Pasquale Mancini nuovo presidente in pectore dell'Asm di Molfetta
MOLFETTA Sarà Pasquale Mancini il nuovo presidente dell'Asm (nella foto, la sede), al posto del revocato Francesco Nappi. E' questa la decisione che ha già preso il sindaco Antonio Azzollini e che “Quindici” è in grado di anticipare. Questa nomina non mancherà di suscitare polemiche e soprattutto divisioni all'interno della coalizione di centrodestra, che, però, alla fine, come sempre, sarà ridotta al silenzio dal padre-padrone del partito del quale sono vittime perfino i giovani di destra che subiscono e non hanno il coraggio di ribellarsi a questa impostazione autoritaria.
Com'è nella “regola” del sindaco-senatore, tutti i suoi fedelissimi vassalli e servitori di partito vanno risarciti delle sconfitte subite e vanno accontentati tutti i canditati che sono andati in lista con lui, perfino coloro che hanno ottenuto un solo voto, come dimostra l'avvicendamento di consiglieri comunali in una girandola di dimissioni, dietro "prebende" e incarichi vari nel sottogoverno. Insomma la fedeltà al padrone, paga nel Popolo della Libertà. E' questo anche il caso di Pasquale Mancini, che ha subito una pesante sconfitta alle Provinciali da parte degli elettori di centrodestra, non riuscendo ad accarezzare il sogno, a lungo inseguito, di diventare consigliere provinciale o comunque di avere un ruolo da protagonista (all'ombra del senatore azzurro).
Ora ha la possibilità di ricevere la ricompensa per il suo servizio fedele di tanti anni di vassallaggio. Ma la poltrona sulla quale andrà ad accomodarsi, è una poltrona che scotta e il suo compito non sarà facile, soprattutto perché dovrà fare pulizia di tante situazioni accumulatesi nel corso degli anni. Oppure continuerà nella gestione tradizionale che ha dato come risultato una città sporca e un'immagine poco edificante di Molfetta. Anche le cosiddette “Tabulae rasae” non sono riuscite a riportare la città a un decoro accettabile.
Ma, come chiede giustamente il consigliere dell'Udc, Pino Amato, andrebbe azzerato l'intero consiglio di amministrazione. Se errori ci sono stati, non possono essere semplicemente attribuiti solo al presidente Nappi, perché nessuno del consiglio si è ribellato e quindi è solidale con Nappi per gli eventuali errori commessi.
Vi è soprattutto la necessità di rendere tutto trasparente. Il sindaco deve comunicare al consiglio comunale i motivi della sua decisione di estromettere Nappi, perché i cittadini hanno il diritto di conoscere cosa c'è dietro questa vicenda, soprattutto se, come si dice in giro, ci sarebbero possibili risvolti giudiziari.
Se ci sono delle responsabilità, deve essere anche il sindaco Azzollini a dimettersi. Non può continuare a fare come Berlusconi che resta al governo, attaccato alla sua poltrona, malgrado gli scandali che lo vedono coinvolto. Ma, evidentemente, il suo vassallo locale ha imparato la lezione.
I cittadini di Molfetta sono stanchi e vogliono una immediata inversione di tendenza di questo stato di degrado in cui è precipitata la città.
Infine, ci auguriamo che alla presidenza dell'Asm, venga insediata una persona di provata competenza e capacità e non un semplice funzionario di partito per l'amministrazione non facile di un ente che avrebbe bisogno di una gestione straordinaria o commissariale per riportare sotto controllo una situazione del personale dell'azienda e dell'igiene pubblica che lasciano molto a desiderare, come sottolineano sempre tutti i cittadini disgustati per vedere una città sempre sporca e come “Quindici” da anni non manca di mettere in evidenza anche con documentazione fotografica che denuncia uno stato di degrado della città che appare inarrestabile.
Non dimentichiamo che gli errori li pagano solo i cittadini con aumenti delle tasse, per un servizio inefficiente.