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Piano Scuola di Edilizia scolastica. Sindaco di Molfetta lo invia al premier Renzi Studi di fattibilità approvati ieri in giunta per i 22 edifici scolastici comunali. Servono 7 milioni di euro. L'assessore ai lavori pubblici Abbattista: “Partirà l'intervento per l'efficientamento energetico di 1,3 milioni di euro della scuola Giaquinto finanziato dai fondi europei”
17 marzo 2014

MOLFETTA - Servono 7 milioni di euro per rimettere in sicurezza e ammodernare i 22 istituti scolastici comunali molfettesi. Lavori di manutenzione dei lastrici solari, sostituzione di vecchi impianti di riscaldamento, rifacimento degli infissi, il miglioramento dei servizi antincendio e delle aree verdi. È il Piano Scuola elaborato dal Comune di Molfetta e trasmesso al Presidente del Consiglio Matteo Renzi che aveva sollecitato i sindaci a porre come priorità tali interventi e a trasmettere entro il 15 marzo una azione che si impegnava a stralciare dal patto di stabilità.

Dalla crisi bisogna uscire con una scommessa al rialzo: l'educazione. E questa scommessa parte da una priorità: l'edilizia scolastica. Sono sindaco dal giugno del 2013 e ci ho creduto dal primo istante. Ecco perchè ho insediato subito un tavolo di lavoro con i dirigenti scolastici degli istituti comprensivi per favorire, in dialogo con chi nella scuola lavora e in collaborazione con i nostri esperti dell'Ufficio tecnico, un piano cittadino di messa in sicurezza dell'edilizia scolastica molfettese”. Queste le prime parole della lettera di accompagnamento di Paola Natalicchio alla trasmissione della delibera con il Piano Scuola e in particolare la richiesta di un intervento già finanziato con i fondi europei (Fesr) per 1.300.000 euro sulla Scuola Media Giaquinto, in procinto di svolgimento di gara da poter escludere dal Patto di stabilità.
“Già durante l’inverno – aggiunge l’assessore ai lavori pubblici, Giovanni Abbattista (foto) – ci sono stati problemi agli impianti di riscaldamento e sono emerse altre criticità in molte scuole. Abbiamo per questo disposto tutte le verifiche e gli accertamenti tecnici per le ventidue scuole cittadine. Con la collaborazione dei dirigenti scolastici, è stato realizzato l’inventario delle criticità. Gli uffici hanno prodotto gli studi di fattibilità che abbiamo approvato in giunta, così potremo attivare la manutenzione straordinaria e la messa in sicurezza sulla base di una pianificazione di interventi mirati e di una classificazione delle urgenze. Un piano da 7 milioni di euro che inseriremo nell’elenco annuale del Programma triennale delle Opere Pubbliche 2014-2016, che dovrà essere approvato unitamente al Bilancio di previsione 2014”.
Per i lavori all’asilo nido sono necessari 70 mila euro; per le scuole materne “Agazzi” 297 mila euro, “Salvemini” 395 mila euro, “Capitini” 280 mila euro, “De Amicis” 190 mila euro, “Filippetto” 296 mila euro, Papa Giovanni XXIII 380 mila euro, “J. Piaget” 158 mila euro, “Rodari” 172 mila euro, “San Pio” 270 mila euro. Per le scuole elementari: “Manzoni” 151 mila euro, “C. Battisti” 348 mila euro, “Don Cosmo Azzollini” 244 mila euro, “R. Scardigno” 262 mila euro, “Cozzoli” 326 mila euro, “S.G. Bosco” 328 mila euro, “Zagami” 605 mila euro, “Valente” 389 mila euro. Per le scuole medie: “Pascoli” 486 mila euro, “Giaquinto” 188 mila euro, “Poli” 363 mila euro e infine per i lavori alla “Domenico Savio”, a cui è stata accordata la priorità in termini di classificazione delle urgenze, sono necessari 840 mila euro.
Il passo successivo sarà l'avvio di una progettazione esecutiva coordinata, scuola per scuola, che consenta poi di candidare i progetti a finanziamento ai ciclici bandi regionali e nazionali e procedere alla realizzazione del piano coordinato di ammodernamento e messa in sicurezza degli edifici.
“Con la programmazione della ristrutturazione delle scuole – conclude l’assessore Abbattista - la giunta Natalicchio apre una stagione, quella delle pianificazione e realizzazione delle opere pubbliche che porterà successivamente alla riqualificazione delle strutture sportive, alcune delle quali in stato di degrado, al recupero pieno e alla rifunzionalizzazione degli edifici pubblici, che dovrà rappresentare anche un sostegno ad un settore, quello dell'edilizia, che oggi vive un momento di grave difficoltà in tutto il paese”. 

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