Piano di riordino ospedaliero, il M5S: “Emiliano ignora il consiglio e mette in pericolo la salute dei pugliesi”
BARI - “Il presidente della Regione Emiliano che al momento del suo insediamento parlava del Consiglio Regionale come “dell’organo della sovranità popolare” è lo stesso che ieri ha annunciato che il "piano di riordino ospedaliero è finalmente definitivo", senza tener conto delle due bocciature che lo stesso piano ha ricevuto in Commissione Sanità con il voto contrario non solo delle opposizioni ma addirittura di parte della sua maggioranza? Per non parlare delle sommosse dei tanti comitati e delle proteste dei Sindaci che addirittura in alcuni casi sono ricorsi al TAR. Emiliano si rende conto che un piano di riordino progettato male non è solo un problema politico ma mette a rischio la vita e la salute di milioni di pugliesi? O dobbiamo aspettare di leggere la storia della prossima vittima che non è riuscita ad essere soccorsa o a raggiungere un ospedale in tempo?" se lo chiedono gli otto consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Barone, Bozzetti, Casili, Conca, Di Bari, Galante, Laricchia e Trevisi.
Un piano, ricordano i pentastellati, per cui il presidente della Regione e l’assessore alla sanità Emiliano, non ha avuto neanche il tempo di presentarsi in commissione, rimandando di volta in volta la sua presenza fino a lunedì prossimo, quando anzichè rispondere alle osservazioni sul piano si limiterà ad esporne le linee guida ai consiglieri, di cui ha dimostrato non avere la minima considerazione.
“Consigliamo al presidente - proseguono i cinquestelle - di fare meno viaggi a Roma per tentare la scalata interna al partito, arrivando financo a barattare l’offerta sanitaria pugliese pur di assicurarsi qualche voto in più nel congresso PD, e di essere più presente in Consiglio e in Puglia. Si renderebbe conto che la sua maggioranza è ormai allo sbando come dimostrano il voto per la scelta dei nuovi garanti dei Minori e dei detenuti o lo stesso piano di riordino. Per non parlare di consiglieri che vanno via durante le commissioni non garantendo i numeri alla maggioranza come accaduto qualche giorno fa in commissioni IV e V. Questi comportamenti - concludono - ci fanno venire in mente una nota canzone di qualche anno fa “E qui comando io e questa è casa mia…”, quello che forse Emiliano ha dimenticato è che non può cantarsela e suonarsela da solo soprattutto quando in gioco c’è la salute della collettività.”