Pauroso incendio all'impianto di compostaggio
I vigili del fuoco hanno impiegato oltre 10 ore per domare le fiamme nella montagna di rifiuti
Questa volta le fiamme non si sono fatte domare facilmente: ci sono volute ben 10 ore per spegnere il nuovo incendio nell'impianto di compostaggio della Ditta Mazzitelli, in contrada Torre Pettine a Molfetta.
L'impianto è sottoposto a sequestro giudiziario e non finisce di suscitare polemiche sia per il lungo contenzioso fra il Comune proprietario e il gestore Mazzitelli, sia per le accuse di danni ambientali che puntualmente si ripetono.
Alle prime ore dell'alba è andata in fiamme la montagna di rifiuti (buona parte dei quali provenienti anche dalla Campania) e compost che sono accatastati all'interno dell'area su cui sorge l'impianto sul quale sta indagando la magistratura per stabilire la tipologia del compost prodotto e l'eventuale possibilità che si siano depositati sul terreno circostante rifiuti sospetti o in quantità superiore a quanto previsto dalla legge, anche perché maleodoranti, con grave danno per le coltivazioni vicine.
Per domare l'incendio i vigili del fuoco hanno avuto bisogno anche delle autocisterne dell'Asm e dell'aiuto di carabinieri e vigili urbani.
Già lo scorso anno era stata ritenuta necessaria una bonifica dell'area, mentre questa volta è stata avviata un'indagine, dall'Arpa e dai carabinieri del Noe, che hanno prelevato campioni nei terreni vicini per valutare l'ipotesi di contaminazione. Gli inquirenti valuteranno anche se si è trattato o meno di autocombustione, come potrebbe apparire da una valutazione a caldo.
Intanto per il 21 settembre prossimo è stata fissata l'udienza al tribunale di Trani per un procedimento iniziato nel 2002 che riguarda la ditta Mazzitelli su denuncia delle associazioni ambientaliste e dei proprietari dei terreni circostanti che accusano i gestori dell'impianto di compostaggio per la giacenza di un quantitativo eccessivo di rifiuti, di cui non si conosce la natura e la provenienza.