessia”. Ma allora come si spiega questa scheda elettorale? “Evidentemente, - è la replica di Camporeale - avendo difficoltà ad ottenere consensi sul nome della Tulipano, i candidati al Consiglio Comunale della lista Popolari per Molfetta lasciano assoluta libertà di scelta sul sindaco, cercando di ottenere solo il voto di preferenza. E' una cosa molto diffusa in questa campagna elettorale, in tutte le coalizioni”. Possibile che si tratti solo di questo? Prendiamo atto delle dichiarazioni del segretario politico di Forza Italia, ma, onestamente, a noi resta qualche dubbio.
Autore: Giu. Cal.
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A questa testata che brilla nel panorama dell'informazione cittadina per la sua equità, vorrei segnalare (da spettatore)che sono numerosi, e dico numerosi, i candidati delle due formazioni di sinistra che consigliano ai propri elettori il cosiddetto "voto disgiunto". Questo senza che vi siano stati particolari accordi segreti:forse questi giovani aspiranti consiglieri hanno concezione del voto "libero" diversa da quella sbandierata da qualche candidato sindaco...forse sono stati presi in giro al momento della sottoscrizione della candidatura...forse vogliono evitare alla Città l'inutile disagio del ballottaggio...forse (ed è la tesi che mi sento di sposare) alle smoking list (liste fumose...si può dire??) di sinistra preferiscono la chiarezza del candidato Azzollini...fatto sta che assistiamo in questi giorni a una serie di espresse dichiarazioni di voto incrociato. Di Amato onestamente non so, ma mi viene da dire: è giusto che ognuno faccia il massimo per tirare acqua al mulino che preferisce, e forse lavorando sodo riuscirà anche ad arrivare al ballottaggio per mezzo voto, ma non vi sembra che un volantino corretto "a penna", corredato di testimonianze raccolte da simpatizzanti di sinistra non sia poi così credibile come pietra dello scandalo? Abbiamo letto gli sfoghi del sen. Favuzzi, adesso perdiamo tempo con questa cosa di Amato...mancano poche ore al voto, lanciamo un appello di correttezza e fair play nell'interesse della Città. qualche candidato ha parlato di programmi e cose da fare, qualche altro le ha ripetute a pappagallo, qualche altro ancora non ne ha nemmeno avvertito l'esigenza. Guardiamo avanti. (ovviamente sono un diretto sostenitore della candidatura di Antonio Azzollini...) Buone Elezioni! Pasquale Mancini

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