Partono i lavori per fogna bianca, gas e illuminazione nella zona Asi: gli effetti dell'ordinanza del sindaco di Molfetta Paola Natalicchio al presidente Martinelli
Mentre l'ex sindaco Antonio Azzollini rifiuta dispoticamente di dimettersi e mantiene impropriamente la carica di consigliere di amministrazione dell'Asi, che spetta al nuovo primo cittadino
MOLFETTA - Primi risultati dopo l’ordinanza del sindaco di Molfetta Paola Natalicchio al presidente della zona Asi Emanuele Martinelli per far eseguire i lavori di manutenzione delle strade e delle strutture relative alla fogna bianca.
Partiranno, infatti, a breve i lavori di messa in sicurezza delle strade e della fogna bianca per evitare gli allagamenti in via Olivetti (vedi foto), per un importo complessivo di 4 milioni di euro, che comprende anche la fornitura di gas alle aziende e il potenziamento dell’illuminazione, che la Natalicchio si era impegnata a sollecitare, nel corso dei suoi incontri con gli imprenditori della zona Asi e la loro associazione, incontri tenuti anche con la partecipazione dell’assessore alle attività produttive Francesco Bellifemine.
Da rilevare, in merito alla zona Asi, che l’ex sindaco del centrodestra, sen. Antonio Azzollini, con scarso senso democratico, pur essendo stato sollecitato più volte dalla Natalicchio, non si è ancora dimesso dal consiglio di amministrazione dell’Area industriale, nel quale oggi siede impropriamente, in virtù della sua carica precedente, posto che ora spetterebbe al nuovo sindaco Natalicchio. A quest'ultima, perciò, viene impedito di rappresentare la sua città e dare il suo parere su un’area che si trova nel territorio comunale di Molfetta e della quale è competente il sindaco in carica e non l’ex, che si ostina a mantenere dispoticamente un incarico non suo. Ma questa mancanza di rispetto delle regole e delle istituzioni, non è nuova per il senatore del centrodestra: basti ricordare in proposito l’ostinazione con la quale Azzollini ha mantenuto il doppio incarico incompatibile di sindaco e parlamentare. Insomma, un altro esempio, se mai ce ne fosse bisogno dell’arroganza del potere e del concetto padronale della città. E questa anomala situazione crea imbarazzo anche al presidente dell’Asi, Martinelli.
Ecco l’ordinanza del sindaco Natalicchio al presidente dell’Asi Martinelli: «A seguito di alcuni sopralluoghi della Polizia Municipale e del personale del settore tecnico, è stato rilevato lo stato di totale o parziale abbandono in cui versano le reti pluviali, le caditoie e le relative tompagnature che, a seguito dei fenomeni piovosi, fuoriescono dal proprio ancoraggio. Ormai da anni si susseguono episodi che, a causa delle avverse condizioni atmosferiche e delle straordinarie precipitazioni, hanno evidenziato l’insufficienza della rete pluviale, nonché la mancata manutenzione della stessa, comprese le sedi stradali e le tompagnature poste a copertura dei pozzetti a servizio della fogna bianca e dell’illuminazione pubblica, ricadenti in tutta l’area di proprietà del consorzio Asi, nel territorio del Comune di Molfetta».
Il sindaco Natalicchio fa riferimento anche alle numerose precipitazioni metereologiche e chiede provvedimenti urgenti e straordinari per ridurre i rischi per la popolazione e evitare danni alle infrastrutture e ai beni immobili e mobili pubblici e privati.
Il Sindaco dunque ha ordinato al presidente della zona Asi, «a salvaguardia della salute pubblica e a tutela dell’ambiente il ripristino della zona con la disostruzione delle caditoie esistenti, risistemazione dei tombini ove mancanti, garantire l’ancoraggio dei chiusini ai propri alloggi, sia per quelli della fogna bianca e nera, che per quelli inerenti l’illuminazione pubblica; la manutenzione dei pozzetti di ispezione a monte dei pozzi disperdenti; la manutenzione costante e sistematica accreditata, con fornitura di una pronta reperibilità di tecnici ed imprese, in caso di emergenza; la risistemazione del manto stradale di tutte le arterie ricadenti in zona Asi, che presentano ammaloramenti del manto bituminoso, nonché evidenti e continui sprofondamenti della sede stradale, non opportunamente segnalati, che in caso di piogge intense rappresentano vere insidie, in quanto non immediatamente visibili per i conducenti di veicoli in genere; l’implementazione della rete pluviale in tutta la zona entro 30 giorni e in special modo su via Olivetti e via Oliere e Saponiere Meridionali».
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