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Pietro Mastropasqua, il più giovane consigliere comunale: cercherò di essere un'utile presenza per la città
15 maggio 2008

Pietro Mastropasqua il consigliere comunale più suffragato fra i giovani a Molfetta: a soli 27 anni, ha ottenuto 515 voti nella lista del Popolo della Libertà. Il neoconsigliere espone a Quindici i propri obiettivi, i sentieri del proprio successo elettorale, le spinte propositive che lo hanno indotto a candidarsi. Un volto che manifesta spiragli di novità, freschezza di intenzioni e di proposte. Lei ha conseguito un risultato elettorale straordinario, vista la sua giovane età. Pensa che questo successo sia dovuto ad un seguito personale e ad un consenso raccolto individualmente o anche ad un'azione elettorale di Antonio Azzollini tesa a favorire i giovani? In quest'ultimo caso, in che modo li ha favoriti? «Il risultato conseguito non è solo mio personale ma anche frutto del lavoro e impegno di tutto il gruppo politico che, formatosi in questi anni, ha svolto una campagna elettorale “pulita”e all'insegna del rinnovamento. Siamo contenti che in tanti hanno creduto in un progetto politico giovane e serio in cui molti si sono riconosciuti. Di certo Antonio Azzollini, che ha sempre mostrato di credere in noi giovani, è stato guida e nostro importante punto di riferimento politico. I suoi incoraggiamenti e consigli politici sono stati utili ed efficaci». Quali obiettivi l'hanno spinta a candidarsi? «L'obiettivo è solo uno: mettersi al servizio della propria città al fine di partecipare alle scelte amministrative dando il proprio contributo per migliorarla. La scelta di candidarmi è frutto del mio desiderio di impegno sociale e politico che ho coltivato da sempre e che nella partecipazione alla vita amministrativa trova il modo di concretizzarsi. La candidatura nel Pdl è sembrata, a me e a tutto il gruppo di cui sono espressione, l'opzione migliore e più coerente, nell'attuale situazione politica cittadina». A cosa è stato dovuto, secondo lei, il successo elettorale di Antonio Azzollini? Alla sola forza delle sue proposte e all'approvazione da parte della gente o anche alla posizione di alcuni partiti o schieramenti? «Di certo i grandi finanziamenti ottenuti per Molfetta e l'ottimo governo cittadino dell'ultimo biennio sono da attribuirsi in gran parte all'impegno di Antonio Azzollini. Per noi candidati è stato più facile fare campagna elettorale e chiedere il consenso ai molfettesi che, davanti all'evidenza dei fatti, non hanno potuto che confermare Antonio Azzolini alla guida della città. Oltretutto ritengo che tra i due schieramenti in campo sussisteva un divario politico incolmabile. Perciò Molfetta ha espresso l'unico voto utile possibile. Sono convinto che il popolo del centro-sinistra non abbia compreso e condiviso le scelte dei suoi esponenti molfettesi che, per tentare di contrastare Antonio Azzollini, hanno ritenuto di dover mettere in piedi una “strana” alleanza». Quale margine di autonomia le sarà lasciato dal sindaco Azzollini? «Non credo che Antonio Azzollini abbia mai limitato l'autonomia di qualcuno! Non è certamente il sindaco a dover stabilire l'autonomia di un consigliere comunale o a dover imporre scelte. Chi conosce veramente il centrodestra molfettese sa che è una democrazia partecipata dove si dibattono le scelte politiche e amministrative liberamente. Posso assicurarle che i provvedimenti sono tutti approfonditi e discussi all'interno del partito. Mai i consiglieri comunali del Pdl hanno votato, né voteranno, provvedimenti “al buio” o imposti». Come vi augurate che l'opposizione conduca la propria azione politica? Che rapporto cercherete di intrattenere con essa? «Personalmente auspico chi i rapporti con l'opposizione siano innanzitutto corretti e costruttivi. Ci sia pure il confronto, anche aspro, ma senza mai travalicare alcuni limiti. Conosco l'importanza del ruolo dell'opposizione in democrazia, ma auspico che sia seria, responsabile e pronta a discutere dei problemi di Molfetta senza alcun pregiudizio. La campagna elettorale è terminata, ora è il momento di rimboccarsi le maniche e iniziare a lavorare per Molfetta. Questo vale per la maggioranza e per l'opposizione». Quali sono i suoi obiettivi politici immediati? «L'obiettivo politico prefissato l'ho raggiunto: essere in consiglio comunale! Ora sono impaziente di iniziare questa avventura politica che affronterò con serietà ed entusiasmo insieme con tutta la comunità militante che mi ha sostenuto nella battaglia elettorale. Cercherò di essere sempre un'utile presenza».
Autore: Giacomo Pisani
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