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Pini natalizi, il reimpianto della Francese Agricoltura
15 febbraio 2013

Reimpiantare quattro pini che hanno addobbato le strade di Molfetta durante il periodo natalizio rappresenta un gesto ecocompatibile e un’occasione per fare un regalo all’ambiente. Promotrice di questa campagna ecologica è stata l’azienda Francese Agricoltura che già si occupa di altre aree a verde della città, come i rondò di via Ruvo e di via Terlizzi e la villa comunale. Sempre attenta al rispetto e alla salvaguardia dell’ambiente, l’impresa molfettese provvederà alla ripiantumazione degli alberi che così potranno essere restituiti alla natura e sottratti all’abbattimento. Il Comune di Lama Scotella, la villa comunale, via Gaetano Salvemini (incrocio con via Caduti sul Mare) e il rondò di via Ruvo saranno i luoghi destinati all’ubicazione dei quattro pini, sperando che non siano depredati come accaduto per altre aree. In questa maniera si eviterà lo spreco di soldi pubblici, come purtroppo già avvenuto negli anni passati. Infatti, se si somma il costo di acquisto dei pini agli oneri di trasporto e smaltimento degli stessi, la somma di denaro pubblico sciupato sarebbe considerevole. Ma non si tratta soltanto di una ques t ione prettamente economica. Anche la scarsa attenzione rivolta alla cultura della tutela e valorizzazione dell’ambiente si risolve nella città di Molfetta con una carenza di verde pubblico, essenziale per la vivibilità di una città e per il benessere dell’uomo. Non trascurabile è anche l’importante funzione estetica che le aree verdi rivestono, rappresentando un piacevole elemento di arredo urbano e spezzando la monotonia che la crescente urbanizzazione selvaggia sta diffondendo in un tessuto urbano sempre più caotico. L’uomo produce e si riproduce per la conservazione di sé e della sua specie, ma raramente si preoccupa delle condizioni ambientali che lascia come eredità alle prossime generazioni. Eppure, un’attenzione maggiore alle risorse naturali e ad un consumo legato ai bisogni reali sono diventati inderogabili per la società contemporanea. Strano è, però, che di questa iniziativa importante se ne sia dovuta occupare una azienda come la Francese Agricoltura sobbarcandosi di un incarico di cui si sarebbe dovuto occupare il Comune, gestendo in maniera ligia i soldi dei cittadini soprattutto in un periodo di ristrettezza economica come quello che stiamo vivendo.

Autore: Angelica Vecchio
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