MOLFETTA - In attesa della convocazione del
consiglio comunale, il gruppo dei “traditori” di Azzollini, degli ex (?)
esponenti politici di destra, oggi convertiti (?) al centrosinistra di Emiliano
e confluiti nel ciambotto, si stanno interrogando su quale atteggiamento
assumere al momento della votazione in aula del presidente del consiglio
comunale.
Infatti,
tutti ricordano come questi consiglieri - senza fede né bandiera, vista la
facilità con cui si spostano a destra o sinistra opportunisticamente in base ai
possibili vantaggi politici, per salire sempre sul carro del vincitore –
abbiano votato una mozione di sfiducia a Piergiovanni, attuale candidato, motivata proprio dalla
sua conduzione del consiglio comunale, che, invece, fu eccellente a differenza
di quella del suo predecessore Ninnì
Camporeale, oggi confluito nel ciambotto.
Ecco perché
nella trattativa per la costituzione della giunta comunale, questo gruppo ha
proposto di assegnare a Nicola Piergiovanni
(foto) un assessorato di peso oppure la carica di vicesindaco. In questo modo si
premia il suo successo elettorale e accontenta anche qualche amico del Pd, che
ha subito l’ennesima sconfitta e non ha gradito il fatto che il Pd sia stato
salvato da una sconfitta ancora più pesante, proprio dalla presenza di
Piergiovanni e Facchini.
I giochi
verranno allo scoperto nella prima riunione del consiglio comunale. Vedremo se
ci sarà voto unanime oppure se prevarranno i primi distinguo.
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