Pino Amato sostiene la candidatura di Azzollini?
Un fac-simile elettorale distribuito in città confermerebbe le voci
MOLFETTA - Gli inglesi la chiamarebbero “smoking gun”, la pistola fumante che, senza nessuna ombra di dubbio, dimostra la colpevolezza dell'assassino. Ma questa volta non stiamo parlando di omicidi o di chissà quali reati, ma molto più semplicemente del cosiddetto “voto disgiunto”, e l' “arma del delitto”, in questo caso, non è altro se non il classico fac-simile elettorale, molto simile a quelli distribuiti in questi ultimi giorni di campagna elettorale da tutti i candidati.
Solo che la scheda elettorale di cui siamo venuti in possesso (distribuita nel tardo pomeriggio di oggi, martedì 23 maggio, nei pressi di Piazza Paradiso) e che si vede nella foto, sembra confermare in maniera evidente quel che da tempo si va dicendo negli ambienti della politica locale e cioè che l'ex assessore all'Annona, Pino Amato, dopo essere fuoriuscito da Forza Italia ed aver fondato un suo movimento, Popolari per Molfetta, che ufficialmente ha candidato a sindaco Maria Antonia Tulipano, in realtà starebbe sostenendo, attraverso il meccanismo del voto disgiunto, la candidatura del sen. Antonio Azzollini.
La notizia si era sparsa già qualche settimana fa ma era stata smentita direttamente dagli interessati, eppure a questo punto, a pochi giorni dal voto, torna prepotentemente di attualità.
A nessuno, infatti, è sfuggita l'evidente anomalia della candidatura di Maria Antonia Tulipano: la candidata di Popolari per Molfetta, come noto, non ha proferito verbo in tutta la campagna elettorale, non ha partecipato a nessun confronto pubblico, non ha risposto a nessuna domanda dei rappresentanti della stampa locale, non ha organizzato nessuna iniziativa con gli elettori, non è mai neanche apparsa in nessun manifesto affisso sulle plance elettorali. Niente di niente. Un fantasma, verrebbe da dire. Al punto che qualcuno ha cominciato addirittura a dubitare della sua esistenza. Ed allora in molti hanno cominciato a sospettare che questa candidatura fosse solo un escamotage tecnico predisposto da Pino Amato (escluso senza troppa cortesia dalla lista di Forza Italia) per potersi garantire l'ingresso in Consiglio Comunale e così si è fatta sempre più insistente la voce che in realtà l'ex assessore all'Annona stesse traghettando voti non su Maria Antonia Tulipano (cui sarebbe legato da vincoli di parentela) ma proprio sul sen. Azzollini.
Oggi questo fac-simile elettorale (in cui si vede chiaramente l'indicazione del consigliere comunale, Pino Amato, e la croce posta, a penna, non sul candidato sindaco della sua coalizione, Maria Antonia Tulipano, ma sul candidato del centrodestra, Antonio Azzollini) potrebbe rappresentare la prova di un segreto accordo elettorale sottoscritto tra la Casa delle Libertà e Pino Amato, detentore, come noto, di un numero considerevole di consensi personali che potrebbero fare gola al parlamentare “azzurro”.
“Quel che avevamo da dire – ci ha risposto Antonio Camporeale, segretario della locale sezione di Forza Italia, da noi interpellato sulla vicenda – l'abbiamo già detto in passato. Questo fac-simile non dimostra assolutamente niente. Ognuno può fare quello che vuole, noi non possiamo rispondere di quel che fanno questi signori. Ribadisco che non abbiamo stipulato nessun accordo e che non ci sarà nessun apparentamento con chicchessia”. Ma allora come si spiega questa scheda elettorale? “Evidentemente, - è la replica di Camporeale - avendo difficoltà ad ottenere consensi sul nome della Tulipano, i candidati al Consiglio Comunale della lista Popolari per Molfetta lasciano assoluta libertà di scelta sul sindaco, cercando di ottenere solo il voto di preferenza. E' una cosa molto diffusa in questa campagna elettorale, in tutte le coalizioni”.
Possibile che si tratti solo di questo? Prendiamo atto delle dichiarazioni del segretario politico di Forza Italia, ma, onestamente, a noi resta qualche dubbio.